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Recensioni – Silvia Menini | Naturopatia, Benessere e Alimentazione https://www.silviamenini.com Stile di vita sano per riequilibrare l'energia vitale Thu, 11 Apr 2024 14:24:13 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.2.5 https://www.silviamenini.com/wp-content/uploads/2019/10/logo2.2-trasp-low.png Recensioni – Silvia Menini | Naturopatia, Benessere e Alimentazione https://www.silviamenini.com 32 32 Un animale selvaggio di Joël Dicker https://www.silviamenini.com/un-animale-selvaggio-di-joel-dicker/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=un-animale-selvaggio-di-joel-dicker https://www.silviamenini.com/un-animale-selvaggio-di-joel-dicker/#respond Thu, 11 Apr 2024 14:23:08 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=4167 Un animale selvaggio

Un animale selvaggio Joël Dicker è tornato nelle librerie con un romanzo che conferma la fama e il successo che ha conquistato in tutti questi anni. Per l’autore, questo ultimo libro rappresenta una presa di distanza dal passato per un tendere la mano verso un nuovo inizio che è chiaramente percettibile proprio a partire dall’impostazione della struttura narrativa con cui è stato concepito e scritto.

La trama stessa offre situazioni nuove rispetto a quelle presenti nelle sue precedenti creazioni editoriali, ma si percepisce anche uno spessore psicologico maggiore e la trama non ruota più attorno a un delitto, come siamo stati abituati, portando alla luce dei personaggi che hanno subito una evoluzione che va di pari passo con la sua, in qualità di scrittore e uomo maturo, sposato e con figli.

Ma non abbiate timore: lo stile di scrittura rimane quello tipico di Joel Dicker e proprio quello che gli ha fatto raggiungere il successo a livello mondiale. Quindi: poche descrizioni, stile ritmato, trama che fluisce senza intoppi e incanta il lettore che rimane incollato alle pagine grazie all’inesorabile avanzare dei colpi di scena che certamente anche qui non mancano.

La vicenda è costruita a partire da una rapina a una gioielleria che viene raccontata attraverso una cronaca giornalistica che riporta i fatti puri e crudi, senza fronzoli e senza orpelli.  L’ambientazione è sempre Ginevra, la sua amata città svizzera, la medesima de L’enigma della camera 622, ma con una puntata anche a Saint-Tropez e in Italia.

Lo scrittore si destreggia egregiamente in una accurata indagine tra le complesse dinamiche familiari dei personaggi, tanto che, per la prima volta, Dicker, introduce il tema dei figli, mai trattato fino ad ora.

Tutta la vicenda narrata parte dall’amicizia tra due famiglie: una coppia affascinante con figli che vive in una villa super moderna dotata di pareti di vetro, incastonata nella foresta appena fuori Ginevra e un’altra, invece, sempre con figli, che vive nella medesima zona ma in un contesto diverso: un modesto complesso residenziale chiamato appunto “L’obbrobrio” da chi, invece, è più benestante. Ecco, quindi, che l’autore ha seminato uno spunto importante di riflessione per una attenta analisi sociale. Esiste davvero la famiglia perfetta che tutti invidiano? Sophie e Arpad sembrano essere proprio la coppia a cui ispirarsi: abitano in una casa dall’arredamento raffinato, hanno due figli, Isaak e Lèa, di sette e quattro anni che sono affascinanti e ben educati. Arpad guida una bellissima Porsche e ha un lavoro prestigioso in banca, mentre Sophie è una bellissima e affermata avvocatessa. La loro vita suscita giornalmente invidia e curiosità ma, anche loro, dietro alla loro vita patinata e luccicante, nascondono un loro lato oscuro.

C’è poi Greg, un poliziotto che appartiene alle forze speciali e sua moglie Karine, commessa e i loro figli. Ogni mattina Greg fa jogging con il cane e passa proprio per il bosco dove ammira questa fantomatica casa di vetro e viene affascinato dalla presenza di Sohie che spia non sapendo di innescare un processo che diventerà presto irreversibile.

Ma cosa ci sta dietro il loro passato a Saint-Tropez? E cosa si cela dietro la fuga repentina di Arpad e il passaggio di carriera di Sophie a Ginevra? Quali segreti nascondono?

La loro vita tranquilla subisce un colpo di coda proprio il giorno del quarantesimo compleanno di Sophie quando, un uomo misterioso, si presenta con un regalo che sconvolge la sua vita all’apparenza dorata e priva di problemi, riportandola in un passato ambientato appunto a Saint Tropez. A dimostrazione del fatto che nessuno è veramente come sembra e che nessuno è buono o cattivo al 100%.

Un romanzo che esplora le relazioni e le crepe di una crisi emotiva, cercando delle risposte che potrebbero essere considerate anche universali.

Ma come in un thriller che si rispetti, anche in questo, i segreti dei personaggi vengono rivelati poco a poco, con continui cambi di prospettiva e balzando su diversi piani temporali creando suspance grazie al magistrale utilizzo di indizi, false piste, rimescolamento di carte in un gioco magico che tiene il lettore incollato alle pagine, confermando il fatto che Dicker sa il fatto suo quando si tratta di costruire una trama accattivante e avvincente.

 

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La felicità non è un mito di Michele Mezzanotte https://www.silviamenini.com/la-felicita-non-e-un-mito-di-michele-mezzanotte/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=la-felicita-non-e-un-mito-di-michele-mezzanotte https://www.silviamenini.com/la-felicita-non-e-un-mito-di-michele-mezzanotte/#respond Tue, 09 Apr 2024 07:41:57 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=4160 La felicità esiste?

La felicità esiste?

La felicità, questa sconosciuta. La si rincorre tutta la vita e non si è mai sicuri di poterla raggiungere o di poterla trattenere se siamo tra i pochi fortunati a toccarla, almeno per un istante, con mano. Diventa spesso un inseguimento fine a se stesso e, talvolta, ci impedisce di goderci il momento, sempre proiettati verso qualcosa che sta sempre più in alto e che, probabilmente, non raggiungeremo mai.

Ma cosa è che sbagliamo?

Per essere davvero felici, non bisogna dimenticarsi del qui e ora, evitando di focalizzarci solo sul futuro ma è quindi fondamentale dare importanza sempre al momento presente, valorizzando ogni singolo momento che si vive. Per essere felici domani, quindi, lo si deve essere soprattutto oggi.

Ma come si fa ad essere felici con tutti i problemi e le preoccupazioni che ci assillano giornalmente?

Semplice: si può essere felici anche con loro. Vivendo nella gratitudine per le cose belle che inesorabilmente capitano quotidianamente e delle quali, spesso, nemmeno ci si rende conto così concentrati sugli avvenimenti negativi.

Michele Mezzanotte, autore di questo straordinario testo nonché psicoterapeuta e divulgatore, ci insegna l’importanza del conoscersi per potersi ritrovare e dare quindi voce al proprio mito per tendere alla felicità. Ci insegna a dare un senso alla nostra sofferenza, osservare le nostre ombre interiori senza averne paura, in modo da poterle capire e dare loro il giusto significato e cercare quindi la nostra identità più profonda.

Attraverso questo testo, guiderà il lettore passo a passo per fare luce sulle parti che non sono mai emerse ma che si sono trasformate in sofferenza in modo da poter utilizzare il dolore come occasione per comprendere il messaggio della psiche e che può anche diventare un vero e proprio alleato prezioso da non sottovalutare.

«Quando si nasce veramente, quando si comincia a ritrovarsi, inevitabilmente, si accede alla propria follia interiore. Per guarirti devi impazzire, per accedere alla felicità devi essere aderente al tuo mito, alla tua follia»

Perché è normale alzarsi un giorno affaticati da tutto quello che ci accade e sentirci persi. Fino al giorno prima si aveva l’impressione di riuscire a sopportare il peso della fatica ma, improvvisamente, ci si sente sopraffatti e il conforto di amici e parenti non basta più. Ci si sente soli con se stessi e la propria sofferenza e nulla sembra poter portare pace nel tumulto che si sente dentro.

Ma è proprio in questi dubbi e fragilità che ci assalgono che si nasconde la chiave per ritrovare la forza di liberarsi della paura. Perché è proprio nelle emozioni e attraverso i sintomi di psicopatologie che la psiche ci parla e ci indica anche la direzione per uscire da quella situazione così poco piacevole. Ma non sempre è semplice farlo o capire come approcciare questo nuovo modo di vedere le cose.

Già dai primi capitoli si potranno individuare i segnali e le ragioni dei malesseri quotidiani, imparando non solo a riconoscerci, attraverso le metafore archetipiche dei miti greci, ma verremo accompagnati, attraverso dei semplici esercizi, a rialzarci dalle nostre cadute e saremo così in grado di rafforzare la consapevolezza in noi stessi e nelle nostre relazioni. Il tutto con un semplice obiettivo: conoscersi, ritrovarsi e ritrovare anche la felicità perduta.

Un testo per tutti coloro che pensano che la felicità sia una chimera ma che non perdono mai la speranza di poter, un giorno, essere felici… nonostante tutto.

 

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Come uccidere la tua anima gemella di L.M. Chilton https://www.silviamenini.com/come-uccidere-la-tua-anima-gemella-di-l-m-chilton/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=come-uccidere-la-tua-anima-gemella-di-l-m-chilton https://www.silviamenini.com/come-uccidere-la-tua-anima-gemella-di-l-m-chilton/#respond Wed, 14 Feb 2024 15:11:38 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=4153

Partendo dall’illogico presupposto che l’anima gemella esista… questo romanzo si prospettava decisamente interessante. Un giallo? Sì, ma non completamente, perché impregnato anche di black humor che lo rende veramente atipico nel suo genere.

Un mix accattivante per chi ha voglia di svago ma anche di una storia appassionante e intrigante che tiene incollati alle pagine.

La scrittura è sprintosa e scorrevole da cui traspare una sottile ironia che rende la lettura estremamente piacevole.

Questo romanzo racconta la storia di Gwen che potrebbe tranquillamente assumere la connotazione di eroina dei giorni nostri grazie alla sua immancabile simpatia: possiede un bar su due ruote, ha la passione per le barzellette brutte ed è appena uscita dalla storia con Noah, il suo fidanzato storico. Cosa fare per porre rimedio a questo? Ovvio: iscriversi su Connector, la app di incontri più in voga del momento. È stato sufficiente scaricarla, creare il profilo “Gwen Turner, 29 anni, barista part-time, Eastbourne” per iniziare a fare match compulsivi come farebbe una qualsiasi ragazza con la foga di trovare un ripiego quanto prima. Il “gioco” è semplice: swipe a sinistra per ignorare, swipe a destra per approfondire la conoscenza tanto da diventare ben presto per lei una vera e propria dipendenza.

Il risultato? Un appuntamento più disastroso dell’altro tra personaggi che si lanciano sull’alcol pur di dimenticare l’ex, chi invece mente spudoratamente sull’età, chi poi è egocentrico e narcisista… La fortuna è che si può semplicemente cliccare per non visualizzare più un profilo indesiderato e passare al successivo in una infinita ricerca dell’uomo perfetto. Ad aiutarla poi a prendere tutto con la giusta ironia c’è la sua migliore amica nonché coinquilina Sarah, con la quale condivide le sue spiacevoli avventure pseudo-amorose.

Tutto sembrerebbe scorrere nel migliore dei modi, fino a quando… tutti gli uomini con cui è uscita vengono uccisi in maniera efferata. Sembra palese anche alla polizia stessa che il filo conduttore sia proprio lei. Quale sarà la motivazione di questa strage? Cosa c’entra Gwen?

Sarà lei stessa che si mette in gioco per indagare in prima persona e avere qualche chance in più di trovare il vero colpevole.

Questo romanzo di esordio di L.M. Chilton, giornalista britannico, fonda la propria forza letteraria su una trama che intrattiene il lettore fin dalla prima pagina e si prefigge l’obiettivo di raccontare le relazioni del mondo contemporaneo con una visione diversa, quasi inquietante, scoperchiando anche al contempo il vaso di Pandora del dating online.

Consigliato a chi cerca un romanzo rosa ma anche scanzonato e che non si prende troppo sul serio.

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Il mare del diavolo di Dirk Cussler https://www.silviamenini.com/il-mare-del-diavolo-di-dirk-cussler/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=il-mare-del-diavolo-di-dirk-cussler https://www.silviamenini.com/il-mare-del-diavolo-di-dirk-cussler/#respond Mon, 27 Nov 2023 13:27:01 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=4147

Sono sempre stata una amante dei romanzi di Clive Cussler, sfatando il mito che era un autore e genere prettamente maschile.

Clive Cussler è sempre stato in grado di creare una forte empatia tra il lettore e i suoi protagonisti. Ammetto anche di essermi innamorata di uno di essi: l’inarrestabile e intrepido Dirk Pitt.

Ma chi era Clive Cussler, il grande scrittore scomparso ormai tre anni fa, nel 2020? Un grande esploratore di abissi che ha lasciato il segno con il suo amore per gli oceani tanto da fondare e dirigere insieme al figlio Dirk la NUMA, una società di ricerche sottomarine con la quale hanno recuperato più di 80 relitti dal profondo degli oceani, oltre a contribuire a fornire ispirazione ed esperienza sul campo che poi applicavano inesorabilmente ai loro romanzi.

Clive Cussler è uno degli autori di bestseller più popolari al mondo: 85 romanzi, 130 milioni di copie pubblicate in 40 lingue in oltre 100 paesi, 8 milioni soltanto in Italia e che hanno raggiunto le vette della classifica del New York Times per più di 20 volte.

Da tutti i suoi romanzi, un mix ben strutturato tra avventura e giallo, si poteva respirare questa sua passione per l’oceano, l’esplorazione dei fondali e l’avventura, tanto da permeare ogni riga dei suoi scritti.

Dalla sua morte ha preso le sue veci il figlio Dirk Cussler che si era già cimentato come “racconta storie” a quattro mani con il padre (co-firmandone ben 8) ma solo ora, con questo ultimo romanzo, ne ha prese le redini in solitaria. E con ottimi risultati. Del resto… ha avuto un bravissimo maestro, dal quale ha ereditato anche la passione per il mare.

Sta di fatto che, che sia il padre, il figlio o entrambi a scrivere, certamente il lettore non si annoia.

Questo suo romanzo d’esordio porta avanti la saga che vede protagonista Dirk Pitt e racconta la storia di un agente segreto ed esploratore in azione tra le vette del Tibet e le acque del Pacifico, alle prese con minacce militari cinesi e antiche leggende buddiste.

La trama prende spunto da una vicenda che ha colpito l’autore e che vede come protagonista il Dalai Lama, costretto dalla Cina comunista a lasciare il Tibet nel 1959 e da un articolo che ha letto su un bombardiere americano della Seconda Guerra Mondiale che doveva attaccare il Giappone ma, a causa di una tempesta sbaglia rotta e finisce invece sulle montagne tibetane. Da qui è riuscito a scrivere una storia avvincente che lascia con il fiato sospeso e che certamente non delude.

Come tutti i romanzi di avventura con la A maiuscola, anche questo presenza gli elementi fondamentali: personaggi affascinanti che catturano l’attenzione del lettore che è facilmente in grado di identificarcisi, sequenza di azione emozionanti, un “cattivo” che mette a dura prova il protagonista, qualche sorpresa e un lieto fine.

Un romanzo che senza dubbio non deve mancare nelle librerie di chi ama il mare, l’avventura, i thriller e il buon intrattenimento.

SINOSSI

1959, Tibet: durante gli sconvolgimenti della conquista comunista del Regno delle Montagne, accade qualcosa di terribile: un antico e preziosissimo manufatto buddhista svanisce nel nulla.
2022: il relitto di un aereo cargo recuperato dalle profondità del Mar delle Filippine scatena una serie di eventi che fanno riemergere quel mistero dalle intricate pieghe della Storia.
A poche miglia di distanza, il direttore della numa Dirk Pitt e il suo vecchio amico Al Giordino sono impegnati in un’operazione top secret molto rischiosa: il recupero di un missile ipersonico di fabbricazione cinese precipitato nello stretto di Luzon. Ma il loro compito è ostacolato dal più letale dei nemici: il tempo. Devono infatti giocare d’anticipo, perché una squadra militare cinese ha l’ordine di reimpossessarsi dell’ordigno ed è disposta a tutto pur di compiere la missione, soprattutto dopo aver fatto una scoperta sconvolgente su qualcosa che si cela sotto le onde. Una minaccia in grado di scatenare un vero e proprio Mare del Diavolo.
Dalle fredde e oscure profondità dell’Oceano Pacifico alle vertiginose vette dell’Himalaya, solo Dirk Pitt e i suoi figli, Summer e Dirk Jr., possono impedire che enigmi sopiti da tempo immemorabile riportino il mondo sull’orlo di una guerra devastante.

 

 

 

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Una brava madre di Elisabetta Cametti https://www.silviamenini.com/una-brava-madre-di-elisabetta-cametti/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=una-brava-madre-di-elisabetta-cametti https://www.silviamenini.com/una-brava-madre-di-elisabetta-cametti/#respond Sat, 18 Nov 2023 09:47:04 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=4143

Elisabetta Cametti torna in libreria con un thriller psicologico che non delude le aspettative.

Ho aspettato a scrivere la recensione di questo suo ultimo romanzo perché volevo partecipare alla prima presentazione milanese in quanto incontrarla di persona è sempre di grande ispirazione. Ascoltare da Elisabetta stessa e comprendere il processo creativo che l’ha portata alla scrittura e definizione del suo romanzo permette di addentrarsi in maniera coinvolgente e accattivante nella trama e nella psicologia dei personaggi in maniera totalitaria ed è impossibile non appassionarsi alle sue storie.

Un romanzo che, una volta iniziato, è impossibile smettere di leggere perché Elisabetta Cametti ha la capacità di trascinare il lettore all’interno della storia, tenendolo incollato alle pagine con il fiato sospeso e con una scrittura che è capace di creare quella suspence che non è così scontata.

La trama non è banale e rispecchia un grande lavoro di ricerca, studio oltre che di una comprovata esperienza nel Crime, proprio come conferma il curriculum della Cametti in questo ambito.

La trama si sviluppa seguendo due storie all’apparenza parallele: da un lato c’è Fabrizio Ravizza che è scomparso e non si capisce se sia volontario oppure no. Infatti, a cercarlo non è la polizia ma una trasmissione televisiva specializzata proprio in questi casi. Dall’altro lato c’è Aria, una giovane ragazza ventenne che si sveglia in un luogo che non conosce davanti a un cadavere che non riconosce e tiene in mano un coltello.

Da questi antefatti parte tutta la vicenda.

Fabrizio appartiene a una famiglia milanese ed è un editore di successo. Aria, invece, è una ragazza che scappa dal suo passato che cerca disperatamente di dimenticarlo e trova la libertà disegnando, tanto che è diventata presto una tatuatrice molto conosciuta sui social. Questi due personaggi si incontrano solo una volta e dopo questo incontro Fabrizio scompare e si perdono le sue tracce mentre Aria viene trovata su una scena del crimine, una stazione di servizio abbandonata, completamente coperta di sangue, con l’arma del delitto in mano e confessa anche l’omicidio.

La scomparsa di Fabrizio viene seguita da Giorgia Morandi, conduttrice televisiva che si occupa proprio di persone scomparse. Per lei ogni caso è una vera e propria missione e ogni vita un enigma da risolvere, non fermandosi davanti alle apparenze. Infatti, prende a cuore anche questa vicenda e inizia a investigare per capire cosa sia successo, nonostante la famiglia di Fabrizio sostenga che lui si sia allontanato volontariamente.

La vicenda di Aria, invece, viene presa in carico da Annalisa Spada, capo della squadra mobile di Milano e toccherà proprio a lei arrestarla per l’omicidio di cui sembra colpevole anche se capirà che la storia non è proprio così semplice come sembra quando vengono ritrovati altri 2 cadaveri. Tutto porta a dedurre che queste morti siano collegate, anche se non si sa ancora in quale modo. Aria viene ben presto definita dai media “la serial killer dell’inchiostro” e la procura la considera un soggetto socialmente pericoloso.

All’apparenza, quelli di Fabrizio e Aria sembrano casi paralleli, che viaggiano su due binari separati ma si scoprirà presto che un legame c’è e che Aria e Fabrizio non sono altro che vittime loro stessi di un segreto taciuto per 35 anni. Due strade costellate di bugie, tradimenti e verità inconfessabili.

Un romanzo da cui traspare tutta la competenza di Elisabetta Cametti nel True Crime e che ci dimostra come il male sia ovunque con una scrittura densa ma dinamica che riesce sempre a tenere la scena in movimento con una cura quasi maniacale nella costruzione psicologica dei personaggi.

Una storia potente, non scontata ed estremamente attuale che include storie di vittime e carnefici immersi in una realtà tanto vera quanto cruda e dolorosa. Due filoni paralleli e il ruolo centrale della figura materna trattata con cinque storie di donne unite da un filo comune, sottile, quasi invisibile, che le avvicina e le mette a confronto.

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La mia intervista sul mio libro “Momenti di trascurabile follia” https://www.silviamenini.com/la-mia-intervista-sul-mio-libro-momenti-di-trascurabile-follia/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=la-mia-intervista-sul-mio-libro-momenti-di-trascurabile-follia https://www.silviamenini.com/la-mia-intervista-sul-mio-libro-momenti-di-trascurabile-follia/#respond Fri, 03 Nov 2023 09:32:29 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=4136 https://www.silviamenini.com/la-mia-intervista-sul-mio-libro-momenti-di-trascurabile-follia/feed/ 0 Sono esaurita di Sophie Kinsella https://www.silviamenini.com/sono-esaurita-di-sophie-kinsella/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=sono-esaurita-di-sophie-kinsella https://www.silviamenini.com/sono-esaurita-di-sophie-kinsella/#respond Wed, 01 Nov 2023 09:58:25 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=4133  

Quante di noi, almeno una volta nella vita, si sono sentite sopraffatte dagli impegni e preoccupazioni quotidiane?

Il termine “stress” viene utilizzato proprio per identificare tutte quelle situazioni di tensione, disagio e affaticamento nella persona che può anche portare alla sindrome di burnout. Questa però è solo un lato della medaglia ben più complessa dello stress che può essere anche benefico, se vissuto nella maniera corretta.

Esiste infatti anche l’eustress, cioè lo stress buono, caratterizzato da tutte quelle risposte biologiche e comportamentali che portano a una buona prestazione in termini di concentrazione, rendimento cognitivo e di risoluzione dei problemi.

Poi esiste il distress (quello negativo) che viene a crearsi quando c’è un accumulo di stimoli stressori che portano l’organismo a sforzi innaturali correlati da ansia, sofferenza e tristezza.

Il Burnout si instaura quando la persona non riesce più a fronteggiare in maniera positiva e costruttiva tutti gli stimoli e le difficoltà che quotidianamente si presentano. Si parla quindi di esaurimento quando ci si sente prosciugati, incapaci di riposare e non si riesce a pianificare e affrontare nuovi progetti. Si assume quindi un atteggiamento distaccato proprio per difendersi e proteggersi da delusione ed esaurimento, compromettendo l’equilibrio psico-fisico. Tutto inizia ad apparire insignificante e la persona inizia ad avere pensieri legati all’inadeguatezza e oppressione.

I classici sintomi psicologici sono irritabilità, calo della motivazione, senso di colpa, senso di fallimento, disinteresse, riduzione dell’autostima provocando anche depressione, attacchi d’ansia. Da qui si può avere un vero e proprio crollo delle energie psichiche che portano a livello fisico disturbi gastrointestinali, cefalee, emicranie, ulcere, disturbi alla pelle ma anche stanchezza, apatia, disturbi del sonno e dell’appetito, calo del desiderio sessuale.

Esistono varie tecniche e approcci per superare una fase di burnout. In primis la mindfullness ma ognuno dovrà trovare il proprio metodo anche con l’aiuto di un esperto per poter fare un po’ di autoanalisi e identificare così il problema alla base e approcciarlo in maniera pro attiva.

Sophie Kinsella, in questo suo ultimo libro affronta proprio questa problematica che affligge sempre più persone, soprattutto donne. La sua protagonista Sasha ha trentatré anni, ha un ottimo lavoro anche se le toglie tutte le energie sebbene sulla carta, rappresenti la perfezione.

Che le sta succedendo?

Lavorare in una startup e ricevere centinaia di e-mail al giorno certamente non aiuta. Le mail infatti si accumulano inesorabili, la sua capa non le dà pace e le ricorda costantemente che i colleghi e i clienti sono in attesa di una sua risposta, che deve flaggare le richieste, compilare un questionario e ricordarsi di partecipare agli esercizi settimanali online per il benessere in ufficio. Spiegarle che avrebbe bisogno di una mano, visto che svolge da sola il lavoro di due persone, non serve a nulla. L’ansia così cresce, il panico le monta dal profondo e lei non vuole far altro che fuggire e non tornare più indietro.

La stanchezza che prova è debilitante: non frequenta più gli amici, sesso e amore sono solo un lontano ricordo, soffre di attacchi di panico e prova solo un grande senso di vuoto e di profondo disorientamento. Non ce la fa proprio più. È esaurita.

Un giorno, all’improvviso, decide di scappare a gambe levate dell’ufficio con la determinazione di non tornare più indietro. Piena di buoni propositi e incoraggiata anche dalla madre, decide di partire per cercare di riprendersi da questo burnout. E proprio quando si fugge, si sceglie un posto che permetta di tornare in connessione con se stessi e, per lei, è un villaggio sulle coste del Devon, dove ha passato con la propria famiglia i momenti più felici della sua infanzia. Del resto, una vacanza al mare fuori stagione è proprio quello che le ci vuole. Non importa che sia febbraio e faccia un freddo atroce e l’hotel dei suoi ricordi non sia più quello di un tempo, cade a pezzi ed è popolato da personaggi a dir poco bizzarri.

Ma tornare al passato, a quando tutto era più facile e ci si sentiva felici è quasi una necessità in questi momenti di crisi. I ricordi, proprio come sottolinea la Kinsella, sono la base e ci mostrano chi siamo veramente. Un modo per dirsi che non siamo sempre stati così e che non vogliamo più essere infelici. Siamo alla ricerca di una speranza, dell’evidenza che possiamo tornare ad essere una persona migliore.

Sasha si ritrova quindi a dover condividere la spiaggia con Finn, l’unico ospite dell’albergo: un uomo scorbutico, insopportabile e stressato quanto lei. Proprio per questo motivo se ne tiene alla larga ma un giorno, sulla spiaggia, iniziano a comparire dei messaggi misteriosi che potrebbero essere indirizzati proprio a loro due.

Potrebbe essere che i due abbiano molte più cose in comune di quello che credono?

Una commedia romantica molto attuale e molte lettrici non faranno fatica a identificarsi e a immaginarsi a fare proprio la stessa scelta di questa simpatica protagonista.

Sophie Kinsella riesce ad affrontare un argomento così delicato come quello del burnout in maniera scanzonata e ironica, facendo trapelare in ogni pagina il suo tanto conosciuto ottimismo, infondendo in chi legge un senso di sollievo e di spensieratezza.

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Vi presento il mio libro “Momenti di trascurabile follia” https://www.silviamenini.com/vi-presento-il-mio-libro-momenti-di-trascurabile-follia/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=vi-presento-il-mio-libro-momenti-di-trascurabile-follia https://www.silviamenini.com/vi-presento-il-mio-libro-momenti-di-trascurabile-follia/#respond Thu, 12 Oct 2023 10:41:36 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=4123 Per acquistarlo clicca qui

SINOSSI

Una donna che, tra esilaranti momenti di trascurabile follia, impara a rialzarsi e a costruirsi un mondo, una vita. Un amore. Quello nei confronti di se stessa, soprattutto. Sabrina, reduce da un’esperienza lavorativa fallimentare e tradita dall’uomo che ama, ha perso i suoi sogni, chiudendosi in se stessa. La sua carriera, nell’ambito della moda, significava molto per lei. Ora è tutto svanito, insieme alla sua storia con Flavio, l’amore della sua vita. Preferisce restare in casa, seduta sul divano, davanti ai suoi film preferiti e scrivendo sul suo blog, per evitare spiacevoli sorprese. Trova conforto solo nel pieno controllo della sua gestione quotidiana, portando quasi ogni gesto all’esasperazione: quante calorie assimilare, come disporre ogni oggetto, a che ora mangiare, dormire, guardare la televisione. Dipendente da amuchina e salviette disinfettanti, evita i microbi e gli ambienti affollati. Sabrina non crede più al lieto fine dopo essere stata umiliata e tradita, nonostante i pressanti incoraggiamenti della madre, dello psicologo e della migliore amica Miriam. Gli unici contatti umani che le rimangono, insieme a un misterioso individuo che la chiama ogni domenica alla stessa ora senza proferire parola e al quale lei racconta le sue giornate. Finché, a causa di un imprevisto, tutto inizia irrefrenabilmente a cambiare. Sabrina, catapultata in un vortice di esilaranti avventure e avvinta da un nuovo amore pronto a sconvolgerle l’esistenza, si troverà in bilico tra passato e presente, tra fobie ossessive e l’irresistibile richiamo a una vita avventurosa e appassionata. Trasformandosi nella protagonista del romanzo che lei stessa sta scrivendo. Sarà davvero pronta a mettere di nuovo in gioco tutta la sua vita? Ci sarà un lieto fine? Ci sono libri, ci sono momenti… e poi c’è il libro giusto al momento giusto. Quando lo leggerete scoprirete perché!

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Iridologia Olistica di Paolo Premori https://www.silviamenini.com/iridologia-olistica-di-paolo-premori/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=iridologia-olistica-di-paolo-premori https://www.silviamenini.com/iridologia-olistica-di-paolo-premori/#respond Thu, 29 Jun 2023 15:39:20 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=4110

Da sempre gli occhi sono considerati lo specchio dell’anima perché proprio attraverso lo sguardo si possono leggere le emozioni, lo stato d’animo e anche alcuni aspetti del carattere. Sono proprio gli occhi che permettono alla persona di rapportare il proprio mondo interiore con quello esterno.

L’iridologia è quella disciplina che, grazie all’osservazione e allo studio dell’iride, permette di indagare gli aspetti fisici e psichici dell’uomo, oltre ad avere una chiara visione sulla sua propensione a patologie rispetto ad altre, a un determinato grado di intossicazione e alle reazioni a livello comportamentale.

Per approfondire l’argomento clicca qui 

Paolo Premori durante vari convegni e corsi di aggiornamento si è reso conto che l’iridologia presenta diverse sfaccettature e che, a seconda della scuola di riferimento, l’iride può assumere diversi livelli di lettura. Infatti, lui parla di “squilibri” e non di malattie o patologie in quanto serve sempre un’ottica più ampia che comprenda non solo l’aspetto fisico ma anche quello emotivo, mentale e spirituale.

Con questo libro si prefigge l’obiettivo di essere utile sia al neofita sia all’iridologo che si vuole approcciare alla materia con una interpretazione e prospettiva differente, più “olistica”.

Il testo è ben strutturato e di facile lettura e comprensione: si parte dai fondamenti con un excursus storico per poi passare alle basi fondamentali che servono per approcciarsi alla lettura dell’iride. Il secondo capitolo è dedicato all’esposizione delle diverse mappe iridologiche con particolare attenzione alla differenziazione tra le diverse scuole di pensiero.

Dopo aver completato le nozioni di base, si passa all’iridologia psico-emotiva e alla spiegazione di corona e pigmentazione, pupilla e dintorni per approdare quindi alla sclerologia e terminare con la pratica di analisi iridologica con qualche consiglio per approcciare la lettura iridologica.

 

 

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