Ingredienti per 2 persone
300 gr di fragole
50 ml albume
3 cucchiai di eritritolo
Procedimento:
Lavare bene le fragole, tagliarle a fette e congelarle.
Frullare le fragole congelate con albume ed eritritolo
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I prodotti che potete trovare: Brioche low carb, burger bun, mini panino, piadina low carb, farine per pane e pizze, per primi piatti, per plumcake, per torte e dolci, pasta, eritritolo e amido resistente di tapioca.
Kleaf è un nuovo marchio nato per rispondere a un pubblico sempre più ampio che si sta approcciando alla dieta low carb e chetogenica, oltre che sana e naturale. È sempre più difficile, vista l’ampia scelta di proposte presenti sul mercato, riuscire a districarsi nella scelta di prodotti adatti alle proprie esigenze nutrizionali, senza rinunciare al gusto o al benessere.
La dieta chetogenica è diventata sempre più popolare negli ultimi anni grazie ai suoi numerosi benefici per la salute, tra cui la perdita di peso, la riduzione del rischio di malattie croniche e il miglioramento della salute mentale.
Kleaf nasce proprio con l’obiettivo di offrire una gamma di prodotti che possa venire incontro alle esigenze di chi si approccia a questo nuovo stile di vita offrendo prodotti che aiutino ad affrontare, senza troppe rinunce, la nuova alimentazione e concedersi qualche sfizio mantenendo anche qualche abitudine senza far sentire troppo il peso delle rinunce. Kleaf fonda la sua filosofia sulla ricerca delle materie prime di altissima qualità e standard produttivi certificati internazionalmente per la concezione dei suoi innovativi prodotti a bassissimo contenuto di carboidrati. Si impegna anche a rendere i prodotti accessibili a tutti, offrendo prezzi vantaggiosi per assicurare a tutti di poter seguire la dieta chetogenica o low carb senza dover spendere una fortuna.
La loro passione per la nutrizione e il benessere è proprio palpabile e la qualità e bontà dei prodotti ineguagliabile!
Se vuoi approfondire i concetti base della dieta chetogenica e low carb:
Quanto sai della dieta chetogenica
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]]>Chi non conosce la famosissima dieta Dukan? Alcuni la criticano, altri la amano alla follia… l’unica cosa certa è che tantissimi l’hanno provata e, spesso, ne hanno tratto benefici a livello di dimagrimento.
Già i due libri precedenti: La dieta Dukan e La dieta Dukan dei 7 giorni sono diventati presto dei bestseller.
Pierre Dukan è sempre stato contrario a tutte quelle diete che prevedono una drastica riduzione delle calorie, sia perché poco sostenibili nel lungo periodo, sia perché pericolose per la salute. Ha sempre avuto un occhio di riguardo al piacere per il cibo e, proprio partendo da questo, ha messo a punto un tipo di alimentazione basata sulla riduzione degli zuccheri, soprattutto quelli ultratrasformati.
Con questa dieta aggiornata, Pierre Dukan, punta sulla facilità nel seguirla e l’ha addirittura integrata con 3 cibi che ne potenziano l’efficacia e che aiutano a stare lontano dagli zuccheri appagando però il palato: la crusca d’avena, il konjac e l’okara. 3 cibi che vantano straordinarie doti nutrizionali e che aiutano nel dimagrimento, nella salute e anche nella prevenzione di malattie croniche e che vengono anche integrati in utili e deliziose ricette in modo da non lasciare il lettore con il dubbio riguardo al loro utilizzo.
Il percorso proposto non prevede limiti nelle quantità e non è richiesto di pesare gli alimenti ed è quindi sostenibile anche nel lungo periodo.
Il libro è ben strutturato e parte dalla presentazione di questi 3 “Fight Food” per poi passare, nella seconda sezione, a fornire un vademecum su questo modello di alimentazione che prevede le proteine pure come motore trainante. La terza parte racchiude invece la spiegazione del piano definitivo e quindi della fase di attacco, di crociera, di consolidamento del peso perso e della fase di stabilizzazione definitiva. L’ultima parte è invece dedicata all’applicazione della dieta al quotidiano con tanto di ricette utili come spunto per cucinare in modo semplice ma gustoso.
]]>La sindrome del colon irritabile è un “male” comune a oltre 6 milioni di italiani che porta gonfiore, dolore addominale e alterazioni del transito intestinale tanto da diventare debilitante e portare scompensi nella qualità di vita.
Questo testo è una guida per il lettore per ridurre in modo significativo questi sintomi attraverso una dieta a basso contenuto di FODMAP.
FODMAP è un acronimo che indica: Oligosaccaridi, Disaccaridi, monosaccaridi e Polioli Fermentabili. Sono quindi tutti molecole di piccole dimensioni che sono poco o per nulla assorbite, sono osmoticamente attive e quindi richiamano acqua nel lume intestinale e sono fermentate dai batteri intestinali con produzione di gas, anidride carbonica, idrogeno e metano. FODMAP indica quindi tutti quegli zuccheri fermentabili presenti in molti cibi come i derivati del grano, latte e latticini, vari tipi di frutta e verdura.
Può essere che ad alcune persone queste sostanze provochino un accumulo di liquidi e gas nell’intestino portando gonfiore e distensione addominale con conseguente dolore e alterazioni del transito. Il cosidetto colon irritabile appunto
La dieta denominata FODMAP è strutturata in 2 fasi: con la prima si ha l’eliminazione di quegli alimenti a elevato contenuto FODMAP per un periodo che va dalle 2 alle 6 settimane. L’obiettivo è quello di ridurre i sintomi quali gonfiore e dolore. Quindi si passa alla seconda fase con la progressiva reintroduzione di quegli alimenti eliminati in modo da capire quali creano maggior fastidio oltre alle quantità tollerate e anche la frequenza ottimale di assunzione per non avere disturbi. Questo per evitare di togliere dalla propria dieta intere categorie di prodotte che invece risulterebbero importanti per una corretta alimentazione.
Il libro illustra in dettaglio i cibi da evitare, quali invece è possibile consumare, come organizzare sia la fase di eliminazione che quella di reintegro e quindi il mantenimento.
Un capitolo è anche dedicato ad alcuni esempi di menu oltre che utili ricette che utilizzano gli alimenti permessi per aiutare il lettore ad applicare nella quotidianità ciò che si è appreso senza però rinunciare a piatti gustosi e sazianti.
Un testo utile per chi vuole conoscere qualcosa di più su questo approccio e che permette anche di affrontare i primi passi per risolvere un problema tanto comune quanto fastidioso.
]]>E poi c’è quella voglia di dolce che ti prende all’improvviso… fino a che ti rendi conto che stai seguendo una dieta low carb e chetogenica.
Che fare allora?
Ecco una ricetta ideata e realizzata da Sabrina Di Giovanni che ringrazio per la condivisione (visto che io sono una frana in cucina!)
Solo 1,5 gr di Carboidrati per porzione
Ingredienti per una tortiera da 18/20 cm 8 porzioni
4 uova
40 gr di eritritolo
1/2 bustina di aroma al cioccolato bianco
300 gr di yogurt greco 5%
70 gr di amido resistente di tapioca
1/2 cucchiaino raso di xantano
procedimento
montate gli albumi a neve soffice non fermissima
con uno sbattitore elettrico lavorate I tuorli con eritritolo sino a renderlo un composto spumoso
aggiungete poco per volta lo yogurt.
unite poco l’amido resistente di tapioca e lo xantano precedentemente setacciati
infine unite poco per volta gli albumi montanti utilizzando una spatola in silicone, il tutto con movimenti leggeri e rotatori così da non smontare né l’impasto ottenuto né gli albumi montanti.
rivestire sia il fondo che i bordi della tortiera con carta da forno lasciando uscire di 5 cm la carta da forno in altezza!
passiamo alla cottura
versate l’impasto nella tortiera e inserite questa in una tortiera di silicone poco più grande (adesso capirete perché)
Riempite con 1 litro di acqua la leccarda del forno
Accendete il forno a 150° e preriscaldate
Inserite nella leccarda
La tortiera con quella in silicone sotto (servirà a non far entrare acqua dalla tortiera a cerniera)
Cuocete la torta in 3 step senza mai aprire il forno
30 minuti a 150°
30 minuti a 140°
15 minuti a forno spento
10 minuti a forno semi aperto
Lasciate raffreddare la torta in tortiera e ponetela in frigo
( se riposa in frigo diventerà ancora più golosa)
Ps Consiglio di non aver premura e soprattutto se potete preparatela il giorno prima!
Per seguire tutte le ricette di Sabrina:
]]>Avete mai sentito nominare l’amido resistente e magari vi siete domandati perché è spesso utilizzata e che proprietà ha?
L’amido normalmente non viene molto apprezzato da chi segue una dieta soprattutto se low carb o chetogenica perché l’amido in sé alza la glicemia e aumenta quindi l’insulina.
Gli amidi resistenti, invece, a differenza dei loro fratellini tanto bistrattati sono degradati dagli amidi e che non vengono scissi in glucosio e arrivano nel colon per essere quindi trasformati dalla flora intestinale in acidi grassi a catena corta (acido acetico, acido propionico e acido butirrico) e che vengono utilizzati dal corpo per produrre energia, per lo sviluppo della mucosa intestinale.
Oltre ad essere un’ottima fonte di nutrizione per il microbiota intestinale grazie alla loro azione prebiotica, promuove la salute del sistema digerente, contribuisce all’acidificazione delle feci e quindi a una conseguente inibizione della crescita di batteri patogeni e di sostanze potenzialmente cancerogene. Porta anche a un incremento della sensibilità insulinica e migliora il metabolismo del glucosio ed è quindi utile ai diabetici o a chi soffre di sindrome metabolica. Riduce i picchi glicemici e aumenta il senso di sazietà, riduce l’infiammazione.
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