Fiori di Bach

di Silvia Menini

La floriterapia è un mondo ricco e affascinante che offre numerosi spunti non solo orientati alla guarigione ma anche di riflessione, approfondimento e conoscenza verso se stessi.

Questo approccio naturale fa parte delle discipline olistiche e biologiche, ossia di quei metodi di cura totale della persona che mettono sullo stesso piano gli aspetti fisici, mentali, emotivi e spirituali. Proprio per questo le terapie olistiche sono adatte per riequilibrare lo stato di salute generale e migliorare la qualità di vita: aiutano la persona a ripristinare un sano equilibrio psicofisico stimolando il naturale processo di auto-guarigione.

Chi ha scoperto i Fiori di Bach

Il medico gallese Edward Bach, intorno alla prima metà del ‘900, ha studiato le proprietà curative dei fiori arrivando a stilare una lista di 38 fiori curativi che, se opportunamente trattati, rilasciano nell’acqua la loro energia (chiamata anche “memoria”) che riesce a entrare in vibrazione con quella dell’individuo, trasformando le emozioni negative in positive e rendendo armonico il soggetto.

Le essenze floreali sono quindi rimedi vibrazionali che agiscono come modulatori di frequenze d’onda in base al principio di risonanza. Essere umano e rimedio vibrazionale entrano così in interazione in modo selettivo, influendo su materia e psiche.

L’acqua in cui è diluita l’essenza mette in risonanza la vibrazione del fiore con quella del campo energetico del soggetto, e la vibrazione del fiore, essendo di qualità armonica più elevata, riequilibra la disarmonia della persona malata o sofferente, agendo sia a livello psichico che fisico.

I Fiori di Bach sono efficaci?

Seppure molto conosciuti, spesso ci si chiede a cosa servano nello specifico i Fiori di Bach oltre, ovviamente, a quale sia la loro reale efficacia. I 38 Fiori di Bach spingono la persona a conoscersi in modo profondo non solo nel processo di scelta del rimedio adatto, ma anche una volta entrati in sinergia con lo stesso. Dunque, non curano direttamente la malattia, ma sbloccano la forza reattiva dell’individuo per innescare un cambiamento positivo, riequilibrare così il suo stato e combattere i disturbi legati proprio a quelle emozioni che hanno portato al disequilibrio. L’origine della malattia, infatti, è una risultanza di forze che agiscono per lungo tempo e in profondità, la conseguenza di un conflitto tra essenza e personalità, tra l’anima e la mente e sono da ricercare in noi stessi per contribuire attivamente alla guarigione. Bisogna indagare la vera causa all’interno, spostando l’attenzione da ciò che si vede, il corpo fisico, a ciò che non si può percepire con gli organi sensoriali, ma attraverso un metodo prettamente introspettivo.

I Fiori di Bach, inoltre, sono spesso associati ai fiori californiani, all’astrologia, ai cristalli, agli oli essenziali, ai chakra, alla medicina tradizionale cinese e alla riflessologia plantare per lavorare attraverso sinergie che, se sfruttate, vanno a rappresentare un vero e proprio approccio olistico al perseguimento dell’equilibrio e dell’armonia.

Metodi di assunzione e controindicazioni

I Fiori di Bach possono essere assunti sia in boccetta che in mezzo litro di acqua e, mentre il primo metodo agisce a livello psichico ed emozionale, il secondo si concentra sul livello fisico, quando cioè sono presenti dei sintomi precisi che si esprimono perché l’aspetto emozionale si è talmente consolidato da diventare materiale.

Non vi sono particolari controindicazioni nell’utilizzo dei Fiori di Bach, tranne alcuni casi specifici e, proprio per questo, è sempre consigliabile chiedere un parere a uno specialista, in quanto ci potrebbero essere delle crisi di consapevolezza con l’acutizzarsi dei sintomi nella via verso la guarigione.

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