Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/nibescom/public_html/silviamenini.com/index.php:1) in /home/nibescom/public_html/silviamenini.com/wp-includes/feed-rss2.php on line 8
cereali – Silvia Menini | Naturopatia, Benessere e Alimentazione https://www.silviamenini.com Stile di vita sano per riequilibrare l'energia vitale Wed, 15 Jan 2020 08:19:26 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.2.5 https://www.silviamenini.com/wp-content/uploads/2019/10/logo2.2-trasp-low.png cereali – Silvia Menini | Naturopatia, Benessere e Alimentazione https://www.silviamenini.com 32 32 Finchè c’è Jing c’è speranza. Quanto ci nutre effettivamente il cibo? https://www.silviamenini.com/finche-ce-jing-ce-speranza-quanto-ci-nutre-effettivamente-il-cibo/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=finche-ce-jing-ce-speranza-quanto-ci-nutre-effettivamente-il-cibo https://www.silviamenini.com/finche-ce-jing-ce-speranza-quanto-ci-nutre-effettivamente-il-cibo/#respond Mon, 14 Oct 2019 15:15:08 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=2399

Spesso siamo convinti di mangiare in modo sano e nutriente e, magari, da un punto di vista biochimico può anche essere così. Conteggiamo i macro, la giusta ripartizione tra proteine, carboidrati e grassi, di inserire nella dieta un sufficiente quantitativo di fibre, micronutrienti… Ma quanta energia vitale riesce a prendere effettivamente il nostro organismo dai cibi che mangiamo?

La frutta e la verdura ormai, non hanno più stagione e quelle esibite sui bancali dei supermercati hanno un aspetto estremamente invitante ma… è proprio così sana come sembra o come pensiamo?

Ananas, mango, papaya, avocado… quanti chilometri hanno fatto per raggiungere le nostre tavole?

La frutta e la verdura fuori stagione come è stata coltivata e, soprattutto, conservata?

Il Jing è essenza, una sostanza molto preziosa per la Medicina Tradizionale Cinese la quale considera i cibi in base alla loro capacità di nutrire veramente il corpo e lo spirito. Il Jing è l’energia vitale che ci portiamo dietro fin dalla nascita e che ci è stata tramandata dai nostri genitori. Una parte di esso, però, viene assorbita anche da ciò che mangiamo e beviamo. Ecco allora l’importanza di ciò che assumiamo ogni giorno, del nostro stile di vita che non deve essere teso a consumare troppo Jing bensì a preservarlo e arricchirlo. Da esso, infatti, dipende il benessere dei nostri organi, la solidità di denti e ossa, la durata potenziale di vita e lo stato di salute in generale. È importante sapere che un cibo può apportare più o meno Jing in base alle condizioni in cui è cresciuto, conservato, cotto, consumato.

Innanzitutto, è preferibile scegliere cibi freschi, possibilmente appena raccolti o conservati per tempi brevi. Questo vale non solo per frutta e verdura ma anche per il pesce (che non deve essere congelato perché la congelazione priva l’alimento del proprio Jing), carne fresca (che non abbia viaggiato su navi o camion a lungo), uova fresche e da galline allevate a terra e in condizioni umane). Ecco l’importanza del Km0, della provenienza locale dei prodotti che possano arrivare rapidamente nel nostro piatto.

È quindi consigliato consumare sempre alimenti di stagione, ben maturi, e che abbiano seguito il ciclo della natura in modo non forzato per raggiungere il massimo delle loro potenzialità e quindi di Jing. Ecco allora che consumare un frutto colto ancora acerbo, conservato in frigo per mesi e lasciato poi maturare sugli scaffali dei supermercati non sarà certamente nutriente come uno colto direttamente dall’albero giunto al punto corretto di maturazione.

Il seme in sé rappresenta la massima forma di Jing, così come i germogli. Ecco che i cereali in chicco non macinati come riso, orzo, farro, segale, quinoa, amaranto, grano saraceno… ma anche i legumi (da preferire quelli freschi o secchi e non sotto vetro e ancor meno in latta, semi oleosi come semi di zucca, di sesamo, di girasole, di lino e frutta in guscio come noci, mandorle, nocciole, pinoli… sono molto salutari e da introdurre quotidianamente nella propria dieta.

Parlando di germogli… dopo essere state seme, tutte le future piante diventano germoglio e in questo secondo stadio di crescita mantengono ancora inalterato il proprio jing.

Anche le uova sono ricche di questa essenza ma non dobbiamo solamente soffermarci a quelle di gallina, ma anche quelle di anatra, oca, quaglia, oppure quelle di pesce. Ovviamente il prodotto consumato deve essere fresco e quindi gli albumi pastorizzati o la bottarga non avranno lo stesso valore e quindi da limitare.

Il segreto è quello di preferire alimenti che siano stati processati il meno possibile e limitare gli altri, prodotti da forno inclusi!

Anche il tipo di cottura è molto importante. Cuocere per lungo tempo un cibo, infatti, lo porta a ridurre il suo contenuto di Jing. Preferire quindi la cottura a vapore, bollire per breve tempo, saltare in padella (soprattutto se da diagnosi si presenta umidità e freddo), cuocere in pentola a pressione. Evitare la frittura, limitare la griglia e rinunciare al microonde.

]]>
https://www.silviamenini.com/finche-ce-jing-ce-speranza-quanto-ci-nutre-effettivamente-il-cibo/feed/ 0
Cibi da evitare se si è a dieta. E chi l’avrebbe mai detto? https://www.silviamenini.com/cibi-da-evitare-se-si-e-a-dieta-e-chi-lavrebbe-mai-detto/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=cibi-da-evitare-se-si-e-a-dieta-e-chi-lavrebbe-mai-detto https://www.silviamenini.com/cibi-da-evitare-se-si-e-a-dieta-e-chi-lavrebbe-mai-detto/#respond Sun, 04 Nov 2018 09:06:00 +0000 https://www.silviamenini.com/2018/11/04/cibi-da-evitare-se-si-e-a-dieta-e-chi-lavrebbe-mai-detto/
Quando si è a dieta si tende spesso ad eliminare dall’alimentazione gli alimenti più calorici per prediligere invece quelli light, che si pensa possano apportare un minor numero di calorie e quindi permettere di mangiare comunque senza avere l’impressione di fare la fame.
Basta recarsi al supermercato per notare la versione light di ogni tipologia di cibo, che millantano la soluzione perfetta per chi deve perdere qualche chilo senza rinunciare al gusto.
Ma è realmente così? Ci si può veramente fidare delle etichette che riportano la dicitura “light” e che ci garantiscono un prodotto adatto a chi deve stare attento alle calorie assimilate?
La risposta è NO! Infatti nella maggior parte dei casi questi prodotti contengono sì meno grassi, ma vengono sostituiti da zuccheri, aromi, grassi a calorie inferiori ma che sono dannosi per la salute oppure non sono così sazianti e sani come si potrebbe invece pensare.
I cibi light possono comunque essere inseriti nella dieta ma facendo attenzione a non abusarne pensando che facciano perdere peso. Si deve inoltre tenere in considerazione il fatto che i grassi sono fondamentali per la salute, a patto che siano quelli “buoni” e ricchi di vitamine A, D, E e K o che si potrebbe andare incontro a una riduzione nociva dell’apporto di nutrienti.
La cosa più importante è quella di imparare a leggere le etichette con occhio critico tenendo in considerazione non solo le calorie ma anche la percentuale di zuccheri, sodio e grassi oltre che gli ingredienti, facendo attenzione che quelli “incriminati” non siano stati sostituiti da alcuni ancora più dannosi per la salute. Volete un esempio? Nei biscotti senza zucchero, quest’ultimo viene spesso sostituito dal ciclammato o dalla saccarina, due dolcificanti non propriamente salutari.
Ci sono anche cibi che vengono considerati “diet-friendly” ma che in realtà non lo sono.
Ecco la lista:

Cereali da colazione: le pubblicità sono spesso ingannevoli quando promettono una prova costume invidiabile se si mangiano cereali con il latte ogni mattina. Spesso, però sono prodotti ricchi di oli, zuccheri e carboidrati raffinati che stimolano l’aumento di insulina e sono per certo nemici della dieta. È molto facile, infatti, che già dopo qualche ora l’assunzione, si torni ad avere fame e si sia quindi portate a mangiare ancora, aumentando le calorie giornaliere ingerite.
Alternativa:fiocchi di avena o porridge con latte scremato o latte vegetale senza zuccheri aggiunti. Per un tocco di golosità in più si può aggiungere della frutta fresca o surgelata o sostituire il latte a dello yogurt.
Barrette di cereali: il classico spezza-fame che si tiene sempre a portata di mano attirati dalle poche calorie e dalla loro dolcezza che placa, almeno in apparenza, la voglia di dolce. In realtà, però, queste barrette sono povere di nutrienti ma ricche invece di zuccheri e sciroppi che alzano i livelli di insulina placando la fame solo apparentemente facendola ripresentarsi dopo poco con l’unico risultato di farci optare per cibi più grassi e calorici.
Alternativa:Meglio scegliere una barretta ricca di frutta secca, avena, superfood e proteine che placano la fame anche se con qualche caloria in più. Oppure anche una manciata di frutta secca, frutta secca o pop corn fatti in casa con poco sale e senza grassi aggiunti. Se si ama il salato, un uovo sodo, un paio di Wasa o fette di pane integrale biologico con un paio di fette di bresaola o petto di tacchino o pollo bio.
Yogurt magro alla frutta: Questa può sembrare l’alternativa perfetta per una colazione sana che possa limitare le calorie. Spesso però la carenza di grassi viene compensata da zuccheri e grassi artificiali, molto più dannosi per la salute.
Alternativa: Meglio preferire uno yogurt intero o uno magro bianco facendo attenzione che non contenga zuccheri e sia il più naturale possibile, magari aggiungendo mezzo cucchiaino di miele, frutta fresca o surgelata o qualche fiocco di avena che sazia e contribuisce ad aumentarne l’apporto proteico. Meglio ancora uno yogurt greco che apporta un elevato contenuto di proteine ed è preferibile anche da chi soffre una lieve intolleranza al lattosio.
Bibite light: le bibite sono sempre invitanti. E cosa c’è di meglio della versione light che non aggiunge calorie extra e che permette di non rinunciare allo sfizio che si è infiltrato nelle nostre abitudini? È bene però sapere che queste bibite contengono zuccheri artificiali tra cui l’aspartame che contribuiscono ad aumentare l’appetito (incentivato dal gusto dolce) oltre che ad essere considerate da vari studi anche cancerogene.
Alternativa: Acqua e limone, un buon centrifugato o frullato di frutta e verdura freschi, acqua di cocco senza zuccheri o un tè fatto in casa, dolcificato con stevia e fatto raffreddare.
Condimenti per insalate: anche se light, queste salse sono un’ottimo modo per mangiare le verdure anche se non sono gradite, ma sono spesso ricche di zuccheri e sodio. Spesso contengono anche olio di semi di soia e sciroppo di mais o di fruttosio.
Alternativa: meglio optare per del sano olio extravergine di oliva, aceto di mele, e magari un sostituto del sale a base di spezie e verdure che insaporiscono senza portare squilibrio all’organismo.
Succhi di frutta: di solito vengono considerati un alimento salutare e un modo alternativo per assumere la dose giornaliera di frutta. Ma la percentuale che ne viene utilizzata è veramente bassa, dando largo spazio a zuccheri e aromi artificiali.
Alternativa: Meglio mangiare un frutto vero e proprio, ricco anche di fibre e che sazia molto di più oppure di un estratto, una centrifuga, una spremuta o un frullato che forniranno tutti i nutrienti necessari, senza un apporto eccessivo di calorie.
Gallette di riso: da sempre considerate il “must-have” di chi è a dieta, le gallette di riso sono le più odiate o amate da sempre. C’è chi asserisce che sembra di mangiare segatura o cartone, chi invece non ne può fare a meno e le tiene sempre a portata di mano per eventuali attacchi di fame. Sembra però che siano ricche di zuccheri semplici che provocano fame e la placano solo all’apparenza. Sono inoltre povere in fibre e proteine, cosa molto importante per dare sazietà e apportare i giusti nutrienti che non devono mai mancare in caso di dieta.
Alternativa: Wasa, Pane integrale (controllate che sia vero integrale) con semi oleosi ricchi di grassi buoni.
Frozen Yogurt: quando si ha voglia di gelato ci si sente in colpa ancora prima di averlo mangiato. Si finisce così per preferire lo yogurt gelato pensando che sia una alternativa sana e meno calorica. Basta però dare una occhiata alla tabella nutrizionale per rendersi conto che non è proprio così. Se poi si opta anche per il topping… giusto per dare un po’ di sapore in più…
Alternativa: Un sorbetto di frutta o cioccolato fondente senza latte o una alternativa senza zuccheri che sempre di più si trova nelle gelaterie più attrezzate e innovative.
]]>
https://www.silviamenini.com/cibi-da-evitare-se-si-e-a-dieta-e-chi-lavrebbe-mai-detto/feed/ 0