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Jing – Silvia Menini | Naturopatia, Benessere e Alimentazione https://www.silviamenini.com Stile di vita sano per riequilibrare l'energia vitale Sun, 10 Jan 2021 07:53:51 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.2.5 https://www.silviamenini.com/wp-content/uploads/2019/10/logo2.2-trasp-low.png Jing – Silvia Menini | Naturopatia, Benessere e Alimentazione https://www.silviamenini.com 32 32 Il carciofo secondo la Medicina Tradizionale Cinese https://www.silviamenini.com/il-carciofo-secondo-la-medicina-tradizionale-cinese/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=il-carciofo-secondo-la-medicina-tradizionale-cinese https://www.silviamenini.com/il-carciofo-secondo-la-medicina-tradizionale-cinese/#respond Sun, 10 Jan 2021 07:53:50 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=3081

Secondo la dietetica cinese i carciofi hanno una natura neutra, leggermente fresca e un sapore amaro, leggermente dolce e salato che va ad agire su Milza, Fegato e Vescica Biliare.

Purificano il Calore e, avendo una azione specifica sul Fegato, sono quindi adatti in caso di Fuoco di Fegato con sintomi come irritabilità, cefalea, rossore oculare, ipertensione, bocca amara e vertigini. Grazie alla loro azione sulla Milza, sono di aiuto per la dispepsia e cattiva digestione soprattutto quando c’è Umidità con sviluppo di Calore.

La loro stagione prediletta è la Primavera e detengono, proprio in questo periodo, il massimo livello di Jing. Il Fegato, inoltre, è proprio l’organo che andrebbe sostenuto in Primavera, fase dell’anno in cui è chiamato a esprimere al meglio la propria vitalità e le sue funzioni e, per fare questo, non deve essere in stasi.

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INVERNO. La stagione della tesaurizzazione. https://www.silviamenini.com/inverno-la-stagione-della-tesaurizzazione/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=inverno-la-stagione-della-tesaurizzazione https://www.silviamenini.com/inverno-la-stagione-della-tesaurizzazione/#respond Thu, 14 Nov 2019 14:31:47 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=2524

Il freddo è arrivato e l’inverno è veramente alle porte. In questa stagione lo Yin prende il sopravvento e nel nostro corpo le energie tornano a circolare in profondità. Ecco quindi che anche l’alimentazione deve adeguarsi e favorire questo movimento naturale per permettere all’organismo di adeguarsi alle temperature esterne. I cibi da preferire sono quelli che aiutano tale processo come, ad esempio, i tuberi, le radici e gli alimenti contenuti in bacelli (come ad esempio i legumi). I piatti che si cucinano e si mangiano dovrebbero contenere più grassi e nutrienti e andrebbero preferiti quelli cotti rispetto ai crudi (eventualmente da prediligere a pranzo rispetto che a cena quando lo Yang è al massimo), le cotture prolungate e le bevande calde.

I sapori da prediligere sono il piccante (nutre il Polmone che ha lavorato molto in autunno e lo rigenera, armonizza il Rene che viene associato invece alla stagione invernale, scalda e attiva lo Yang in profondità mobilizzandolo, proteggendo così il corpo che è aggredito dalle temperature fredde e portando verso l’esterno un eventuale patogeno). Grazie al piccante si muoverà anche l’umidità creata dal maggior consumo di cibi grassi.

Il dolce (inteso come sapore cinese e non all’occidentale), invece, rilassa e tonifica la milza e tutti gli altri organi.

Via libera quindi a cereali come avena, farro, miglio, riso, legumi come ceci, lenticchie e fagioli, frutta secca e semi, cicoria, cipolla, porri, rape, ravanelli, scalogno, sedano, aglio, capperi, rosmarino, timo. Spezie come cannella, chiodi di garofano, coriandolo, maggiorana, noce moscata, origano, paprica, peperoncino, zenzero.

Ridurre quindi i cibi freddi come pompelmo, prugna, formaggi, yogurt, latte, pomodori, polipo…

Vanno bene anche cibi “salati” (assolutamente non alimenti conservati sotto sale o insaccati) ma avena, piselli, orzo, salsa di soia, vongole, cozze e carni come agnello, faraona, maiale e pollo.

Anche lo stile di vita dovrebbe adeguarsi al nuovo ciclo giorno-notte. Bisognerebbe evitare il freddo per evitare dispersioni inutili di energia e prediligere invece il caldo, andare a dormire presto per svegliarsi un po’ più tardi e organizzare le attività giornaliere seguendo la luce del sole. Adottare un comportamento diverso rischia di compromettere il Rene che è estremamente importante a livello energetico in quanto rappresenta il sistema da cui si originano lo Yin e lo Yang, i meridiani e le energie che il nostro corpo utilizza oltre a conservare il Jing, la nostra essenza vitale e che contribuisce al nostro sviluppo, salute e longevità. Inoltre, il Rene è l’organo che governa le ossa, i denti, i midolli, il cervello, è legato alla buona funzionalità dell’udito, dell’apertura e chiusura degli orifizi, della lucentezza e vigore dei capelli, e la volontà.

Frutta e verdura di stagione:

Verdura

Dicembre: bietole, broccoli, carciofi, cardi, carote, cavolfiori, cavoli, cicorie, cime di rapa, finocchi, insalate, patate, porri, radicchi, sedani, spinaci, zucche

Gennaio: bietole, broccoli, carciofi, cardi, carote, cavolfiori, cavoli, cicorie, cime di rapa, finocchi, patate, porri, radicchi, sedani, spinaci, zucche

Febbraio: bietole, broccoli, carciofi, cardi, carote, cavolfiori, cavoli, cicorie, cime di rapa, finocchi, patate, porri, radicchi, sedani, spinaci, zucche

Frutta

Dicembre: arance, kiwi, mandarini, mele, pere, pompelmi

Gennaio: arance, kiwi, mandarini, mele, pere, pompelmi

Febbraio: arance, kiwi, mandarini, mele, pere

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La dieta cinese dei sapori di Gabriele Piuri https://www.silviamenini.com/la-dieta-cinese-dei-sapori-di-gabriele-piuri/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=la-dieta-cinese-dei-sapori-di-gabriele-piuri https://www.silviamenini.com/la-dieta-cinese-dei-sapori-di-gabriele-piuri/#respond Tue, 29 Oct 2019 16:13:39 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=2465

In questo testo estremamente innovativo Gabriele Piuri è riuscito a trasferire le sue conoscenze della Medicina Tradizionale Cinese nella pratica, spiegando in modo chiaro e dettagliato concetti che potevano invece risultare ostici a chi approccia questi argomenti per la prima volta.

Come si evince dalla lettura di questo testo, la dietetica è il fondamento della prevenzione ma, allo stesso modo, le prescrizioni alimentari possono rappresentare una indicazione in situazioni patologiche per sostenere la salute o recuperarla in caso di malattia. Gli alimenti svolgono infatti una profonda azione di regolazione sull’organismo che, una volta compresa, può essere utilizzata come prima fonte di intervento per affrontare situazioni che vanno ben oltre il dimagrimento, ruolo primario a cui è stata invece relegata l’alimentazione oggigiorno.

Nell capitolo dedicato ai Sapori, si viene condotti attraverso un percorso originale ed efficace alla comprensione dei singoli alimenti che li rappresentano con le loro azioni e potenzialità.

Si apprenderà, infatti, che nella Medicina Tradizionale Cinese il cibo viene analizzato e classificato in maniera distinta dalla visione occidentale dove viene considerato solamente in base alle sue proprietà chimiche, fisiche e organolettiche, oltre che per la composizione nutrizionale (carboidrati, proteine, grassi e fibre, vitamine e sali minerali) e il suo potere calorico. In Oriente il cibo ha una sua propria condizione energetica che va a interagire con l’equilibrio dell’organismo.

L’alimentazione, oltre che rappresentare un efficace metodo di prevenzione e cura, è anche uno delle prime cause interne di malattia e disequilibrio, spesso causata da eccessi sia in quantità, in un determinato sapore, qualità o temperatura. La dietetica cinese è quindi orientata alla moderazione sotto ogni punto di vista. Innanzitutto, va valutato il Zong, cioè alla storia che quel determinato cibo rappresenta per chi lo assume. Non meno importante è il Jing, l’essenza vitale dell’alimento che è più o meno presente in base alla coltivazione, allo stato di maturazione di quando viene colto, alla conservazione e al tipo di cottura. Il terzo è il Qi e la presenza prevalente di Yin o Yang.

L’autore ci guida poi nella corretta composizione di un piatto, alla valutazione dei diversi sapori e i loro effetti a livello energetico, nonché alle singole azioni farmacologiche e il loro legame con le emozioni.

Ma se fino a questo punto ci siamo immersi nell’affascinante teoria, ora è arrivato il momento della messa in pratica con menù esemplificativi per ognuna delle sei costituzioni energetiche descritte e alla stagione di riferimento, con una intera sezione dedicata a minestre medicate e la loro indicazione curativa. 20 rimedi antichi ed efficaci per trattare fastidi che vanno dal raffreddore ai disturbi intestinali, dai dolori mestruali al mal di testa.

Anche le applicazioni cliniche del capitolo successivo risultano essere molto utili per poter ottenere i migliori risultati terapeutici dalla dietetica cinese.

Un libro scritto in maniera semplice, immediata e completa che è indispensabile avere nella propria libreria se si vuol affrontare l’argomento alimentazione in maniera più cosciente e più orientata alla salute e all’equilibrio del proprio corpo. Gabriele Puri è Medico Chirurgo e Dottore di Ricerca in Nutrizione Sperimentale e Clinica con una seconda laurea in Biologia Applicata alle Scienze della Nutrizione e specializzando in Scienza dell’Alimentazione, mette a contatto la sapienza dell’Oriente antico con le conoscenze della scienza occidentale.  

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Finchè c’è Jing c’è speranza. Quanto ci nutre effettivamente il cibo? https://www.silviamenini.com/finche-ce-jing-ce-speranza-quanto-ci-nutre-effettivamente-il-cibo/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=finche-ce-jing-ce-speranza-quanto-ci-nutre-effettivamente-il-cibo https://www.silviamenini.com/finche-ce-jing-ce-speranza-quanto-ci-nutre-effettivamente-il-cibo/#respond Mon, 14 Oct 2019 15:15:08 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=2399

Spesso siamo convinti di mangiare in modo sano e nutriente e, magari, da un punto di vista biochimico può anche essere così. Conteggiamo i macro, la giusta ripartizione tra proteine, carboidrati e grassi, di inserire nella dieta un sufficiente quantitativo di fibre, micronutrienti… Ma quanta energia vitale riesce a prendere effettivamente il nostro organismo dai cibi che mangiamo?

La frutta e la verdura ormai, non hanno più stagione e quelle esibite sui bancali dei supermercati hanno un aspetto estremamente invitante ma… è proprio così sana come sembra o come pensiamo?

Ananas, mango, papaya, avocado… quanti chilometri hanno fatto per raggiungere le nostre tavole?

La frutta e la verdura fuori stagione come è stata coltivata e, soprattutto, conservata?

Il Jing è essenza, una sostanza molto preziosa per la Medicina Tradizionale Cinese la quale considera i cibi in base alla loro capacità di nutrire veramente il corpo e lo spirito. Il Jing è l’energia vitale che ci portiamo dietro fin dalla nascita e che ci è stata tramandata dai nostri genitori. Una parte di esso, però, viene assorbita anche da ciò che mangiamo e beviamo. Ecco allora l’importanza di ciò che assumiamo ogni giorno, del nostro stile di vita che non deve essere teso a consumare troppo Jing bensì a preservarlo e arricchirlo. Da esso, infatti, dipende il benessere dei nostri organi, la solidità di denti e ossa, la durata potenziale di vita e lo stato di salute in generale. È importante sapere che un cibo può apportare più o meno Jing in base alle condizioni in cui è cresciuto, conservato, cotto, consumato.

Innanzitutto, è preferibile scegliere cibi freschi, possibilmente appena raccolti o conservati per tempi brevi. Questo vale non solo per frutta e verdura ma anche per il pesce (che non deve essere congelato perché la congelazione priva l’alimento del proprio Jing), carne fresca (che non abbia viaggiato su navi o camion a lungo), uova fresche e da galline allevate a terra e in condizioni umane). Ecco l’importanza del Km0, della provenienza locale dei prodotti che possano arrivare rapidamente nel nostro piatto.

È quindi consigliato consumare sempre alimenti di stagione, ben maturi, e che abbiano seguito il ciclo della natura in modo non forzato per raggiungere il massimo delle loro potenzialità e quindi di Jing. Ecco allora che consumare un frutto colto ancora acerbo, conservato in frigo per mesi e lasciato poi maturare sugli scaffali dei supermercati non sarà certamente nutriente come uno colto direttamente dall’albero giunto al punto corretto di maturazione.

Il seme in sé rappresenta la massima forma di Jing, così come i germogli. Ecco che i cereali in chicco non macinati come riso, orzo, farro, segale, quinoa, amaranto, grano saraceno… ma anche i legumi (da preferire quelli freschi o secchi e non sotto vetro e ancor meno in latta, semi oleosi come semi di zucca, di sesamo, di girasole, di lino e frutta in guscio come noci, mandorle, nocciole, pinoli… sono molto salutari e da introdurre quotidianamente nella propria dieta.

Parlando di germogli… dopo essere state seme, tutte le future piante diventano germoglio e in questo secondo stadio di crescita mantengono ancora inalterato il proprio jing.

Anche le uova sono ricche di questa essenza ma non dobbiamo solamente soffermarci a quelle di gallina, ma anche quelle di anatra, oca, quaglia, oppure quelle di pesce. Ovviamente il prodotto consumato deve essere fresco e quindi gli albumi pastorizzati o la bottarga non avranno lo stesso valore e quindi da limitare.

Il segreto è quello di preferire alimenti che siano stati processati il meno possibile e limitare gli altri, prodotti da forno inclusi!

Anche il tipo di cottura è molto importante. Cuocere per lungo tempo un cibo, infatti, lo porta a ridurre il suo contenuto di Jing. Preferire quindi la cottura a vapore, bollire per breve tempo, saltare in padella (soprattutto se da diagnosi si presenta umidità e freddo), cuocere in pentola a pressione. Evitare la frittura, limitare la griglia e rinunciare al microonde.

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