Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/nibescom/public_html/silviamenini.com/index.php:1) in /home/nibescom/public_html/silviamenini.com/wp-includes/feed-rss2.php on line 8
diabete – Silvia Menini | Naturopatia, Benessere e Alimentazione https://www.silviamenini.com Stile di vita sano per riequilibrare l'energia vitale Tue, 09 Apr 2024 14:12:59 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.2.5 https://www.silviamenini.com/wp-content/uploads/2019/10/logo2.2-trasp-low.png diabete – Silvia Menini | Naturopatia, Benessere e Alimentazione https://www.silviamenini.com 32 32 Weight Control di Phyto Genius https://www.silviamenini.com/weight-control-di-phyto-genius/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=weight-control-di-phyto-genius https://www.silviamenini.com/weight-control-di-phyto-genius/#respond Sun, 19 Dec 2021 09:13:27 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=3615

Qualche cena in più, un assaggio di una specialità tipica, di quel dolcetto portato da un’amica e al quale non si può dire di no, una portata di troppo magari con un condimento un po’ pesante… ed ecco che la digestione diventa difficoltosa, ci si sente un po’ appesantite e spesso si fa l’errore di optare per comportamenti compensatori magari diminuendo l’apporto di cibo nei giorni successivi.

Cosa fare invece? Innanzitutto, tornare alla propria routine alimentare, aumentando l’apporto di acqua e di alimenti sani e nutrienti. Phyto Genius ha ideato un prodotto che può essere di aiuto sia a chi vuole mantenersi in forma sia a chi deve perdere qualche chilo e tornare a uno stato fisico ottimale.

Indicato per:

– regolare la glicemia

– migliorare il metabolismo dei lipidi

– riequilibrare la flora batterica intestinale

– abbassare i livelli di colesterolo

– migliora significativamente le prestazioni sportive

Phyto Genius Weight Control® contiene un estratto naturale di polifenoli altamente concentrato, brevettato ed estratto da mele acerbe selvatiche raccolte al mattino dal “Land of the original Apple”.

Il Principio Attivo “Malus domestica (Bork) E.S.” viene estratto solo con l’utilizzo dell’acqua, privo di pesticidi e solventi, risulta totalmente naturale. Questo principio attivo possiede un profilo fitochimico complesso con una elevata biodisponibilità. Phyto Genius Weight Control riduce la trascrizione dei geni coinvolti nella sintesi degli acidi grassi in modo simile ad un regime alimentare controllato. Contribuisce alla soppressione dell’accumulo adiposo nel tessuto viscerale.

Questo complesso polifenolico è un ottimo antiossidante, conserva la più alta concentrazione di polifenoli di mela ottimizzata dal profilo delle proantocianidine. Permette anche un’ottima gestione del Glucosio nel sangue ed è anche un buon protettore cardiovascolare. Inoltre, migliora le prestazioni atletiche.

La sindrome metabolica è una combinazione di 5 fattori che fanno aumentare i rischi cardiaci come il diabete, l’ictus ecc. e rappresenta quindi un rischio per la salute. Chi ne è affetto può limitare i rischi di malattie cardio vascolari e di diabete di tipo 2 agendo con la perdita di peso, una dieta sana ed equilibrata ed incrementando l’attività fisica.

I polifenoli presenti in Weight Control sono stati clinicamente validati su 4 dei 5 fattori di rischio nella sindrome metabolica: Livello di glucosio nel sangue, Circonferenza addominale, Livello di colesterolo LDL nel sangue, Livello di trigliceridi nel sangue, Pressione alta. Agisce efficacemente anche sulla microflora intestinale, modulando l’assorbimento dei nutrienti. Grazie alla sua composizione, Phyto Genius Weight Control ha un notevole effetto sulla pelle, unghie e capelli.

Per maggiori informazioni: https://www.phyto-genius.com/weightcontrol

]]>
https://www.silviamenini.com/weight-control-di-phyto-genius/feed/ 0
L’importanza delle fibre https://www.silviamenini.com/limportanza-delle-fibre/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=limportanza-delle-fibre https://www.silviamenini.com/limportanza-delle-fibre/#respond Wed, 24 Jun 2020 17:36:20 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=2902

Le fibre alimentari vengono sempre consigliate in una alimentazione sana orientata alla salute e al benessere dell’intestino ma non solo.

Spesso, però, non si conosce il motivo per cui è importante assicurarsi di introdurre nell’organismo la giusta dose di fibre e soprattutto c’è ancora molta confusione sui diversi tipi di fibre e su quali preferire.

Le fibre alimentari apportano una serie di effetti benefici ma è importante in primo luogo comprendere in cosa consistono per renderne più immediata la comprensione e quindi poter fare una scelta consapevole.

Per “Fibre” si intende tutto quell’insieme di sostanze organiche che appartengono alla famiglia dei Carboidrati e che l’organismo non è in grado di digerire e quindi assorbire.

Si trovano principalmente negli alimenti di origine vegetale come ad esempio frutta, verdura, cereali integrali e legumi.

Si distinguono in: fibre solubili e fibre insolubili.

Le fibre insolubili, proprio grazie alla loro capacità di solubilizzarsi in soluzione acquosa, una volta raggiunto l’intestino, tendono a formare una sostanza gelatinosa viscosa che rallenta il transito intestinale (a meno che non si beva una abbondante quantità di acqua) portando come conseguenza uno stato di pienezza.

Le principali fonti sono: legumi (arachidi comprese), avena, tuberi e radici, cipolle, orzo, frutta fresca, broccoli e semi di psillo.

Le fibre insolubili, invece, una volta arrivate nell’intestino, assorbono acqua che fa aumentare di volume le feci rendendole anche più morbide. Velocizzano quindi il transito intestinale, interferendo con l’assorbimento dei nutrienti (attenzione quindi se si assumono farmaci) con lo svantaggio di pregiudicare il fabbisogno di tali nutrienti ma, d’altra parte, riducendo la permanenza nell’intestino delle sostanze tossiche per la mucosa intestinale.

Le principali fonti sono: cereali integrali (e prodotti derivati come crusca di frumento, farine di segale e frumento integrale, farro, grano saraceno, orzo perlato, farina di mais, riso integrale…), verdure a foglia verde, zucchine, semi di lino e frutta secca (le mandorle ne sono ricche seguite dai pinoli).

Le fibre alimentari andrebbero consumate con un rapporto insolubili/solubili pari a 3:1.

Ma quali sono i benefici delle fibre?

Innanzitutto, regolarizzano l’intestino e aiutano in caso di stitichezza, emorroidi e diverticolite e proteggono dal tumore al colon e al retto. Interferiscono con l’assorbimento dei lipidi e glucidi e quindi sono un valido supporto contro l’obesità (aumentano inoltre anche il senso di sazietà), diabete mellito, coronaropatie, aterosclerosi, colesterolo alto e ipertrigliceridemia. Le fibre infatti si combinano con i carboidrati contenuti nel pasto rallentando il picco glicemico e riducendo così sia il carico glicemico complessivo sia diminuendo la stimolazione insulinica.

Mantiengono il pH intestinale ottimale (acido) che permette di contenere la flora batterica intestinale nociva (batteri patogeni e il rilascio di metaboliti tossici) favorendo invece quella benefica, grazie al loro effetto prebiotico con una azione protettiva della mucosa intestinale.

In particolare, le fibre solubili sono indicate per la prevenzione di sovrappeso e obesità oltre a patologie come il diabete mellito, il colesterolo alto, l’ipertrigliceridemia, le coronaropatie e l’aterosclerosi. Mentre quelle insolubili sono indicate per i disturbi che riguardano il transito intestinale lento (quindi stitichezza, emorroidi e diverticolite) e alle neoplasie che scaturiscono dall’eccessiva permanenza delle sostanze tossiche nell’intestino (ossia tumore al colon e al retto).

E se si esagera?

Una assunzione eccessiva di fibre può portare a un surplus di acido fitico che ostacola l’assorbimento di alcuni minerali (calcio, selenio, ferro e zinco) oltre a portare flatulenza, gonfiore e diarrea. È importante assicurarsi di bere sempre la giusta dose di acqua e di non eccedere con crusca e alimenti integrali o con integratori di fibre.

Per chi soffre di problemi digestivi, si consiglia l’assunzione di frutta e verdura cotta in quanto la cottura ammorbidisce le fibre rendendole più tollerabili dall’organismo. È importante anche variare le fonti di fibre e quindi gli alimenti che le contengono.

Come fare per assicurare la giusta dose di fibre senza rischiare di esserne carenti:

Preferire cereali integrali, accompagnare ogni pasto con della verdura prediligendo quella a più alta percentuale di fibre, aggiungere alla propria dieta della frutta secca e, almeno una volta a settimana, consumare legumi.

 

]]>
https://www.silviamenini.com/limportanza-delle-fibre/feed/ 0
Dieta Low Carb https://www.silviamenini.com/dieta-low-carb/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=dieta-low-carb https://www.silviamenini.com/dieta-low-carb/#respond Sun, 17 May 2020 12:02:53 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=2829

Con il termine “Low Carb” si intende una dieta a basso contenuto di carboidrati. Questo trend ha avuto molto seguito soprattutto a seguito dell’inversione di tendenza rispetto alle considerazioni (negative) fatte per anni nei confronti dei grassi. Questa dieta ha scalzato ben presto le diete low fat, riproponendo l’importanza dei grassi, anche a fini di dimagrimento, che risultano essere di supporto proprio nel benessere di tutto l’organismo e della salute in generale.  

Le diete low carb sono regimi alimentari nati per migliorare lo stato di salute di pazienti con malattie croniche come il diabete, disturbi cardiovascolari e hanno portato anche miglioramenti per quanto riguarda i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue. Va comunque detto che tali diete sono ancora al centro di svariate discussioni e che sono sconsigliate nel lungo periodo. Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), infatti, i carboidrati dovrebbero rappresentare circa il 50-60% del bilancio energetico giornaliero.

Ma perché ridurre questo macro nutriente?

Innanzitutto, la sua riduzione aiuta a raggiungere facilmente il deficit calorico, condizione fondamentale per dimagrire.

L’attenzione maggiore è rivolta verso i carboidrati semplici ad alto impatto glicemico che sono nocivi per il buon funzionamento dell’organismo. Vengono quindi banditi dessert, bibite zuccherate, snack, merendine e caramelle… che, non solo sono ritenuti la causa principale dell’obesità, ma anche di molte patologie che stanno sempre più prendendo il sopravvento.

Le diete low carb possono essere considerate tali quando forniscono tra i 50 e i 150 grammi di carboidrati al giorno, tra semplici e complessi, mentre la ripartizione tra i vari macronutrienti varia in base alle diverse correnti di pensiero.

Di norma le diete low carb si possono suddividere in due gruppi principali.

Diete con un basso apporto di carboidrati ed elevato apporto di proteine e diete con pochi carboidrati e molti grassi.

Secondo alcune visioni, la diminuzione dei carboidrati dovrebbe essere infatti compensata da un maggior consumo di grassi, mantenendo però stabili le proteine.

La ripartizione tra i macronutrienti sarebbe quindi:

50-60% lipidi

20-30% proteine

<30% carboidrati

Altri invece sostengono che si dovrebbero ridurre ancora di più i carboidrati aumentando sia lipidi che proteine:

50-60% lipidi

40% proteine

<10% carboidrati

Come mai una dieta low carb e con un introito di grassi superiore dovrebbe facilitare il dimagrimento e quindi la riduzione del tessuto adiposo?

Innanzitutto, dovrebbe essere tirata in ballo l’insulina: quell’ormone anabolico che, se in eccesso, tende ad aumentare proprio il deposito di adipe. Riducendone quindi la secrezione, si tendono ad accumulare meno lipidi.

I carboidrati sono una delle fonti principali di energia utilizzate dall’organismo. Se la loro introduzione viene ridotta con la dieta, il corpo inizia a utilizzare le riserve di glucosio depositate sotto forma di glicogeno.

L’organismo, una volta sprovvisto di riserve di glicogeno, ne produce partendo dagli aminoacidi contenuti nelle proteine alimentari e muscolari e in quello dei grassi alimentari e adiposi.  

Inoltre, il maggior consumo di proteine, che sono più sazianti, saziano e placano gli attacchi di fame.

Nei primi 7-14 giorni di dieta c’è un progressivo esaurimento delle riserve epatiche e muscolari di glicogeno che portano ad una iniziale riduzione del peso corporeo. Questo avviene inoltre anche a causa del catabolismo muscolare, cioè a una riduzione della massa muscolare che viene intaccata per ricavare energia e glucosio da alcuni aminoacidi che la compongono. Infatti, se è vero che in un primo periodo vengono intaccate soprattutto le riserve di glicogeno contenute nella massa grassa, in seguito vengono coinvolte quelle dei muscoli, innescando quindi una graduale perdita di massa muscolare (massa magra).

Ecco perché sarebbe comunque importante assumere proteine di qualità che aiutano a prevenire questo processo. L’iniziale calo di peso è anche determinato principalmente dalla perdita di acqua che viene eliminata con i carboidrati immagazzinati nei muscoli e nel fegato e con la fibra nel tratto digestivo.

Via libera quindi ad alimenti come pesce, carne, verdure (fonte di carboidrati), noci e latticini, mentre cereali e legumi vengono in parte eliminati.

Il maggior senso di sazietà e la perdita dei famigerati attacchi di fame sono determinati da livelli di insulina che rimangono stabili. I livelli di insulina più bassi, inoltre, portano a una perdita di grasso superiore in quanto può avvenire senza ostacoli. L’insulina è difatti un ormone anabolico che induce il corpo a costruire tessuto (grasso e muscoli). Inoltre, le proteine vengono digerite più lentamente e quindi rendono sazi più a lungo e circa il 18-25% delle calorie delle proteine viene usata in quella che viene definita “termogenesi indotta da alimenti”.

Sicuramente il lato positivo di questa dieta è che porta a prestare maggiore attenzione a quello che si mangia e quindi ad abbandonare cibi pronti e a cucinare con maggior frequenza, prediligendo cibi freschi e poco lavorati e soprattutto aumentando il consumo di verdura, ricca di nutrienti.

Cibi vietati:

Pane, pasticceria, pasta, riso, patate, legumi, frutta ricca di zucchero, piatti pronti (che spesso contengono zuccheri), succhi di frutta o bevande zuccherate.

Cibi consentiti:

Verdura, pesce e carne, uova e latticini, oli e grassi, noci e semi, frutta con poco fruttosio, farine alternatice (cocco, mandorle…), prodotti a base di konjac, bibite non dolcificate.

Le diete low carb più famose sono:

Atkins (con una percentuale di calorie assunte da carboidrati non superiore al 20%, con grassi e proteine al 40%).

Dieta a basso indice glicemico (che si concentra su alimenti come olio d’oliva, pesce, frutta a guscio e semi, frutta e verdure con poche calorie e alimenti a basso indice glicemico che siano freschi e ad alto contenuto di fibre)

Dieta Dukan (anche se può essere considerata una dieta proteica strutturata in 4 fasi in cui le regole dietetiche vengono applicate con diversi gradi di rigore. È una dieta a basso contenuto di carboidrati e di grassi con l’assunzione di proteine da fonti molto magre).

Dieta Logi (Low Glycemic and Insulinemic diet – dieta che fa riferimento all’indice glicemico in cui la scelta degli alimenti si basa su quelli che mantengono costanti i livelli di zucchero e di insulina nel sangue con una considerevole riduzione dei carboidrati).

Dieta chetogenica (l’apporto di carboidrati viene drasticamente ridotto ma vengono preferiti i grassi. Il 60% delle calorie deriva da grassi, il 30% da proteine e solo il 10% da carboidrati).

Dieta metabolica (consiste in una dieta chetogenica ciclica, in cui i carboidrati sono tenuti al minimo – mediamente 30-50g- per 4-5 giorni a settimana, intervallati da ricariche glucidiche nel weekend o durante il mercoledì).

A prescindere dalle diverse correnti di pensiero, è sicuramente veritiero che una dieta povera di carboidrati semplici e, quindi, di zuccheri, porti dei notevoli benefici per la salute.

Ecco allora che l’utilizzo di prodotti a basso contenuto di carboidrati può essere un valido alleato per iniziare a vivere l’alimentazione con maggiore consapevolezza, soprattutto da un punto di vista di salute e benessere generale.

 

]]>
https://www.silviamenini.com/dieta-low-carb/feed/ 0