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salute – Silvia Menini | Naturopatia, Benessere e Alimentazione https://www.silviamenini.com Stile di vita sano per riequilibrare l'energia vitale Tue, 09 Apr 2024 14:12:59 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.2.5 https://www.silviamenini.com/wp-content/uploads/2019/10/logo2.2-trasp-low.png salute – Silvia Menini | Naturopatia, Benessere e Alimentazione https://www.silviamenini.com 32 32 KLEAF! Un nuovo marchio di prodotti chetogenici e low carb https://www.silviamenini.com/kleaf-un-nuovo-marchio-di-prodotti-chetogenici-e-low-carb/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=kleaf-un-nuovo-marchio-di-prodotti-chetogenici-e-low-carb https://www.silviamenini.com/kleaf-un-nuovo-marchio-di-prodotti-chetogenici-e-low-carb/#respond Sun, 05 Nov 2023 07:36:24 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=4139

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La dieta chetogenica è diventata sempre più popolare negli ultimi anni grazie ai suoi numerosi benefici per la salute, tra cui la perdita di peso, la riduzione del rischio di malattie croniche e il miglioramento della salute mentale.

Kleaf nasce proprio con l’obiettivo di offrire una gamma di prodotti che possa venire incontro alle esigenze di chi si approccia a questo nuovo stile di vita offrendo prodotti che aiutino ad affrontare, senza troppe rinunce, la nuova alimentazione e concedersi qualche sfizio mantenendo anche qualche abitudine senza far sentire troppo il peso delle rinunce. Kleaf fonda la sua filosofia sulla ricerca delle materie prime di altissima qualità e standard produttivi certificati internazionalmente per la concezione dei suoi innovativi prodotti a bassissimo contenuto di carboidrati. Si impegna anche a rendere i prodotti accessibili a tutti, offrendo prezzi vantaggiosi per assicurare a tutti di poter seguire la dieta chetogenica o low carb senza dover spendere una fortuna.

La loro passione per la nutrizione e il benessere è proprio palpabile e la qualità e bontà dei prodotti ineguagliabile!

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Il digiuno intermittente https://www.silviamenini.com/il-digiuno-intermittente/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=il-digiuno-intermittente https://www.silviamenini.com/il-digiuno-intermittente/#respond Mon, 04 Sep 2023 12:50:52 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=4114

Il digiuno intermittente è un fenomeno che sta sempre più prendendo piede e che permette, a detta di chi lo pratica, di avere una migliore gestione dell’appetito, migliori risultati nel dimagrimento e nel ripristino dei parametri metabolici alterati come, ad esempio, la glicemia, la pressione, lipemia, uricemia e via dicendo.

Ma cosa è il digiuno intermittente? Può essere considerato un modello alimentare dimagrante (consiste infatti in una dieta ipocalorica) che prevede l’astensione dal cibo per un periodo di tempo compreso tra le 12 e le 40 ore in base al modello che si sceglie. Durante questa finestra di digiuno sono concessi acqua, caffè (ovviamente non zuccherato) e altre bevande senza calorie come tisane, mentre vanno esclusi alimenti solidi o bevande zuccherate.

Il primo metodo è quello chiamato “16/8” che implica un digiuno quotidiano di 16 ore e una finestra per mangiare di 8 ore nella quale si possono inserire 2 o 3 pasti.

Poi esiste la dieta 5:2 che prevede di mangiare normalmente per 5 giorni a settimana e di limitare invece l’apporto calorico a 5-600 Kcal nei restanti 2 giorni.

C’è poi l’ “eat-stop-eat” (mangia – stop – mangia) che richiede un digiuno di 24 ore per 1 o 2 volte a settimana.

L’“alternate-day fasting” (digiuno a giorni alterni) impone di alternare i giorni di alimentazione normale a quelli di digiuno, mentre nella “warrior diet” (dieta del guerriero) si possono mangiare piccole quantità di frutta e verdura crude durante il giorno e avere un solo pasto abbondante di notte.

Il digiuno intermittente viene considerato abbastanza sicuro per la maggior parte delle persone ma è comunque consigliabile valutare di volta in volta e considerando la situazione del singolo individuo. Bisogna infatti prestare maggiore attenzione in caso di ipoglicemia, pressione bassa, anemia e capogiri o svenimenti. Ovviamente è sconsigliata se si è in età di sviluppo, gravidanza e allattamento, in presenza di alcune patologie, se si seguono alcune terapie farmacologiche e da evitare per quelle persone affette da disturbi del comportamento alimentare.

Prima di intraprendere il digiuno intermittente bisognerebbe consultare un esperto che possa guidare in maniera adeguata ed evitare errori.

È comunque importante premurarsi di avere una alimentazione bilanciata assicurandosi di assumere tutti i nutrienti necessari e bilanciati tra di loro, limitandosi a cambiare solamente la frequenza quotidiana di consumo.

Ma quali sono i benefici?

Innanzitutto è un metodo finalizzato anche al dimagrimento e al miglioramento di certi parametri metabolici, soprattutto sensibilità insulinica, glicemia e emoglobina glicata, trigliceridemia, colesterolemia, pressione del sangue, uricemia… riducendo così il rischio di importanti malattie come il diabete, malattie cardiovascolari e avere invece un miglioramento della funzione cognitiva e sensitivo-motoria, alleviando al contempo i sintomi dei disturbi neurologici e dell’umore.

Sembra anche che possa migliorare la riparazione cellulare e proteggere la salute del cervello.

È quindi spesso adottato proprio per i suoi benefici neuro cognitivi, fisiologici e cellulari piuttosto che sul calo di peso.

Le controindicazioni invece?

Per alcune persone è complicato mantenerlo nel medio o lungo periodo mentre altre hanno difficoltà a prendere sonno a causa della fame, debolezza generalizzata, riduzione delle performance psico-fisiche… anche se è vero che si potrebbe innescare uno stato di chetosi e quindi avere una maggiore sensazione di benessere, riduzione dell’appetito e maggiore energia. Questo ovviamente dipende anche dal tipo di alimentazione che si ha nelle ore in cui si mangia.

È inoltre sconsigliabile in caso di patologie sia metaboliche e funzionali che psicologiche e psichiatriche. È quindi sempre meglio consultare un medico o dietista per evitare spiacevoli conseguenze.

 

 

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La nuova dieta del dottor Mozzi https://www.silviamenini.com/la-nuova-dieta-del-dottor-mozzi/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=la-nuova-dieta-del-dottor-mozzi https://www.silviamenini.com/la-nuova-dieta-del-dottor-mozzi/#respond Sun, 12 Jun 2022 13:10:31 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=3790

La famosa e tanto dibattuta dieta dei gruppi sanguigni è divenuta famosa in Italia grazie al libro “La Dieta del Dottor Mozzi” che è arrivato al decimo anno di vita. Un grande traguardo che ha dato vita a una nuova versione del libro che è stato arricchito con nuovi contenuti con l’obiettivo di rispondere a tutti i quesiti e dubbi che sono sorti in chi, in questi anni, ha messo in pratica questo stile di vita.

Uno strumento pratico che, grazie agli aggiornamenti, contiene indicazioni ancora più precise rispetto alla prima versione per permettere ai lettori di gestire con le giuste indicazioni e per propria mano la salute. È infatti risaputo ormai che l’alimentazione abbia risvolti diretti sul corpo umano e sul suo funzionamento e proprio per questo è importante tenersi costantemente aggiornati in modo da fare le scelte giuste a tavola, ascoltando i segnali che l’organismo invia, di riconoscere l’effetto che gli alimenti utilizzati possono avere sulle diverse persone per stabilire la dieta e lo stile di vita più appropriato.

Il Dottor Mozzi è uno dei maggiori esponenti della dieta del gruppo sanguigno e si avvalora di trent’anni di pratica medica e vent’anni di osservazione e studio dell’organismo umano e delle sue reazioni all’introduzione di determinati alimenti.

Secondo il Dottor Mozzi esiste una correlazione tra il proprio gruppo sanguigno e gli alimenti che assumiamo. Questo perché il gruppo sanguigno è dato da una impronta genetica ben precisa che caratterizza ogni individuo e permette anche di comprendere come si è fatti e come si comporta il sistema immunitario.

I quattro gruppi sanguigni esistenti, quindi, diventano una vera e propria guida per scegliere cosa mettere nel piatto (e cosa invece evitare) per ottenere un miglioramento del proprio stato fisico e ridurre così il rischio di incorrere in patologie.

Un esempio?

Le persone con gruppo sanguigno 0 hanno un apparato digerente forte e possono quindi assumere tranquillamente carne e pesce. Però non metabolizzano i cereali e i derivati del latte.

Chi ha gruppo sanguigno A digerisce facilmente i carboidrati ma con molta difficoltà le proteine della carne, specialmente quella rossa. Il gruppo sanguigno B ha una predisposizione dell’apparato digerente a metabolizzare con facilità sia le proteine animali che quelle vegetali. Chi appartiene invece al gruppo AB ha difficoltà digestive come il gruppo A che il gruppo B.

Le novità più importanti di questo libro sono l’introduzione della dicitura “alimenti da testare” in sostituzione di “alimenti neutri” e questo con l’obiettivo di rafforzare il concetto che questi alimenti possono avere effetti differenti a seconda delle caratteristiche individuali. Sono state inoltre aggiunte le indicazioni sulle modalità di consumo di ogni categoria di alimenti: quando consumarli, quante vote a settimana e quando invece evitarli. Molto utili sono le note riguardanti le patologie più comuni derivanti dall’abuso di determinati cibi così come i suggerimenti pratici per limitare i danni derivanti dagli “sgarri” a tavola. Anche la lista degli alimenti è stata aggiornata da cibi nuovi che si trovano oggi comunemente in commercio.

I cenni di nutrizione rendono più semplice per il lettore la scelta degli alimenti e la composizione dei pasti, così come, per ogni stagione dell’anno, avere uno schema alimentare con 5 giornate tipo.

Infine, la suddivisione degli alimenti in benefici, da testare e sconsigliati è stata aggiornata in base alle osservazioni fatte negli ultimi dieci anni e ai cambiamenti avvenuti nell’industria alimentare spesso a discapito della qualità degli alimenti.

Il tutto raccolto in oltre 300 pagine con numerosi spunti e informazioni utili.

 

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Il cibo del risveglio di Selene Calloni Williams https://www.silviamenini.com/il-cibo-del-risveglio-di-selene-calloni-williams/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=il-cibo-del-risveglio-di-selene-calloni-williams https://www.silviamenini.com/il-cibo-del-risveglio-di-selene-calloni-williams/#respond Wed, 06 Apr 2022 14:29:50 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=3733

Noi siamo ciò che mangiamo e, proprio il cibo, è alla base della nostra salute. È però importante non solo ciò che si mangia ma anche il modo in cui lo si mangia perché questi due fattori combinati insieme permettono di incamminarsi sulla via della vera conoscenza, di contribuire al mondo nella gioia e nell’amore.

Ecco quindi che libertà, salute, creatività, ricchezza, fertilità, serenità, pace, amore, rispetto, gioia e conoscenza iniziano da ciò che mangiamo e da come lo facciamo.

Oggigiorno, però, diventa sempre più complicato fare scelte adeguate per alimentarsi in modo sano. I cibi sono sempre più privi della totalità dei nutrienti, sono spesso contaminati, lavorati e pieni di zuccheri che creano dipendenza facendoci entrare in un circolo vizioso.

Mangiare sano permette di avere un corpo sano, prevenire e curare malattia, contribuire ad avere emozioni serene ed essere psicologicamente equilibrati.

Questo libro aiuta a comprendere come l’alimentazione incida su tutti gli aspetti della vita fornendo semplici esercizi per nutrirci in modo equilibrato, sano e naturale.

Tratta il rituale del cibarsi da un punto di vista spirituale e simbolico, attraverso le diverse tradizioni spirituali del mondo: dalla tradizione dello yoga sciamanico, a quella dello sciamanismo siberiano e mongolo, a quella dell’induismo, a quella del buddhismo tantrico, alla tradizione mitologica greca, al cristianesimo, sfiorando persino il sufismo. Attraverso questo excursus tra le diverse tradizioni spirituali, permette di acquisire una visione diversa e maggiormente consapevole dell’alimentazione.

Alla fine del testo sono riportate delle schede relative a 30 alimenti che, se consumati in connessione a miti e rituali, permettono di trasformare emozioni e comportamenti e curare anche ferite emotive.

Per ciascun alimento, infatti, viene raccontato il mito che ne sta dietro, il rituale sciamanico alchemico che permette di beneficiare di importanti cambiamenti positivi quando viene consumato tale alimento.

Un testo che permette di approcciare l’alimentarsi e i cibi in maniera più consapevole per guarire le emozioni e trasformare le relazioni e la vita attraverso il cibo oltre che imparare semplici esercizi per nutrirci in maniera equilibrata, sana e naturale.

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Ripulire i propri organi di Pierre Pellizzari https://www.silviamenini.com/ripulire-i-propri-organi-di-pierre-pellizzari/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=ripulire-i-propri-organi-di-pierre-pellizzari https://www.silviamenini.com/ripulire-i-propri-organi-di-pierre-pellizzari/#respond Thu, 02 Dec 2021 17:36:18 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=3586

Vi è mai capitato di guidare un’auto con il motore ingolfato? Procedere quasi a singhiozzi e temere di non farcela ad arrivare a destinazione?

Ecco, si può applicare questa stessa sensazione anche al nostro organismo che andrebbe ripulito da tossine e parassiti in modo da ristabilire uno stato di salute ottimale.

Il nostro corpo funge da filtro di tutto ciò che vi penetra, che sia stress, alimenti sbagliati, aria, emozioni… e spesso concentra in sé anche prodotti indesiderati e nocivi che vi si accumulano.

Questo manuale ci insegna a ripulire l’organismo a fondo focalizzandosi anche sui singoli organi con l’intento di eliminare parassiti e accumuli di metalli pesanti e tossine che possono tradursi in disturbi fisici dei quali diventa poi difficile rintracciare le cause.

Se non si ha una situazione di emergenza, si possono eseguire le pulizie degli organi così come sono descritte nel libro e cioè: metalli pesanti, parassiti, reni, fegato, intestino, e le altre in base alle singole necessità.

Dopo aver ripulito i propri organi, la vita diventa facile, leggera e l’organismo può funzionare al massimo delle sue potenzialità. Tutti i metodi riportati sono stati testati da diverse persone che ne sono rimaste entusiaste e vengono condivise anche le loro esperienze.

Sono tutte metodologie semplici e poco costose ma che apportano risultati evidenti e immediati e nel testo vengono riportati anche le intossicazioni e i disturbi che spingono l’organismo a mandare dei segnali per spingerci a porvi rimedio.

La prima parte del libro è dedicata alle tecniche di pulizia: si parte con l’eliminazione dei metalli pesanti, dei parassiti, per passare quindi alla pulizia dei reni, del fegato, dell’intestino, degli occhi, del naso, delle orecchie, dell’alito, della pelle. Si passa quindi alla prostata, alla vagina, al sangue, articolazioni, polmoni per arrivare all’urinoterapia, al sistema linfatico e alla pulizia psicologica.

La seconda parte del testo è invece dedicata alle nozioni riassuntive sui vari organi con la visione della medicina orientale, del dottor Hamer, per arrivare agli indici di possibili problemi e consigli per migliorare il buon funzionamento di quell’organo.

Un testo utile e prezioso che non può mancare nella propria biblioteca di casa!

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Cannella: MTC vs Occidente https://www.silviamenini.com/cannella-mtc-vs-occidente/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=cannella-mtc-vs-occidente https://www.silviamenini.com/cannella-mtc-vs-occidente/#respond Sun, 03 Jan 2021 15:54:21 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=3070
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Grissini, Cracker o Pane? https://www.silviamenini.com/grissini-cracker-o-pane/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=grissini-cracker-o-pane https://www.silviamenini.com/grissini-cracker-o-pane/#respond Thu, 22 Oct 2020 12:32:14 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=2994

Spesso quando si è a dieta si ha la convinzione che il pane faccia ingrassare e quindi si tende a sostituirlo con grissini, cracker, fette biscottate, taralli, gallette… Ma non sempre questa risulta essere la scelta migliore per la salute e la dieta. Spesso si è traviati dalle mille pubblicità e promozioni che pubblicizzano prodotti “light” e che ci invogliano a mangiarli in grandi quantità senza sensi di colpa.

È sempre importante dare una attenta occhiata alle etichette per non incorrere in acquisti non proprio “magri” e dietetici. Inoltre, bisogna ricordare che, se si sostituisce il pane bianco con grissini o cracker prodotti sempre con farina bianca, si incorrerà sempre nello stesso problema con conseguente rischio per la linea, in quanto l’indice glicemico rimane lo stesso.

È importante anche sapere che, a parità di peso, grissini e cracker contengono più calorie del pane. Per rendere più gradevoli questi prodotti, infatti, vengono aggiunti zuccheri e grassi che, di norma, non si trovano nel pane. Ovviamente il pane da prediligere è quello che si trova in panetteria o nel reparto dedicato dei supermercati, scegliendo magari quello prodotto solamente con farina, acqua, lievito e sale e magari con meno mollica per evitare fastidi digestivi e fermentazioni. Il pane integrale (biologico), inoltre, contiene molti più nutrienti e fibre utili per l’intestino e ha un maggior potere saziante rispetto a grissini e cracker.

A livello nutrizionale 100 grammi di pane contengono in media 59,5 g di carboidrati, 8,1 di proteine, 0,5 di grassi e 31 g di acqua per circa 2-300 Kcal. A parità di peso, invece, cracker e grissini contengono meno acqua (e quindi sono alimenti più secchi rispetto al pane) che porta quindi a una maggiore concentrazione di tutti gli altri nutrienti (80 gr di carboidrati, 9 di proteine per i cracker e 70 grammi carboidrati, 8 di proteine per grissini), compresi anche i grassi (10 grammi per 100 grammi di cracker e 13 grammi per i grissini. Grassi sia vegetali idrogenati che animali, spesso di dubbia qualità). Tali prodotti apportano, sempre per 100 g, ben 350-450 Kcal.

È quindi facile intuire che il pane può essere consumato quotidianamente mentre cracker, grissini etc andrebbero limitati e mangiati con moderazione.

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Scienza dell’alimentazione e nutrizione clinica di Giuseppe Bucciante e Annamaria Bernardi https://www.silviamenini.com/scienza-dellalimentazione-e-nutrizione-clinica-di-giuseppe-bucciante-e-annamaria-bernardi/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=scienza-dellalimentazione-e-nutrizione-clinica-di-giuseppe-bucciante-e-annamaria-bernardi https://www.silviamenini.com/scienza-dellalimentazione-e-nutrizione-clinica-di-giuseppe-bucciante-e-annamaria-bernardi/#respond Tue, 09 Jun 2020 10:48:26 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=2866

Sempre di più siamo bombardati da informazioni che riguardano la salute, il benessere e l’alimentazione. In una contemporaneità in cui si tende a mangiare quello che il mercato (e il marketing) ci offre, siamo costantemente afflitti da disturbi che coinvolgono l’apparato digerente e intestinale con un crescente malessere che ci affligge dopo aver consumato i pasti. Non a caso c’è il detto: siamo quello che mangiamo.

Che siano frugali e poco curati perché non abbiamo tempo da dedicare alla cucina, o abbondanti e ricchi di grassi, si capisce sempre di più l’importanza dell’alimentazione per il raggiungimento della salute e di un equilibrio che l’organismo già sotto stress sempre più richiede.

Con questo testo si ha la possibilità di approfondire tutti quegli argomenti che ci rendono consapevoli dell’importanza di ciò di cui ci alimentiamo, con un occhio di riguardo verso non solo la nutrizione di per se stessa, ma anche della relazione tra nutrienti e salute e tra alimentazione e patologie.

Gli autori sono Docenti ed esperti riconosciuti di Scienza dell’Alimentazione e della Nutrizione Clinica.

Il testo è suddiviso in tre parti. La prima è tesa a indagare l’ambito biochimico e fisiologico, affrontando con estrema chiarezza il ruolo e i percorsi dei nutrienti nei processi metabolici che riguardano lo sviluppo e il mantenimento dell’organismo umano e delle sue funzioni. Si parla quindi di apporto e dispendio energetico, valutazione dello stato nutrizionale, passando per i principi alimentari e minerali, alle vitamine e alla digestione e assorbimento dei nutrienti.

La seconda parte, invece, affronta il tema della dietetica applicata e nutrizione clinica con una analisi completa delle esigenze nutrizionali nelle diverse fasi della vita fisiologica e una parte di nutrizione clinica. Il tutto viene strutturato in capitoli specifici per ogni esigenza: dall’alimentazione pediatrica, a quella in gravidanza, alla ristorazione ospedaliera, per arrivare alle diverse patologie, comprese le allergie e intolleranze.

L’ultima sezione integra quanto spiegato fino a questo momento con una tabella di composizione degli alimenti per trovare riscontro tra indicazioni nutrizionali e i diversi quadri fisiologici e patologici. Vengono anche riportati i valori normali dei principali esami di laboratorio, utili per leggere in maniera critica i risultati delle analisi che spesso non siamo in grado di comprendere appieno.

Un ultimo capitolo è infine dedicato a delle proposte dietetiche in base alle diverse fasi dell’individuo fornendo un vero e proprio Prontuario dietetico utile per applicare quanto riportato in precedenza. Questo per aiutare il lettore a impostare un regime alimentare corretto per prevenire e curare numerose patologie. Consiste in una raccolta di diete ospedaliere, a composizione definita, che ha lo scopo di nutrire il paziente in maniera equilibrata, ma anche di fornire un trattamento dietetico mirato nelle varie patologie, come nel caso di diete speciali, e fornire alle figure professionali coinvolte uno strumento di facile e veloce consultazione al fine di rispondere in maniera appropriata alle varie esigenze nutrizionali.

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Dieta Low Carb https://www.silviamenini.com/dieta-low-carb/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=dieta-low-carb https://www.silviamenini.com/dieta-low-carb/#respond Sun, 17 May 2020 12:02:53 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=2829

Con il termine “Low Carb” si intende una dieta a basso contenuto di carboidrati. Questo trend ha avuto molto seguito soprattutto a seguito dell’inversione di tendenza rispetto alle considerazioni (negative) fatte per anni nei confronti dei grassi. Questa dieta ha scalzato ben presto le diete low fat, riproponendo l’importanza dei grassi, anche a fini di dimagrimento, che risultano essere di supporto proprio nel benessere di tutto l’organismo e della salute in generale.  

Le diete low carb sono regimi alimentari nati per migliorare lo stato di salute di pazienti con malattie croniche come il diabete, disturbi cardiovascolari e hanno portato anche miglioramenti per quanto riguarda i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue. Va comunque detto che tali diete sono ancora al centro di svariate discussioni e che sono sconsigliate nel lungo periodo. Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), infatti, i carboidrati dovrebbero rappresentare circa il 50-60% del bilancio energetico giornaliero.

Ma perché ridurre questo macro nutriente?

Innanzitutto, la sua riduzione aiuta a raggiungere facilmente il deficit calorico, condizione fondamentale per dimagrire.

L’attenzione maggiore è rivolta verso i carboidrati semplici ad alto impatto glicemico che sono nocivi per il buon funzionamento dell’organismo. Vengono quindi banditi dessert, bibite zuccherate, snack, merendine e caramelle… che, non solo sono ritenuti la causa principale dell’obesità, ma anche di molte patologie che stanno sempre più prendendo il sopravvento.

Le diete low carb possono essere considerate tali quando forniscono tra i 50 e i 150 grammi di carboidrati al giorno, tra semplici e complessi, mentre la ripartizione tra i vari macronutrienti varia in base alle diverse correnti di pensiero.

Di norma le diete low carb si possono suddividere in due gruppi principali.

Diete con un basso apporto di carboidrati ed elevato apporto di proteine e diete con pochi carboidrati e molti grassi.

Secondo alcune visioni, la diminuzione dei carboidrati dovrebbe essere infatti compensata da un maggior consumo di grassi, mantenendo però stabili le proteine.

La ripartizione tra i macronutrienti sarebbe quindi:

50-60% lipidi

20-30% proteine

<30% carboidrati

Altri invece sostengono che si dovrebbero ridurre ancora di più i carboidrati aumentando sia lipidi che proteine:

50-60% lipidi

40% proteine

<10% carboidrati

Come mai una dieta low carb e con un introito di grassi superiore dovrebbe facilitare il dimagrimento e quindi la riduzione del tessuto adiposo?

Innanzitutto, dovrebbe essere tirata in ballo l’insulina: quell’ormone anabolico che, se in eccesso, tende ad aumentare proprio il deposito di adipe. Riducendone quindi la secrezione, si tendono ad accumulare meno lipidi.

I carboidrati sono una delle fonti principali di energia utilizzate dall’organismo. Se la loro introduzione viene ridotta con la dieta, il corpo inizia a utilizzare le riserve di glucosio depositate sotto forma di glicogeno.

L’organismo, una volta sprovvisto di riserve di glicogeno, ne produce partendo dagli aminoacidi contenuti nelle proteine alimentari e muscolari e in quello dei grassi alimentari e adiposi.  

Inoltre, il maggior consumo di proteine, che sono più sazianti, saziano e placano gli attacchi di fame.

Nei primi 7-14 giorni di dieta c’è un progressivo esaurimento delle riserve epatiche e muscolari di glicogeno che portano ad una iniziale riduzione del peso corporeo. Questo avviene inoltre anche a causa del catabolismo muscolare, cioè a una riduzione della massa muscolare che viene intaccata per ricavare energia e glucosio da alcuni aminoacidi che la compongono. Infatti, se è vero che in un primo periodo vengono intaccate soprattutto le riserve di glicogeno contenute nella massa grassa, in seguito vengono coinvolte quelle dei muscoli, innescando quindi una graduale perdita di massa muscolare (massa magra).

Ecco perché sarebbe comunque importante assumere proteine di qualità che aiutano a prevenire questo processo. L’iniziale calo di peso è anche determinato principalmente dalla perdita di acqua che viene eliminata con i carboidrati immagazzinati nei muscoli e nel fegato e con la fibra nel tratto digestivo.

Via libera quindi ad alimenti come pesce, carne, verdure (fonte di carboidrati), noci e latticini, mentre cereali e legumi vengono in parte eliminati.

Il maggior senso di sazietà e la perdita dei famigerati attacchi di fame sono determinati da livelli di insulina che rimangono stabili. I livelli di insulina più bassi, inoltre, portano a una perdita di grasso superiore in quanto può avvenire senza ostacoli. L’insulina è difatti un ormone anabolico che induce il corpo a costruire tessuto (grasso e muscoli). Inoltre, le proteine vengono digerite più lentamente e quindi rendono sazi più a lungo e circa il 18-25% delle calorie delle proteine viene usata in quella che viene definita “termogenesi indotta da alimenti”.

Sicuramente il lato positivo di questa dieta è che porta a prestare maggiore attenzione a quello che si mangia e quindi ad abbandonare cibi pronti e a cucinare con maggior frequenza, prediligendo cibi freschi e poco lavorati e soprattutto aumentando il consumo di verdura, ricca di nutrienti.

Cibi vietati:

Pane, pasticceria, pasta, riso, patate, legumi, frutta ricca di zucchero, piatti pronti (che spesso contengono zuccheri), succhi di frutta o bevande zuccherate.

Cibi consentiti:

Verdura, pesce e carne, uova e latticini, oli e grassi, noci e semi, frutta con poco fruttosio, farine alternatice (cocco, mandorle…), prodotti a base di konjac, bibite non dolcificate.

Le diete low carb più famose sono:

Atkins (con una percentuale di calorie assunte da carboidrati non superiore al 20%, con grassi e proteine al 40%).

Dieta a basso indice glicemico (che si concentra su alimenti come olio d’oliva, pesce, frutta a guscio e semi, frutta e verdure con poche calorie e alimenti a basso indice glicemico che siano freschi e ad alto contenuto di fibre)

Dieta Dukan (anche se può essere considerata una dieta proteica strutturata in 4 fasi in cui le regole dietetiche vengono applicate con diversi gradi di rigore. È una dieta a basso contenuto di carboidrati e di grassi con l’assunzione di proteine da fonti molto magre).

Dieta Logi (Low Glycemic and Insulinemic diet – dieta che fa riferimento all’indice glicemico in cui la scelta degli alimenti si basa su quelli che mantengono costanti i livelli di zucchero e di insulina nel sangue con una considerevole riduzione dei carboidrati).

Dieta chetogenica (l’apporto di carboidrati viene drasticamente ridotto ma vengono preferiti i grassi. Il 60% delle calorie deriva da grassi, il 30% da proteine e solo il 10% da carboidrati).

Dieta metabolica (consiste in una dieta chetogenica ciclica, in cui i carboidrati sono tenuti al minimo – mediamente 30-50g- per 4-5 giorni a settimana, intervallati da ricariche glucidiche nel weekend o durante il mercoledì).

A prescindere dalle diverse correnti di pensiero, è sicuramente veritiero che una dieta povera di carboidrati semplici e, quindi, di zuccheri, porti dei notevoli benefici per la salute.

Ecco allora che l’utilizzo di prodotti a basso contenuto di carboidrati può essere un valido alleato per iniziare a vivere l’alimentazione con maggiore consapevolezza, soprattutto da un punto di vista di salute e benessere generale.

 

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Il cibo della saggezza di Franco Berrino e Marco Montagnani https://www.silviamenini.com/il-cibo-della-saggezza-di-franco-berrino-e-marco-montagnani/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=il-cibo-della-saggezza-di-franco-berrino-e-marco-montagnani https://www.silviamenini.com/il-cibo-della-saggezza-di-franco-berrino-e-marco-montagnani/#respond Sun, 17 May 2020 07:20:38 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=2826

Il sottotitolo di questo libro è sicuramente indicativo. “Che cosa ci nutre davvero”. Spesso mangiamo quello che ci capita sotto tiro, o cediamo a quei cibi che più ci piacciono ma che non sono certo salutari, prestando poca attenzione al vero potere nutrizionale di quello che mettiamo nel piatto (e di conseguenza nel nostro corpo).

Franco Berrino è un grande sostenitore della vita semplice e delle scelte sane. Cibarsi di cibi naturali è equiparabile a godere delle piccole cose per ritrovare il contatto con la natura. Ma anche uno stile di vita sano inteso nella sua totalità è fondamentale per vivere serenamente e per lungo tempo con una qualità di vita che, oggigiorno, è sempre meno scontata.

Questo libro racconta il suo incontro con il maestro taoista Marco Montagnani, italiano ma di cultura più cinese che italiana e che ha permesso a Berrino di approfondire la conoscenza del cibo, della sua influenza sulla salute e sulla malattia. Ha anche compreso, proprio grazie a questo incontro, che il compito di chi ha coscienza, su questa Terra, è servire il bene comune senza aspettarsi alcuna ricompensa.

Nella visione taoista la giornata viene scandita dallo Yin e Yang. Alla sera lo Yin prende il sopravvento, durante la notte la temperatura del corpo si abbassa e l’energia Yin circola fino al mattino quando lo Yang riprende via via il suo posto. Se tutto funziona alla perfezione, il corpo riceve quindi l’energia Yang che permette di riprendere le attività con vitalità. Se non ci si riesce ad attivare questa energia in modo rapido e potente, vivendo invece una perenne stanchezza, significa che è presente un qualche disequilibrio. L’alimentazione rappresenta un importante pilastro per il corretto funzionamento dell’organismo e, proprio per questo, la colazione è considerata il pasto più importante della giornata.

Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, infatti, è proprio dalle 7 alle 9 del mattino che il meridiano dello stomaco e milza ha il suo picco energetico e la digestione risulterà più semplice rispetto al resto della giornata.

Questo ci deve far riflettere in quanto la natura stessa ci suggerisce sempre la via corretta da percorrere anche se sempre più spesso non vengono seguiti e rispettati i suoi ritmi.

“La natura è il medico delle malattie, e il medico deve solo seguirne gli insegnamenti”

Il cibo della saggezza è un libro di insegnamenti pratici che aiuta a riscoprire le verità alla base della salute e della felicità e che unisce le conoscenze scientifiche della medicina occidentale con le antiche tradizioni della saggezza orientale. Sempre più, infatti, i risultati scientifici aggiornati in ambito di alimentazione e stile di vita e gli insegnamenti millenari dei testi orientali coincidono, in un intreccio che richiama proprio la compenetrazione dello Yin e Yang del TAO.

In quest’orgia meccanicistica l’unica raccomandazione alimentare che raramente compare sui media è quella di mangiare poco, poco di tutto, che sarebbe invece la più valida.

Berrino ripropone in questo dialogo così particolare la sua visione sull’industria alimentare e su quella farmaceutica e trasmette al lettore in modo diretto e chiaro la sua idea su cosa ci nutre davvero sia nel corpo che nello spirito e cosa, invece, ci fa ammalare.

Nella tradizione taoista, così come in tutte le culture del mondo, il cibo non rappresenta solo il nutrimento fisico del corpo, ma è anche il risultato di molteplici fattori affettivi, relazionali e sociali.

L’atto di mangiare o bere rappresenta un’esperienza psicologica legata all’appagamento e al desiderio, oltre che alla necessità di nutrirsi.

Affronta anche il tema del perché ingrassiamo in maniera pragmatica e con approfondimenti sia dal punto di vista fisico che psicologico e aiuta il lettore a capire le cause e le cattive abitudini che ci portano ad accumulare chili e ad ammalarci sempre più frequentemente.

Ingrassiamo perché mangiamo cibo industriale, molto calorico e povero di nutrienti essenziali. Pare che se il cibo è povero il nostro corpo ne richieda di più per cercare di ottenere tutto quello di cui ha bisogno. Chi mangia prevalentemente cibi ultralavorati dall’industria mangia di più e ingrassa.

Conferma anche che non sono i grassi che fanno ingrassare, anche se contengono molte più calorie delle proteine e degli zuccheri. Solo con il giusto approccio alla nutrizione è possibile vivere in salute e rimettersi in forma. Berrino ci insegna quindi come iniziare ad amarsi di più e intraprendere un corretto stile di vita che gioverà non solo al fisico ma anche alla psiche e all’anima.

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