L’alimentazione corretta nelle diverse patologie di Sara Giannini e Martina Toschi

di Silvia Menini

La dieta eubiotica consiste in un regime alimentare ipocalorico e iperproteico adatto a perdere peso e in caso di disturbi dell’alimentazione in quanto fondata su principi naturali che promuovono l’integrità degli alimenti. La parola “eubiotica” deriva dal greco: eu (bene) e bìos (vita) e letteralmente significa “benefico per la vita”. La diffusione in Italia si deve al Professor Luciano Pecchiai negli anni ‘70, convinto che la vita alimenti la vita e che l’esistenza sia un tendere verso l’armonia tra corpo, spirito e universo, considerando l’uomo come un ecosistema inserito nell’equilibrio ecologico dell’ambiente.

Gli alimenti principali da utilizzare provengono da agricoltura biologica-biodinamica e andrebbero assunti crudi. I pasti principali consistono in un primo o secondo con insalata mista come antipasto. I prodotti animali vanno consumati non più di una volta al giorno e un giorno a settimana si mangiano solo cereali e si dà particolare attenzione all’idratazione.

In questo approccio il cibo assume un ruolo importante come fattore di prevenzione nei confronti delle “patologie da civilizzazione” e quindi per la salvaguardia della salute e del benessere anche in condizioni patologiche. Il cibo svolge quindi il ruolo di segnale per determinare risposte metaboliche, ormonali, comportamentali, emotive e immunitarie agendo in modo diretto sul microbiota intestinale.

Il microbiota intestinale consiste nell’insieme dei microrganismi che vivono nell’intestino e che svolge funzioni complesse, modula la salute attraverso una serie di meccanismi metabolici e regolatori del sistema immunitario ed è indispensabile per la vita. La perdita dell’equilibrio tra le specie microbiche presenti nell’intestino viene chiamata disbiosi intestinale ed è associata a infiammazione e permeabilità intestinale e correlata a una vasta gamma di disturbi e patologie. La dieta, intesa come stile di vita sano e corrette abitudini alimentari e comportamentali, è una delle prime armi efficaci che abbiamo a disposizione per combattere questa patologia. I cibi più infiammanti e complessi devono infatti essere eliminati nella fase iniziale per poi essere reintrodotti gradualmente a seconda della condizione individuale.

Lo scopo di questo testo è quello di indicare per ogni patologia uno schema alimentare giornaliero e ricette specifiche in modo da rendere pratico tutto ciò che viene descritto in maniera dettagliata e facilmente usufruibile. In tal modo il lettore verrà accompagnato nell’interpretazione delle ultime evidenze scientifiche attraverso una spiegazione teorica e pratica della dieta ideale per ogni patologia e della base comune, la dieta antinfiammatoria adatta sia a chi problematiche sia a chi vuole mantenersi in salute.

La prima parte del libro spiega cosa è il microbiota intestinale, la sua funzione e le condizioni che crea quando è alterato. Si passa quindi all’illustrazione di un corretto approccio nutrizionale da seguire per le diverse patologie a partire da quelle gastrointestinali come diarrea, stipsi, sindrome del colon irritabile, SIBO, diverticolite, diverticolosi e gastrite, malattie infiammatorie intestinali croniche, fibromialgia, patologie autoimmuni, endometriosi, sindrome da ovaio policistico, ansia, attacchi di panico e depressione.

Ogni capitolo si conclude con degli schemi alimentari specifici mentre l’ultima parte è dedicata a ricette di cucina base oltre ad alcune più complesse e adatte a essere preparate tranquillamente a casa propria.

Un libro scritto da due biologhe nutrizioniste: Martina Toschi e Sara Giannini con lo scopo di affiancare e sostenere tramite una corretta alimentazione, le persone che vivono condizioni patologiche specifiche.

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