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{"id":2844,"date":"2020-05-24T09:31:39","date_gmt":"2020-05-24T08:31:39","guid":{"rendered":"https:\/\/www.silviamenini.com\/?p=2844"},"modified":"2022-05-28T07:28:28","modified_gmt":"2022-05-28T06:28:28","slug":"come-eliminare-lo-zucchero-dalla-dieta-e-perche","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.silviamenini.com\/come-eliminare-lo-zucchero-dalla-dieta-e-perche\/","title":{"rendered":"Come eliminare lo zucchero dalla dieta e perch\u00e9"},"content":{"rendered":"\r\n
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\"\"<\/figure>\r\n<\/div>\r\n\r\n\r\n\r\n

A conti fatti, lo zucchero \u00e8 presente nella maggior parte dei cibi che consumiamo e, in particolar modo, in quelli per i quali abbiamo una vera e propria dipendenza.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n

Che sia un caso?<\/strong><\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n

Lo zucchero, \u00e8 risaputo, non fa bene alla salute e spesso lo si vorrebbe eliminare o anche solo diminuire dalla dieta.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n

Rinunciare allo zucchero, per\u00f2, non \u00e8 sicuramente facile. Il corpo, in decenni di consumo, si \u00e8 assuefatto, creando una vera e propria dipendenza. Basti pensare a quei momenti in cui ci si sente gi\u00f9 di tono fisicamente o anche psicologicamente\u2026 a che cibi si ricorre per \u201ctirarsi un po\u2019 su\u201d? A tutti quelli contenenti una elevata percentuale proprio di zuccheri che innalzano la glicemia per poi farla riabbassare di colpo creando cos\u00ec una sorta di circolo vizioso.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n

Il nostro corpo pu\u00f2 essere paragonato a un\u2019automobile. Questa pu\u00f2 andare sia a benzina che diesel (o GPL visto che il diesel ormai \u00e8 taboo). Il primo \u00e8 lo zucchero, il secondo sono i grassi e proteine.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n

La via pi\u00f9 semplice \u00e8 quella di assumere zuccheri, perch\u00e9 sono pi\u00f9 immediati e ci appagano il palato\u2026 ma \u00e8 la scelta migliore?<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n

\u00c8 vero che il glucosio \u00e8 l\u2019unico zucchero semplice capace di attraversare la barriera che separa il sangue dal cervello per raggiungere cos\u00ec i neuroni e svolgere il suo ruolo di \u201ccarburante\u201d. Ma non \u00e8 che si deve mangiare zucchero in eccesso con questa scusante (l\u2019organizzazione mondiale della sanit\u00e0 ha fissato il limite del 10% delle calorie totali giornaliere di zuccheri da assumere) in quanto l\u2019organismo \u00e8 in grado di scindere i carboidrati complessi e anche quelli presenti nella verdura, frutta e nel latte. Inoltre, in caso di necessit\u00e0, attinge anche dai grassi e dalle proteine. \u00c8 facile intuire come il glucosio non sia l\u2019unica fonte energetica per il cervello in quanto esistono anche i corpi chetonici, piccole molecole prodotte dal fegato a partire dai grassi (con tutti i benefici del caso e uno dei motivi per cui la dieta chetogenica (con tutti i suoi pro e contro) va tanto di moda).<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n

Zuccheri nascosti: dove si trovano? <\/strong><\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n

Lo zucchero \u00e8 presente in quasi tutti gli alimenti<\/strong>. Non ci credete? Date una occhiata a qualsiasi prodotto (non fresco) che avete in casa e noterete che la percentuale di carboidrati (di cui zuccheri) \u00e8 sempre presente e, nella maggior parte dei casi, nemmeno in modica quantit\u00e0. Ketchup, marmellate, bibite, succhi di frutta, zuppe pronte, legumi in lattina o vetro, patatine in sacchetto (ebbene s\u00ec), sottaceti, salse di pomodoro, aceto balsamico, cereali per la colazione, minestre surgelate, maionese, fette biscottate, pane, burger vegetali, patatine fritte, snack salati, bevande vegetali\u2026<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n

Viene inserito zucchero in questi alimenti sia per rendere il sapore pi\u00f9 piacevole ma anche per camuffare la qualit\u00e0 spesso scadente delle materie prime utilizzate e, aggiungo, anche per creare dipendenza e quindi \u201cconquistare\u201d il consumatore che sar\u00e0 indotto a riacquistare quello stesso prodotto.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n

Spesso, per\u00f2, non compaiono solo con la dicitura \u201czucchero\u201d o \u201czucchero di canna\u201d che li rende facilmente identificabili, ma vengono utilizzati nomi differenti che confondono le idee negli acquirenti che si cimentano nella lettura delle etichette.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n

Gli zuccheri principali impiegati nell’industria alimentare sono: il saccarosio (il comune zucchero bianco, costituente di base anche dello zucchero grezzo di canna e dello zucchero integrale di canna), il glucosio, lo zucchero pi\u00f9 diffuso in natura, il fruttosio, presente nella frutta, il lattosio, derivato dal latte, il destrosio, maltosio, melassa, caramello, sciroppo di riso, malto d\u2019orzo, sciroppo di glucosio o fruttosio, destrosio (spesso presente nei salumi).<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n

E si continua con altri zuccheri e dolcificanti che il consumatore medio non conosce o di cui non ha una chiara percezione della natura dolcificante come: sciroppo d’acero, sciroppo d’agave, stevia, mannitolo, sorbitolo, maltitolo, ciclamato, saccarina, acesulfame K, aspartame, xilitolo, maltodestrine, maltosio, sucralosio, destrine, eritriolo, zucchero di cocco, zucchero di datteri, succo di frutta concentrato, O-ribosio, galattosio, amido di mais, estratto di malto d’orzo, amido di tapioca.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n

Frutta, verdura e derivati del latte contengono naturalmente quantit\u00e0 pi\u00f9 o meno piccole di zuccheri ma, allo stesso tempo anche fibre, nutrienti e vari composti benefici. Pane, pasta (e pizza), legumi, patate\u2026 sono carboidrati che, una volta ingeriti, vengono anche loro scomposti in glucosio.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n

Il consiglio \u00e8 quello di prediligere alimenti freschi e naturali, quindi non processati o confezionati. In ogni caso \u00e8 bene avere un occhio di riguardo e leggere con attenzione le etichette.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n

La scelta di eliminare (o limitare) lo zucchero \u00e8 senza dubbio saggia, anche se non proprio semplice. Inoltre, si rischia di essere scoraggiati dopo pochi giorni in quanto il corpo, ormai assuefatto, impiega qualche giorno (a volte anche qualche settimana) per disintossicarsi con, nel frattempo, spossatezza, sbalzi di umore, mal di testa e altri sintomi che possono portare a desistere dall\u2019intento. Resistere ne vale sicuramente la pena perch\u00e9, una volta disintossicati si avr\u00e0 un notevole aumento della concentrazione, si dormir\u00e0 meglio e una maggiore energia (provare per credere).<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n

Come resistere alle tentazioni?<\/strong><\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n

Vista la tipologia di vita che conduciamo, tra lavoro e mille impegni, \u00e8 sempre utile avere a portata di mano degli snack che rispecchino le nuove esigenze, senza cadere nella tentazione di mangiare un pasticcino al bar, una barretta ai cereali del supermercato (e tanti zuccheri), uno yogurt alla frutta (il bianco invece \u00e8 indicato in quanto non addizionato di zuccheri) o una merendina corredata di succo di frutta.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n

Della frutta secca, un frutto fresco, delle barrette di alta qualit\u00e0, snack salutari e precedentemente selezionati e approvati\u2026<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n

\u00c8 anche l\u2019occasione giusta per consumare meno cibi pronti (e decisamente meno salutari) e rimettersi ai fornelli, facendo maggiore attenzione agli ingredienti che si scelgono.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n

Cosa pu\u00f2 provocare un abuso di zuccheri?<\/strong><\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n

Ci dovrebbe portare a riflettere la constatazione che, fino a quando l\u2019uomo non ha mangiato zucchero, non erano presenti tutte quelle patologie presenti invece oggi.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n

Diversi studi hanno dimostrato che lo zucchero pu\u00f2 compromettere le funzioni cognitive, creare assuefazione, provocare infiammazione, sbalzi di energia e di up and down che determinano un circolo vizioso nella costante ricerca di zuccheri. Favorisce la insulino resistenza e la sindrome metabolica. Il consumo di zuccheri stimola infatti la produzione di insulina da parte del pancreas e, come risposta a questi livelli elevati di glicemia e insulina diventati cronici, i tessuti diventano meno sensibili all\u2019insulina stessa. L\u2019assetto metabolico modificato porta quindi a una condizione di insulino-resistenza o pre-diabete.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n

Un consumo eccessivo di zucchero pu\u00f2 compromettere il sistema immunitario e mettere quindi in pericolo l\u2019organismo verso le malattie infettive, cos\u00ec come pu\u00f2 alimentare le cellule tumorali, problemi nel tratto gastrointestinale e urogenitale, endometriosi, invecchiamento precoce, problemi ai denti, e facilitare l\u2019insorgenza di malattie autoimmuni. Si potrebbe continuare all\u2019infinito in quanto gli zuccheri portano un importante disequilibrio nel corpo che reagisce con patologie pi\u00f9 o meno gravi.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n

Ma quali sono le alternative?<\/strong><\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n

I dolcificanti artificiali sicuramente no (e purtroppo aggiungerei) in quanto non disabituano il corpo al sapore dolce, aumentando invece l\u2019assorbimento del glucosio. Lo stesso vale per la stevia. Il problema \u00e8 che l\u2019intestino attiva i sensori del gusto aprendo cos\u00ec le porte per l\u2019assorbimento del glucosio. Quindi la glicemia potrebbe salire di pi\u00f9 se si dolcifica con la stevia, ad esempio, che non con lo zucchero normale.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n

L\u2019unica soluzione \u00e8 di abituarsi ai sapori meno dolci. Da tenere in considerazione che ci vorranno circa 12 settimane per tornare a sentire il vero sapore del cibo.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n

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