La dieta eubiotica<\/strong> consiste in un regime alimentare ipocalorico e iperproteico adatto a perdere peso e in caso di disturbi dell\u2019alimentazione in quanto fondata su principi naturali che promuovono l\u2019integrit\u00e0 degli alimenti. La parola \u201ceubiotica\u201d deriva dal greco: eu<\/em> (bene) e b\u00ecos<\/em> (vita) e letteralmente significa \u201cbenefico per la vita\u201d. La diffusione in Italia si deve al Professor Luciano Pecchiai negli anni \u201870, convinto che la vita alimenti la vita e che l\u2019esistenza sia un tendere verso l\u2019armonia tra corpo, spirito e universo, considerando l\u2019uomo come un ecosistema inserito nell\u2019equilibrio ecologico dell\u2019ambiente.<\/p>\n\n\n\n

Gli alimenti principali da utilizzare provengono da agricoltura biologica-biodinamica e andrebbero assunti crudi<\/strong>. I pasti principali consistono in un primo o secondo con insalata mista come antipasto. I prodotti animali vanno consumati non pi\u00f9 di una volta al giorno e un giorno a settimana si mangiano solo cereali e si d\u00e0 particolare attenzione all\u2019idratazione.<\/p>\n\n\n\n

In questo approccio il cibo assume un ruolo importante come fattore di prevenzione<\/strong> nei confronti delle \u201cpatologie da civilizzazione\u201d e quindi per la salvaguardia della salute e del benessere anche in condizioni patologiche. Il cibo svolge quindi il ruolo di segnale per determinare risposte metaboliche, ormonali, comportamentali, emotive e immunitarie agendo in modo diretto sul microbiota intestinale.<\/p>\n\n\n\n

Il microbiota intestinale<\/strong> consiste nell\u2019insieme dei microrganismi che vivono nell\u2019intestino e che svolge funzioni complesse, modula la salute attraverso una serie di meccanismi metabolici e regolatori del sistema immunitario ed \u00e8 indispensabile per la vita. La perdita dell\u2019equilibrio tra le specie microbiche presenti nell\u2019intestino viene chiamata disbiosi intestinale<\/strong> ed \u00e8 associata a infiammazione e permeabilit\u00e0 intestinale e correlata a una vasta gamma di disturbi e patologie. La dieta, intesa come stile di vita sano e corrette abitudini alimentari e comportamentali, \u00e8 una delle prime armi efficaci che abbiamo a disposizione per combattere questa patologia. I cibi pi\u00f9 infiammanti e complessi devono infatti essere eliminati nella fase iniziale per poi essere reintrodotti gradualmente a seconda della condizione individuale.<\/p>\n\n\n\n

Lo scopo di questo testo \u00e8 quello di indicare per ogni patologia uno schema alimentare giornaliero e ricette specifiche<\/strong> in modo da rendere pratico tutto ci\u00f2 che viene descritto in maniera dettagliata e facilmente usufruibile. In tal modo il lettore verr\u00e0 accompagnato nell\u2019interpretazione delle ultime evidenze scientifiche attraverso una spiegazione teorica e pratica della dieta ideale per ogni patologia e della base comune, la dieta antinfiammatoria adatta sia a chi problematiche sia a chi vuole mantenersi in salute.<\/p>\n\n\n\n

La prima parte del libro spiega cosa \u00e8 il microbiota intestinale<\/strong>, la sua funzione e le condizioni che crea quando \u00e8 alterato. Si passa quindi all\u2019illustrazione di un corretto approccio nutrizionale da seguire per le diverse patologie a partire da quelle gastrointestinali come diarrea, stipsi, sindrome del colon irritabile, SIBO, diverticolite, diverticolosi e gastrite, malattie infiammatorie intestinali croniche, fibromialgia, patologie autoimmuni, endometriosi, sindrome da ovaio policistico, ansia, attacchi di panico e depressione.<\/p>\n\n\n\n

Ogni capitolo si conclude con degli schemi alimentari specifici<\/strong> mentre l\u2019ultima parte \u00e8 dedicata a ricette di cucina base oltre ad alcune pi\u00f9 complesse<\/strong> e adatte a essere preparate tranquillamente a casa propria.<\/p>\n\n\n\n

Un libro scritto da due biologhe nutrizioniste: Martina Toschi<\/strong> e Sara Giannini <\/strong>con lo scopo di affiancare e sostenere tramite una corretta alimentazione, le persone che vivono condizioni patologiche specifiche.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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