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E se tutto questo tempo avessimo fatto estrema, quasi ossessiva attenzione alle etichette dei cibi, affinch\u00e9 l\u2019apporto di calorie e nutrienti giornalieri fosse in linea con quello che spendevamo, per non eccedere ed evitare cos\u00ec il classico gonfiore, sovrappeso o quant\u2019altro e poi scoprissimo che invece, non solo non erano attendibili al 100% tali informazioni ma anzi non in linea con la realt\u00e0?
Se fino oggi controllavamo sull\u2019etichetta del prodotto l\u2019energia apportata dai cibi, ora dobbiamo invece fare un po\u2019 pi\u00f9 di attenzione o meglio, sapere che il margine di errore \u00e8 di circa 25%. Inoltre il sistema di calcolo delle calorie non tiene conto di un fattore importante: la quantit\u00e0 di energia che l\u2019organismo assorbe non dipende solamente dall\u2019alimento di per se stesso, ma anche dalla sua consistenza, dal modo in cui viene cucinato, dalla quantit\u00e0 di fibre che contiene o a quali altri cibi viene associato. In pratica: la carne \u00e8 pi\u00f9 digeribile se pi\u00f9 cotta e quindi le sue proteine maggiormente assimilabili dall\u2019organismo e le calorie spese nella digestione sono inferiori. Con lo stesso principio invece anche la consistenza incide sull\u2019assimilazione o meno di un determinato cibo dall\u2019organismo e di conseguenza l\u2019energia spesa nella digestione. I cibi che contengono pi\u00f9 fibre, anche a parit\u00e0 di calorie con altri cibi che non contengono fibre, o in dose inferiore, sono meno assimilabili dall\u2019organismo e fanno anche assimilare meno gli altri nutrienti ad esse associati. Inoltre i cibi pieni di fibre sono pi\u00f9 difficili da masticare e pertanto impegnano a lungo l\u2019apparato digerente, consumando cos\u00ec un maggior numero di calorie.<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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