Giugno significa estate! Ormai è ufficiale. Ma con il caldo si cerca di fare anche più attenzione al proprio corpo in previsione della famosa e tanto temuta “Prova Costume”.
Niente panico!
Soffrire di gambe gonfie, cellulite e ritenzione idrica non è un caso raro, soprattutto con l’arrivo del caldo. Anche il peso potrebbe subire delle fluttuazioni durante la giornata, soprattutto se si ha una vita sedentaria, con poco movimento e magari una alimentazione poco equilibrata.
Ci sono diversi rimedi che, in questo caso, possono aiutare. In primis concedersi del tempo per sé e fare una passeggiata e, perché no, anche un bel massaggio olistico e linfodrenante (se abiti a Milano e vuoi approfittarne contattami in privato!). Secondo punto fondamentale: l’alimentazione che dovrebbe adattarsi alle nuove esigenze dell’organismo, oltre che a quelle specifiche della persona (se vuoi un consulto naturopatico nutrizionale sai dove trovarmi!).
Anche l’aromaterapia, la floriterapia possono aiutare a drenare, depurare e, di conseguenza sgonfiare l’organismo. In questo caso, però, serve un consulto ad hoc per capire le diverse problematiche ed esigenze e agire così focalizzati.
Ora vi vorrei parlare della Linfa di Betulla che si ricava dai tronchi dell’albero in primavera (verso marzo e con luna crescente) quando la linfa, che rappresenta il “sangue” della pianta comincia a salire e può essere quindi raccolta. Ha una sua dinamica di rinnovamento, drenaggio, diuresi e permette di fare la pulizia della matrice svolgendo una azione depurativa generale, antinfiammatoria, risolvendo dismetabolie anche da intossicazione. Il suo effetto diuretico e depurativo permette di eliminare i liquidi in eccesso senza però impoverire l’organismo dai Sali minerali che invece sono preziosi, soprattutto e ancor di più nella stagione estiva. Questo rimedio permette anche l’eliminazione di sostanze che si depositano nel sangue come colesterolo e acidi urici. È utile per combattere e prevenire i fastidiosi inestetismi della cellulite, supportando il sistema linfatico e quindi favorendo anche la circolazione. Ha un effetto depurativo sulle vie urinarie e quindi utile anche in caso di infezioni come la cistite e l’uretrite oltre ad apportare benefici anche a livello di pelle che apparirà più luminosa e vitale.
È quindi consigliata in caso di infiammazioni per cattivo drenaggio tissutale, stato dismetabolico, processi flogistici a carico delle articolazioni, del connettivo, del parenchima renale, nelle sindromi reumatiche, nelle problematiche dei connettivi magari correlate a dismetabolie o mesenchimopatie, linfedema, ristagno linfatico, idropisia, dermatosi e pelle senescente.
Aiuta in tutti quei disturbi cronici e silenti per sovraccarico di tossine che nel tempo si sono depositate nei tessuti anche se i disturbi si risvegliano soltanto in primavera in modo acuto, favorendo in tal modo la funzionalità dell’organismo.
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]]>Il daikon viene anche chiamato ravanello cinese ed è un ortaggio molto simile per forma a una carota di grandi dimensioni ma di colore bianco e dal sapore invece simile al ravanello anche se appartiene alla stessa famiglia di cavoli e verze.
Per mantenere e assimilare tutte le sue proprietà sarebbe consigliabile consumarlo crudo e la parte migliore per tale scopo è proprio quella più vicina alla radice, mentre la punta è ideale per essere cotta o al vapore o saltata in padella o al forno.
Il daikon crudo è ideale consumarlo abbinato a cibi ricchi di grassi o fritture in quanto è in grado di permettere al corpo di smaltire i grassi più velocemente oltre a favorire la digestione. È anche un ottimo alleato per il fegato. Ricco di fibre, sali minerali come potassio, magnesio e vitamine del gruppo B e C, contiene solamente 18 Kcal per 100 grammi di prodotto. Ha azione diuretica, depurativa e drenante ed è anche considerato un buon mucolitico. È un supporto anche in caso di nausea, meteorismo e gonfiore intestinale.
È indicato nella preparazione di minestre, stufati, zuppe oppure in insalata. In versione cruda può essere tagliato a rondelle, alla julienne o grattugiato con una grattugia a fori grossi e condito con olio evo, limone, sale e pepe. A piacere si possono aggiungere germogli o semi come quelli di sesamo che si sposano alla perfezione con il suo sapore leggermente piccante. Per una versione più particolare si può condire anche con olio evo e acidulato di umeboshi.
Per la versione cotta invece si può tagliare a cubetti e, dopo averla irrorata con olio, si può cuocere in forno a 180 gradi per circa 30 minuti.
]]>L’inulina è una fibra prebiotica contenuta in alta concentrazione nella cicoria ma si può trovare anche nel topinambur, nelle radici di bardana, nel radicchio, negli asparagi e nel tarassaco. È ricca di bifidobatteri e lattobacilli che sono anche i ceppi maggiormente presenti all’interno dell’intestino crasso. È utilizzata per ripristinare e potenziare la flora batterica, soprattutto a seguito di terapie antibiotiche o farmacologiche prolungate. Un suo consumo abituale apporta numerosi benefici all’organismo in quanto possiede diverse proprietà curative tra cui la sua azione depurativa e diuretica. Il primo a beneficiarne è proprio l’intestino in quanto agisce come prebiotico e favorisce la proliferazione dei batteri “buoni”, contribuisce inoltre alla diminuzione nell’intestino di lieviti, parassiti e batteri patogeni, riducendone l’infiammazione. Il loro uso frequente contrasta anche le malattie infiammatorie dell’intestino e favorisce la digestione (grazie all’alto contenuto di fibre), migliorandone il transito.
È consigliato nelle diete in quanto aumenta il senso di sazietà e contiene batteri che appartengono al gruppo Bacteriodes che accelerano il metabolismo e aiutano a bruciare i grassi. Stimola il sistema immunitario e favorisce l’assorbimento della vitamina B, del calcio e del magnesio. Facilita anche la riduzione del colesterolo e dei trigliceridi nel sangue mantenendo l’indice glicemico basso in quanto non stimola l’insulina e non aumenta il livello di zuccheri nel sangue. Inoltre, l’inulina aiuta a proteggere da alcuni tumori, in particolar modo dal carcinoma al colon.
La dose consigliata, da adattare in base alle esigenze, è quella di 3-8 grammi al giorno. È comunque preferibile partire con la dose minima in modo da abituare l’intestino e man mano aumentare. In commercio si trova anche la polvere che può essere aggiunta a frullati, yogurt, zuppe o minestre.
Per intensificarne l’azione si possono assumere in contemporanea anche dei fermenti lattici che contengano ceppi di lactobacilli e bifidobatteri in quantità di almeno 1 miliardo da assumere a stomaco vuoto la mattina prima di colazione.
Gli effetti collaterali possono essere quelli di formazione di gas intestinali o leggeri dolori causati dalla stimolazione della peristalsi intestinale. È quindi sconsigliata a chi soffre di colon irritabile, gonfiore addominale o patologie legate ad una alterata sensibilità alle fibre.
]]>Acquisto e conservazione dei cachi
I cachi maturi si conservano solamente per pochi giorni, quindi è bene acquistarli ancora leggermente acerbi e farli maturare in casa a temperatura ambiente. Per accelerare la maturazione si possono lasciare vicino a frutti che sviluppano etilene, come le mele e le pere.