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cistite – Silvia Menini | Naturopatia, Benessere e Alimentazione https://www.silviamenini.com Stile di vita sano per riequilibrare l'energia vitale Fri, 01 Jan 2021 11:04:31 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.2.5 https://www.silviamenini.com/wp-content/uploads/2019/10/logo2.2-trasp-low.png cistite – Silvia Menini | Naturopatia, Benessere e Alimentazione https://www.silviamenini.com 32 32 Bagni derivativi. Benefici e come si fanno https://www.silviamenini.com/bagni-derivativi-benefici-e-come-si-fanno/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=bagni-derivativi-benefici-e-come-si-fanno https://www.silviamenini.com/bagni-derivativi-benefici-e-come-si-fanno/#respond Wed, 08 Jan 2020 11:37:24 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=2579

Il bagno genitale o chiamato anche bagno derivativo è una tecnica ideata dall’abate Kuhne nel 1800 e consiste nel raffreddamento della zona inguinale e perineale. È utilizzata per lavorare in maniera efficace sull’infiammazione del ventre, sulla febbre interna e sul sistema nervoso che viene fortificato. Stimola inoltre l’attività degli intestini, agisce sui disturbi del sonno, migliora la digestione e la circolazione, decongestiona gli organi del basso ventre, risultando particolarmente utile soprattutto per prolassi al pavimento pelvico.

È un ottimo rimedio per curare la secchezza vaginale, la candida e le cistiti, così come per le emorroidi ed è consigliabile farlo anche in via preventiva. Agli uomini riattiva la zona ed è un valido aiuto per l’erezione e il sistema nervoso in generale. Nella zona genitale, infatti, sono presenti molti ricettivi nervosi e, agendo in quest’area, si va a lavorare nel profondo. Tale pratica è di estremo aiuto anche per depurare l’organismo e risolvere problemi quali acne, affaticamento, sovrappeso, ritenzione idrica, squilibri ormonali, emicranie, disturbi del sonno, depressione, vampate della menopausa, vene varicose e caduta dei capelli.

Basti pensare che la febbre interna congestiona le viscere perché il sangue si ferma in quel punto, produce anemia della pelle la quale, avendo meno ossigenazione, riduce le sue funzioni di secondo rene e secondo polmone indebolendo anche l’energia vitale dell’intero organismo. La febbre interna denuncia quindi l’incapacità di difesa dell’organismo e la sua ridotta capacità vitale in quanto è come se l’organismo fosse stagnante e bloccato e, se perdurasse nel tempo, potrebbe portare a svariate patologie. Con questa tecnica si combatte la febbre interna decongestionando con l’acqua il ventre e i genitali, in cui vi sono molte fibre nervose.

Il bagno derivativo consiste nel rinfrescare la parte dell’inguine su ciascun lato con acqua fresca corrente senza bagnare le natiche e, per gli uomini, i testicoli. Si procederà quindi dall’alto verso il basso. Si può usare una spugna di mare o un asciugamano da inzuppare nell’acqua corrente per eseguire una frizione delicata lungo le pieghe dell’inguine, facendolo passare nel cavo inguinale destro e poi in quello sinistro. Il tutto potrà avere una durata che varia dai 5 ai 30 minuti ed è da fare ogni giorno, anche 2 volte al dì, o al minimo 4 volte a settimana a seconda della necessità. è consigliabile praticarlo lontano dai pasti e da evitare nei giorni pre e mestruali. Se si è alle prime armi è meglio iniziare gradualmente e non superare i 5 minuti per permettere al corpo di abituarsi a questo cambiamento.

Per chi ha poco tempo a disposizione, in commercio esistono anche degli appositi cuscinetti che devono essere raffreddati in congelatore e poi applicati a contatto con l’inguine per circa un quarto d’ora.

È comunque importante praticare questa tecnica in via preventiva in quanto rimuove le tossine, rilassa i muscoli e rivitalizza i sensi, calma tensioni e dolori e dona equilibrio tra corpo e mente.

Bisogna accertarsi di eseguirla in una stanza da bagno ben calda, con il corpo coperto e indossando calze (e anche guanti in caso) in modo da mantenere la temperatura del corpo.

Se ne sconsiglia la pratica ai malati terminali, a chi ha subito da poco interventi e a chi è stato messo un pacemaker, un impianto dentale, una protesi o altri corpi estranei.

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10 motivi per usare la curcuma in cucina https://www.silviamenini.com/10-motivi-per-usare-la-curcuma-in-cucina/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=10-motivi-per-usare-la-curcuma-in-cucina https://www.silviamenini.com/10-motivi-per-usare-la-curcuma-in-cucina/#respond Mon, 03 Dec 2018 19:30:00 +0000 https://www.silviamenini.com/2018/12/03/10-motivi-per-usare-la-curcuma-in-cucina/
La curcuma è una spezia ricca di proprietà depurative e antitumorali. È di colore giallo-ocra e proviene dall’India dove è conosciuta da oltre 5 mila anni proprio per i suoi effetti benefici. È infatti tradizionalmente impiegata nella medicina ayurvedica in quanto può far fluire l’energia eliminando scorie e tossine e ne viene consigliato l’utilizzo di un cucchiaino in acqua la mattina a digiuno per un effetto detox e anche nella medicina tradizionale cinese dove viene utilizzata per riequilibrare i meridiani di stomaco, milza e fegato e per rendere il sangue più fluido. 
È soprattutto la curcumina, un elemento antiossidante che dà il tipico colore al rizoma, la responsabile di tutte le proprietà benefiche della spezia: ogni 10g di polvere ne possono contenere da 2 a 8g.
Ecco di seguito 10 benefici e altrettanti motivi per cui bisognerebbe usarla spesso in cucina.
1. Antitumorale
Questa pianta è conosciuta per contrastare l’insorgere della leucemia e di ben 8 tipi di tumore che, di norma, colpiscono il colon, prostata, polmoni, fegato, pelle, reni e mammelle. Inibisce la riproduzione delle cellule tumorali grazie all’azione di un enzima ritenuto responsabile dello sviluppo dei diversi tipi di cancro.
2. Antiossidante
La curcuma è in grado di trasformare i radicali liberi in sostanze innocue per l’organismo. Proprio per questo motivo ha la proprietà di rallentare l’invecchiamento cellulare e il danneggiamento delle membrane delle cellule che compongono il nostro organismo.
3. Toccasana per stomaco e intestino
Il consumo di curcuma migliora il funzionamento di stomaco e intestino e inoltre aiuta a combattere il colesterolo in quanto facilita lo smaltimento dei grassi in eccesso. È consigliata a chi ha problemi di digestione, meteorismo e flatulenza. Allevia i dolori di stomaco e stati di diarrea e stipsi.
Grazie alla sua azione antinfiammatoria e antibatterica, il suo utilizzo contrasta il bruciore di stomaco e contribuisce all’eliminazione del batterio che è causa della gastrite.
4. Contro dolori articolari e influenza
La curcuma è un ottimo antinfiammatorio, antisettico e antidolorifico. Perfetta per chi soffre di dolori articolari, combatte anche l’influenza grazie alle sue proprietà antibatteriche e antivirali, rafforzando quindi il sistema immunitario. Aiuta anche in caso di dolori mestruali, colite, cefalea ed emicrania, fibromialgia.
5.  È un potente alimento per il cervello e il cuore
La curcuma rallenta l’invecchiamento delle cellule cerebrali ed è in grado di mantenere il cervello sano e attivo.
La curcumina è una sostanza che combatte le malattie cardiache in quanto rafforza il rivestimento dei vasi sanguigni e riduce i livelli di colesterolo. È quindi in grado di ridurre i rischi di malattie cardiovascolari.
6. Fa dimagrire
La curcuma è in grado di inibire la capacità delle cellule adipose di assorbire sostanze nutritive. Aiuta anche a regolare la sensazione di fame e fa sentire sazi più facilmente. Stimola inoltre il fegato nella produzione degli acidi biliari e, proprio per questo motivo, i grassi vengono metabolizzati meglio durante i pasti, prevenendo gonfiore e flatulenza. Aiuta a tenere sotto controllo i livelli di glicemia, migliorando anche il metabolismo di carboidrati e zuccheri. Modera i livelli di insulina e glucosio nel sangue, prevenendo così l’insorgere del diabete di tipo 2.
7. Combatte cistiti e candidosi
Chi soffre di queste condizioni tanto fastidiose, trae subito beneficio dall’utilizzo della curcuma grazie alla sua azione antibatterica, efficace contro i funghi (candida), risolvendo in poco tempo bruciori e prurito.
8. Un’alleata contro la depressione
La curcumina è in grado di aumentare i livelli di serotonina e dopamina, due neurotrasmettitori coinvolti nella regolazione dell’umore. Assumere 1 grammo al giorno può alleviare la depressione.
9. Morbo di Alzheimer
La curcuma sembra avere anche il potere di ostacolare la proteina beta amiloide (A-beta) implicata nella progressiva degenerazione delle cellule cerebrali tipiche di questa forma di demenza.
10. Uso topico
La curcuma può essere utilizzata anche esternamente in quanto è un’ottima cicatrizzante per piccole ferite, escoriazioni e punture d’insetto.

Ma come usare la curcuma in cucina?
È sicuramente un ottimo insaporitoredelle pietanze e si può aggiungere a minestre, risotti, paste, verdure cotte, uova alle quali dona un gusto fresco e delicato. Da provare anche in salse, yogurt e formaggi freschi (da provare sopra i fiocchi di latte!) oltre a budini e torte.
Il suo effetto verrà potenziato se abbinato al tè verde, pepe nero e olio di oliva.
 Si può preparare una tisana drenante unendo un cucchiaino di tè verde, 1 di curcuma, 1 pizzico di pepe nero e uno spicchio di limone o scorza di limone. Unire a tutto dell’acqua bollente e lasciare in infusione una decina di minuti. Quindi filtrare e bere.
Un efficace antidolorifico e antinfiammatorio è il mix di curcuma e miele. Basta unire 100 grammi di miele biologico a un cucchiaino di curcuma in polvere (circa 10 grammi), quindi mescolare per far amalgamare il tutto e conservare il barattolo chiuso in un luogo asciutto e al riparo dal calore. Assumerne ogni mattina un cucchiaio da solo o anche nel latte.
Il Golden Milk (o Latte d’oro) è entrato nei supermercati e nei ricettari come la bevanda-farmaco per eccellenza. Oltre a poterla acquistare già pronta, si può preparare facilmente in casa.
Innanzitutto si parte con la pasta di curcuma. Versare l’acqua in un pentolino con un pizzico di pepe nero e portare a bollore. Quindi spegnere la fiamma e unire la curcuma. Mescolare fino a quando si ottiene una pasta densa. Da qui si può trasferire in un barattolo per la conservazione.
Per preparare la bevanda mettere in un pentolino del latte vegetale e portarlo a bollore, versarlo quindi in un barattolo e aggiungere un cucchiaino di pasta di curcuma. Tale bevanda si può addolcire con del miele se si desidera. Chiudere quindi il barattolo e scuoterlo energicamente finché il tutto si amalgama.
La pasta di curcuma si conserva in frigorifero fino a un mese.
La dose giornaliera raccomandata di curcuma è di due cucchiaini da caffè e non è consigliata a chi soffre di calcoli biliari perché potrebbero peggiorare la situazione.
Calorie e valori nutrizionali della curcuma
100 grammi di curcuma contengono 354 kcal, 8 g di proteine, 65 g di carboidrati, 3,21 g di zuccheri, 10 g di grassi, 0 mg di colesterolo, 21 g di fibra alimentare e 38 mg di sodio.
Un cucchiaino corrisponde a circa 2g e un cucchiaio a circa 7g.
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OMEOPATIA https://www.silviamenini.com/omeopatia/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=omeopatia https://www.silviamenini.com/omeopatia/#respond Wed, 31 Mar 2010 07:35:00 +0000 https://www.silviamenini.com/2010/03/31/omeopatia/

L’ omeopatia, dal greco “omòios” (simile) e “pathòs” (sofferenza), segue una metodologia di cura che utilizza medicinali a dosi estremamente diluite o infinitesimali basandosi sull’applicazione del principio di similitudine. Il presupposto metodologico è che ogni individuo abbia una “forza vitale” o “risposta di autoguarigione”. Ogni individuo inoltre ha uno stato di equilibrio che corrisponde allo stato di salute, ogni turbamento di tale stato provoca una malattia.

L’ omeopatia stimola i meccanismi di difesa dell’organismo per prevenire o curare le malattie.

Come assumere le medicine omeopatiche:

– Assumere le dosi nella modalità consigliata. Prendere 3 granuli 2 volte al giorno non è la stessa cosa che assumerne 6 in una volta sola.

– Non toccare con le mani i granuli perché potrebbero perdere la loro efficacia e possibilmente tenerli sotto la lingua, punto di maggior assunzione.

– All’assunzione delle medicine omeopatiche: mezz’ora prima evitare di mangiare o bere. Aspettare a bere dopo l’assunzione per almeno 10 minuti minimo.

– Attenzione alla conservazione: lontano da fonti di calore, in un luogo fresco e asciutto e soprattutto lontano da fonti elettromagnetiche.

ALCUNI ESEMPI:

Arnica Montana: classico rimedio per traumi fisici, ematomi, ecchimosi.

Belladonna: utile negli stati di improvvisi, acuti e intensi di congestione. Utile per combattere la cefalea, malattie infettive con febbre elevata, congestione e brividi.

Chamomilla Matricaria: utile in caso di irritabilità nervosa e fisica, disturbi della dentizione o coliche addominali infantili, forti nevralgie e crampi uterini.

Aconitum Napellus: utile per combattere stati di ansietà, angoscia e paura. Usato anche per i seguenti sintomi: febbre ad insorgenza rapida con brividi, influenza: esordio con sintomi, dolore dentale, otite congestizia semplice, rinite fase iniziale.

Apis Mellifica: in caso di febbre ad insorgenza rapida di media entità con dolori, insolazione, ascesso bruciante, angina rossa con dolori a fitte.

Arsenicum album: febbre ad insorgenza rapida non elevata con dolori, otite con suppurazione e febbre.

PER CURARE LA CISTITE:

Cistite con stimolo doloroso: dolore intenso prima della minzione e urina molo scura: Mercurius solubilis 9CH. Dosaggio: 5 granuli ogni 2 ore.

Per cistite con dolori violenti: durante la minzione vi è dolore bruciante molto forte, il dolore prosegue anche dopo aver urinato e la minzione è scarsa ma molto frequente: Cantharis 9CH.

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