Quando si è in sovrappeso l’organismo è in disequilibrio e, se non si capiscono le cause, risulta difficile non solo perdere peso, ma anche riportare l’intero sistema a uno stato generale di salute e benessere.
Per rimettersi in forma i funghi medicinali possono essere un valido supporto per riattivare il metabolismo e raggiungere il proprio obiettivo, prevenendo anche tutte quelle problematiche collegate all’accumulo di grasso come, ad esempio, le malattie metaboliche, del fegato e il diabete.
L’Agaricus stimola l’adiponectina, un ormone del tessuto adiposo che, attivandosi, scioglie i grassi accumulati. È quindi un ottimo brucia grassi che vengono utilizzati per produrre energia senza accumularsi sotto forma di tessuto adiposo. In questo modo anche in un regime dietetico non si è privi di energia.
Il Maitake svolge due azioni: la prima è quella di bloccare alcuni passaggi biochimici necessari per la formazione di cellule adipose, favorisce anche l’utilizzo dei grassi per produrre energia. È adatto anche a chi soffre di costipazione e migliora la sensibilità insulinica.
Il Polyporus si occupa di eliminare la ritenzione idrica causata principalmente dalla vita sedentaria.
Il Reishi favorisce la perdita di peso in quanto depura a fondo l’organismo e permette di migliorare la qualità della digestione. Inoltre, aumenta l’efficienza del metabolismo permettendo così di bruciare più velocemente le riserve di grasso.
Il Turkey Tail o Trametes versicolor è indicato a chi accumula peso dovuto a disordini intestinali, ormonali, metabolismo basso e scarsa energia. È anche efficace in caso di disbiosi intestinale, candida e difese immunitarie basse.
]]>Il baobab è considerato un vero e proprio superfood. La polpa di questo frutto è ricca di proprietà benefiche, utili per il metabolismo, per l’intestino e per la pelle.
Questo frutto è una preziosa fonte di vitamine, soprattutto la C, ma anche quelle del gruppo B e di sali minerali tra cui rame, calcio, ferro, potassio, manganese, zinco e magnesio.
Fornisce anche fibre, amminoacidi, acidi grassi essenziali e principi probiotici che sostengono l’intestino nel suo lavoro e aiutano la digestione. È un frutto energizzante, aiuta a combattere lo stress e contrasta l’anemia grazie al suo contenuto di ferro. Ha proprietà antisettiche, antipiretiche, antibatteriche e antivirali, antinfiammatorie, disintossicanti, depurative, antidiarroiche e antiossidanti.
Povera di lipidi e ricca di glucidi e vitamine è un eccellente tonico generale, capace di dare energia senza compromettere la linea.
Aiuta a contrastare l’azione dei radicali liberi che causano la degenerazione dei tessuti del nostro organismo e della pelle. Grazie alla presenza importante di fibre, è benefico per l’intestino e ne favorisce il corretto funzionamento e la regolarità. Le fibre sono importanti per l’organismo in quanto permettono di eliminare ciò che non serve e a espellere le tossine e le sostanze indesiderate. È anche in grado di abbassare il colesterolo e regolare i livelli degli zuccheri nel sangue. Proprio per queste sue funzioni è considerato un valido alimento detox soprattutto a livello del fegato.
Migliora, inoltre, le difese immunitarie e favorisce il metabolismo. La presenza di vitamina C potrebbe infatti migliorare la capacità di bruciare i grassi durante l’allenamento. È stato infatti dimostrato che le persone carenti di questa vitamina bruciano meno calorie rispetto a chi ne ha in maggiore concentrazione.
Come si utilizza?
La polvere del frutto si trova facilmente in commercio e può essere utilizzata in frullati, nello yogurt, nel latte o nel porridge o anche nella preparazione di torte, gelati, budini, pane, cous cous, biscotti e muffin.
La dose consigliata è pari a 2 cucchiai da cucina, circa 18 grammi.
Non presenta controindicazioni ma in caso di gravidanza, allattamento e cure farmacologiche è sempre meglio confrontarsi con il proprio medico.
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]]>L’inulina è una fibra prebiotica contenuta in alta concentrazione nella cicoria ma si può trovare anche nel topinambur, nelle radici di bardana, nel radicchio, negli asparagi e nel tarassaco. È ricca di bifidobatteri e lattobacilli che sono anche i ceppi maggiormente presenti all’interno dell’intestino crasso. È utilizzata per ripristinare e potenziare la flora batterica, soprattutto a seguito di terapie antibiotiche o farmacologiche prolungate. Un suo consumo abituale apporta numerosi benefici all’organismo in quanto possiede diverse proprietà curative tra cui la sua azione depurativa e diuretica. Il primo a beneficiarne è proprio l’intestino in quanto agisce come prebiotico e favorisce la proliferazione dei batteri “buoni”, contribuisce inoltre alla diminuzione nell’intestino di lieviti, parassiti e batteri patogeni, riducendone l’infiammazione. Il loro uso frequente contrasta anche le malattie infiammatorie dell’intestino e favorisce la digestione (grazie all’alto contenuto di fibre), migliorandone il transito.
È consigliato nelle diete in quanto aumenta il senso di sazietà e contiene batteri che appartengono al gruppo Bacteriodes che accelerano il metabolismo e aiutano a bruciare i grassi. Stimola il sistema immunitario e favorisce l’assorbimento della vitamina B, del calcio e del magnesio. Facilita anche la riduzione del colesterolo e dei trigliceridi nel sangue mantenendo l’indice glicemico basso in quanto non stimola l’insulina e non aumenta il livello di zuccheri nel sangue. Inoltre, l’inulina aiuta a proteggere da alcuni tumori, in particolar modo dal carcinoma al colon.
La dose consigliata, da adattare in base alle esigenze, è quella di 3-8 grammi al giorno. È comunque preferibile partire con la dose minima in modo da abituare l’intestino e man mano aumentare. In commercio si trova anche la polvere che può essere aggiunta a frullati, yogurt, zuppe o minestre.
Per intensificarne l’azione si possono assumere in contemporanea anche dei fermenti lattici che contengano ceppi di lactobacilli e bifidobatteri in quantità di almeno 1 miliardo da assumere a stomaco vuoto la mattina prima di colazione.
Gli effetti collaterali possono essere quelli di formazione di gas intestinali o leggeri dolori causati dalla stimolazione della peristalsi intestinale. È quindi sconsigliata a chi soffre di colon irritabile, gonfiore addominale o patologie legate ad una alterata sensibilità alle fibre.
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