tra i 50 e i 150 grammi di carboidrati<\/strong> al giorno, tra semplici e complessi, mentre la ripartizione tra i vari macronutrienti varia in base alle diverse correnti di pensiero.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\nDi norma le diete low carb si possono suddividere in due gruppi principali.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n
Diete con un basso apporto di carboidrati ed elevato apporto di proteine e diete con pochi carboidrati e molti grassi.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n
Secondo alcune visioni, la diminuzione dei carboidrati dovrebbe essere infatti compensata da un maggior consumo di grassi, mantenendo per\u00f2 stabili le proteine.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n
La ripartizione tra i macronutrienti sarebbe quindi:<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n
50-60% lipidi<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n
20-30% proteine<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n
<30% carboidrati<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n
Altri invece sostengono che si dovrebbero ridurre ancora di pi\u00f9 i carboidrati aumentando sia lipidi che proteine:<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n
50-60% lipidi<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n
40% proteine<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n
<10% carboidrati<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n
Come mai una dieta low carb e con un introito di grassi superiore dovrebbe facilitare il dimagrimento e quindi la riduzione del tessuto adiposo? <\/strong><\/p>\r\n\r\n\r\n\r\nInnanzitutto, dovrebbe essere tirata in ballo l\u2019insulina: quell\u2019ormone anabolico che, se in eccesso, tende ad aumentare proprio il deposito di adipe. Riducendone quindi la secrezione, si tendono ad accumulare meno lipidi.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n
I carboidrati sono una delle fonti principali di energia utilizzate dall\u2019organismo<\/strong>. Se la loro introduzione viene ridotta con la dieta, il corpo inizia a utilizzare le riserve di glucosio depositate sotto forma di glicogeno.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\nL\u2019organismo, una volta sprovvisto di riserve di glicogeno, ne produce partendo dagli aminoacidi contenuti nelle proteine alimentari e muscolari e in quello dei grassi alimentari e adiposi. \u00a0<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n
Inoltre, il maggior consumo di proteine, che sono pi\u00f9 sazianti, saziano e placano gli attacchi di fame.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n
Nei primi 7-14 giorni di dieta c\u2019\u00e8 un progressivo esaurimento delle riserve epatiche e muscolari di glicogeno che portano ad una iniziale riduzione del peso corporeo. Questo avviene inoltre anche a causa del catabolismo muscolare, cio\u00e8 a una riduzione della massa muscolare che viene intaccata per ricavare energia e glucosio da alcuni aminoacidi che la compongono. Infatti, se \u00e8 vero che in un primo periodo vengono intaccate soprattutto le riserve di glicogeno contenute nella massa grassa, in seguito vengono coinvolte quelle dei muscoli, innescando quindi una graduale perdita di massa muscolare (massa magra).<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n
Ecco perch\u00e9 sarebbe comunque importante assumere proteine di qualit\u00e0 che aiutano a prevenire questo processo. L\u2019iniziale calo di peso \u00e8 anche determinato principalmente dalla perdita di acqua che viene eliminata con i carboidrati immagazzinati nei muscoli e nel fegato e con la fibra nel tratto digestivo.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n
Via libera quindi ad alimenti come pesce, carne, verdure (fonte di carboidrati), noci e latticini, mentre cereali e legumi vengono in parte eliminati.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n
Il maggior senso di saziet\u00e0 e la perdita dei famigerati attacchi di fame sono determinati da livelli di insulina che rimangono stabili. I livelli di insulina pi\u00f9 bassi, inoltre, portano a una perdita di grasso superiore in quanto pu\u00f2 avvenire senza ostacoli. L\u2019insulina \u00e8 difatti un ormone anabolico che induce il corpo a costruire tessuto (grasso e muscoli). Inoltre, le proteine vengono digerite pi\u00f9 lentamente e quindi rendono sazi pi\u00f9 a lungo e circa il 18-25% delle calorie delle proteine viene usata in quella che viene definita \u201ctermogenesi indotta da alimenti\u201d.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n
Sicuramente il lato positivo di questa dieta \u00e8 che porta a prestare maggiore attenzione a quello che si mangia e quindi ad abbandonare cibi pronti e a cucinare con maggior frequenza, prediligendo cibi freschi e poco lavorati e soprattutto aumentando il consumo di verdura, ricca di nutrienti.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n
Cibi vietati:<\/strong><\/p>\r\n\r\n\r\n\r\nPane, pasticceria, pasta, riso, patate, legumi, frutta ricca di zucchero, piatti pronti (che spesso contengono zuccheri), succhi di frutta o bevande zuccherate.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n
Cibi consentiti:<\/strong><\/p>\r\n\r\n\r\n\r\nVerdura, pesce e carne, uova e latticini, oli e grassi, noci e semi, frutta con poco fruttosio, farine alternatice (cocco, mandorle\u2026), prodotti a base di konjac, bibite non dolcificate.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n
Le diete low carb pi\u00f9 famose sono:<\/strong><\/p>\r\n\r\n\r\n\r\nAtkins<\/strong> (con una percentuale di calorie assunte da carboidrati non superiore al 20%, con grassi e proteine al 40%).<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\nDieta a basso indice glicemico<\/strong> (che si concentra su alimenti come olio d\u2019oliva, pesce, frutta a guscio e semi, frutta e verdure con poche calorie e alimenti a basso indice glicemico che siano freschi e ad alto contenuto di fibre)<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\nDieta Dukan<\/strong> (anche se pu\u00f2 essere considerata una dieta proteica strutturata in 4 fasi in cui le regole dietetiche vengono applicate con diversi gradi di rigore. \u00c8 una dieta a basso contenuto di carboidrati e di grassi con l\u2019assunzione di proteine da fonti molto magre).<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\nDieta Logi<\/strong> (Low Glycemic and Insulinemic diet \u2013 dieta che fa riferimento all\u2019indice glicemico in cui la scelta degli alimenti si basa su quelli che mantengono costanti i livelli di zucchero e di insulina nel sangue con una considerevole riduzione dei carboidrati).<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\nDieta chetogenica<\/strong> (l\u2019apporto di carboidrati viene drasticamente ridotto ma vengono preferiti i grassi. Il 60% delle calorie deriva da grassi, il 30% da proteine e solo il 10% da carboidrati).<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\nDieta metabolica<\/strong> (consiste in una dieta chetogenica ciclica, in cui i carboidrati sono tenuti al minimo – mediamente 30-50g- per 4-5 giorni a settimana, intervallati da ricariche glucidiche nel weekend o durante il mercoled\u00ec).<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\nA prescindere dalle diverse correnti di pensiero, \u00e8 sicuramente veritiero che una dieta povera di carboidrati semplici e, quindi, di zuccheri, porti dei notevoli benefici per la salute.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n
Ecco allora che l\u2019utilizzo di prodotti a basso contenuto di carboidrati pu\u00f2 essere un valido alleato per iniziare a vivere l\u2019alimentazione con maggiore consapevolezza, soprattutto da un punto di vista di salute e benessere generale.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n
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