L-Glutammina. Perché e quando assumerla

di Silvia Menini
La glutammina è un amminoacido non essenziale e che quindi può essere sintetizzato naturalmente dall’organismo. È altresì vero che, in determinate condizioni, può essere necessario integrare. La glutammina costituisce circa il 65% della massa muscolare e il suo ruolo principale è quello di rinnovare e potenziare i muscoli. Durante l’allenamento, soprattutto se intenso, le riserve muscolari di glutammina possono scendere con il conseguente rischio di causare la sindrome da sovrallenamento.
La glutammina, funzionando da riserva energetica per rigenerare le scorte di glicogeno muscolare, è spesso usato dagli sportivi e da chi è spesso sottoposto a sforzi fisici molto intensi. È quindi particolarmente indicata per gli amanti dell’attività fisica per aumentare le prestazioni e favorire il recupero post-sforzo in quanto favorisce l’aumento delle scorte di glicogeno muscolare.
Ma solo gli sportivi possono assumerla?
La glutammina ha anche numerose altre proprietà che aprono il ventaglio di utenti che potrebbero usufruire dei suoi vantaggi.
Innanzitutto è un alleato del benessere fisico (e non solo) in quanto innalza le difese immunitarie e migliora la capacità dell’organismo di combattere infezioni e malattie. Chi soffre a livello intestinale può decisamente trarne beneficio in quanto previene la permeabilità intestinale perché contribuisce a preservare la mucosa dell’intestino oltre a ridurre le infiammazioni dell’intestino e ad avere effetti benefici su altre malattie che colpiscono lo stesso e l’apparato digerente come ad esempio la colite ulcerosa, il morbo di Crohn e la sindrome dell’intestino irritabile (IBS).
Spesso tanti disturbi sono determinati da un rapporto sbilanciato acido-basico e la glutammina regola proprio questo rapporto favorendo l’eliminazione dell’ammoniaca attraverso le urine. Preserva la massa magra e favorisce quindi la perdita di peso. Anche l’insulina ne trae beneficio, i cui livelli vengono abbassati e la glicemia viene mantenuta stabile. In caso di diete iperproteiche aiuta inoltre l’organismo grazie alle sue proprietà detossificanti.
Essendo l’amminoacido più abbondante nell’organismo, il fabbisogno aumenta di pari passo con lo stress, traumi chirurgici, ustioni, tumori. Questo aiuta a contrastare tutti i sintomi del sovrallenamento come la stanchezza cronica, calo di peso, perdita di appetito, comparsa di infezioni, nausea, depressione, apatia, aumento della frequenza cardiaca a riposo e diminuzione in caso di allenamento.

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