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Ayurveda – Silvia Menini | Naturopatia, Benessere e Alimentazione https://www.silviamenini.com Stile di vita sano per riequilibrare l'energia vitale Tue, 06 Sep 2022 11:57:45 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.2.5 https://www.silviamenini.com/wp-content/uploads/2019/10/logo2.2-trasp-low.png Ayurveda – Silvia Menini | Naturopatia, Benessere e Alimentazione https://www.silviamenini.com 32 32 Uva proprietà in Occidente e Medicina Tradizionale Cinese https://www.silviamenini.com/uva-proprieta-in-occidente-e-medicina-tradizionale-cinese/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=uva-proprieta-in-occidente-e-medicina-tradizionale-cinese https://www.silviamenini.com/uva-proprieta-in-occidente-e-medicina-tradizionale-cinese/#comments Tue, 06 Sep 2022 11:57:45 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=3841

In questo articolo vediamo di scoprire insieme quali sono le proprietà dell’uva paragonando il punto di vista della medicina tradizionale cinese e quello della medicina Occidentale.

Alla fine dell’articolo troverai un link per approfondire le proprietà dell’uva anche dal punto di vista della Medicina Ayurvedica

Immancabile tra la frutta da consumare nel mese di settembre, l’uva è uno dei frutti con le maggiori proprietà medicamentose per la salute.

Si tratta del frutto della vite (Vitis vinifera), appartenente alla famiglia delle Vitaceae, composto in realtà da tanti piccoli frutti, detti acini, che nel loro insieme formano appunto il grappolo d’uva.

Esistono diverse varietà di uva, ma sicuramente le più diffuse e conosciute sono l’uva nera e l’uva bianca.

Uno dei frutti più zuccherini, l’uva vanta enormi benefici terapeutici grazi al prezioso cocktail di antiossidanti, vitamine e minerali di cui è composta.

Vediamo più in dettaglio le proprietà dell’uva!

Valori nutrizionali dell’uva

L’uva è composta da circa il 96% di carboidrati (soprattutto glucosio e fruttosio), percentuale variabile in base alla varietà e al grado di maturazione.

La restante parte a livello di macronutrienti è determinata dal 3% di proteine, in particolare amminoacidi essenziali, e dall’1% di lipidi.

L’uva è ricca di acqua, fibre, minerali (soprattutto potassio, ma anche fosforo, manganese, rame e ferro), vitamine (A, gruppo B, E, C) e importanti flavonoidi.

Quante calorie ha l’uva? Spesso le persone si chiedono se l’uva fa ingrassare, dato l’elevato contenuto di zuccheri che contiene. In realtà non è affatto un frutto ipercalorico (calorie uva: 61 Kcal per 100 grammi), e si adatta tranquillamente anche nei regimi alimentari dimagranti.

Insomma, si tratta davvero di un concentrato di benessere per la nostra salute!

Uva proprietà e benefici

Innanzitutto l’uva depura tre importanti organi deputati all’eliminazione dei rifiuti dell’organismo: fegato, reni e intestino, stimolando l’espulsione delle tossine attraverso le feci e l’urina.

Supporta il sistema cardiovascolare e controlla il colesterolo, soprattutto grazie al resveratrolo, presente nella buccia, che fluidifica il sangue prevenendo la formazione di placche e fungendo anche da naturale antibatterico.

Inoltre tiene a bada la pressione sanguigna e stimola la diuresi, grazie all’acqua che contiene.

Aiuta anche in caso di stitichezza e svolge una preziosa azione antiossidante che contrasta i danni provocati dai radicali liberi grazie ai flavonoidi.

Il suo potere astringente è molto utilizzato anche in fitoterapia per trattare i disturbi venosi, come capillari fragili, emorroidi, flebiti e insufficienza venosa.

Le proprietà dell’uva sono riconosciute anche in campo cosmetico, grazie alla sua incredibile capacità di mantenere la pelle elastica, con effetto antinfiammatorio, idratante e antiage.

In cosmetica viene spesso utilizzato l’Olio di Vinaccioli, ottenuto dai semi contenuti negli acini d’uva, sia per la cura della pelle che dei capelli.

Anche l’uva passa, o uvetta, è molto benefica per il nostro organismo. È decisamente più zuccherina e più calorica rispetto al frutto fresco, ma è ottima per controllare l’appetito grazie al suo potere di aumentare il livello di lepitina, l’ormone che comunica il senso di sazietà. È anche ricca di minerali e particolarmente utile in caso di anemia e bronchite.

Un altro ottimo spezzafame da non farsi mancare! Nel caso dell’uvetta è doveroso tenerla in ammollo prima del consumo.

Quanta uva si può mangiare al giorno?

Al di là delle terapie a base di uva (ampeloterapia), una buona quantità standard è un grappolo d’uva al giorno, da consumare ad esempio al mattino per ottenere il massimo dell’energia.

Quando non mangiare l’uva? È sempre preferibile consumare l’uva lontano dai pasti per non alzare il carico glicemico del pasto.

Controindicazioni

È bene chiedere consiglio al proprio medico in caso di ulcera e colite, mentre per chi soffre di diabete e iperglicemia è preferibile optare per altri frutti meno zuccherini.

Proprietà dell’uva in Medicina Tradizionale Cinese

L’uva ha natura neutra e un sapore dolce e acido. Ha un tropismo su Milza, Fegato, Rene e Polmone.

Tonifica e nutre l’energia, promuove la formazione dei liquidi, dello Yin e del Sangue, oltre a rinforzare muscoli e ossa. Favorisce la diuresi e, infatti, si usa nell’oliguria, nelle microematurie e negli edemi. Disseta e calma ed è indicata in gravidanza.

Se consumata in eccesso può creare calore interno con agitazione, diarrea e bruciori urinari. È invece molto utile, nelle giuste quantità, per tonificare il Sangue del Fegato.

Da usare in caso di edemi, tosse, palpitazioni e sudori da debolezza, diarrea o bruciori urinari.

 

Per approfondire le proprietà dell’uva secondo la Medicina Ayurvedica fai click qui.

 

 

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Cetrioli proprietà in Medicina Occidentale e Medicina Tradizionale Cinese https://www.silviamenini.com/cetrioli-proprieta-in-medicina-occidentale-e-medicina-tradizionale-cinese/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=cetrioli-proprieta-in-medicina-occidentale-e-medicina-tradizionale-cinese https://www.silviamenini.com/cetrioli-proprieta-in-medicina-occidentale-e-medicina-tradizionale-cinese/#comments Sun, 31 Jul 2022 06:51:33 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=3825

In questo articolo vediamo di scoprire insieme quali sono le proprietà dei cetrioli paragonando il punto di vista della medicina occidentale e quello della medicina tradizionale cinese.

Alla fine dell’articolo troverai un link per approfondire le proprietà dei cetrioli anche dal punto di vista della Medicina Ayurvedica

Cetriolo frutta o verdura? Il cetriolo (Cucumis sativus) è un frutto che fa parte della famiglia delle Cucurbitaceae. Anche se in realtà i cetrioli vengono generalmente associati alle verdure in base al loro utilizzo in cucina.

La pianta è originaria dall’India e può essere strisciante o rampicante.

I frutti, verdi e con una forma allungata, vengono generalmente consumati crudi oppure conservati sotto aceto.

Sono ricchissimi di fibre e acqua e, nonostante le molteplici proprietà dei cetrioli, questi frutti non risultano digeribili per tutte le persone.

Cetriolo valori nutrizionali

I cetrioli sono composti dal 96,5% di acqua, ma contengono anche fibre, vitamina C, vitamina K, vitamine del gruppo B, nonché ferro, potassio, fosforo, calcio, manganese.

Inoltre i cetrioli contengono acido tartarico che conferisce a questo frutto alcune importanti proprietà per l’organismo, come vedremo tra poco.

La maggior parte dei nutrienti si concentra soprattutto nella buccia ed è proprio per questo che il modo migliore per consumare i cetrioli è a crudo e senza averli precedentemente sbucciati.

Benefici dei cetrioli

Molte sono i benefici che i cetrioli apportano all’organismo.

Innanzitutto stimolano la diuresi e depurano il corpo. Infatti aiutano ad eliminare i liquidi in eccesso grazie all’acqua e alle fibre. Inoltre sono utili per alleviare i disturbi a carico di fegato e reni, proprio per la loro capacità depurativa.

Tengono a bada colesterolo e glicemia, riducendo l’assorbimento degli zuccheri. Sono quindi un valido supporto per tutto l’apparato cardiocircolatorio.

Sono antinfiammatori e decongestionanti, soprattutto grazie all’azulene che contengono (lo stesso principio attivo presente nella camomilla). Supportano il microcircolo, alleviano l’infiammazione intestinale e danno sollievo in caso di dolori articolari.

Aiutano per la bellezza della pelle. I cetrioli sono ottimi in caso di infiammazioni, irritazioni, scottature solari, ma anche per schiarire macchie e discromie cutanee. Inoltre, grazie alle loro proprietà drenanti, sono utili per contrastare cellulite e ritenzione idrica.

Regolano la pressione arteriosa grazie al potassio e sono quindi utili in caso di ipertensione.

Diminuiscono i livelli di acido urico e possono donare sollievo in caso di gotta e calcoli.

Sono antiossidanti, contrastano i radicali liberi e prevengono l’invecchiamento grazie alla vitamina C che contengono.

 

Quante calorie hanno i cetrioli?

Si tratta di frutti decisamente ipocalorici (calorie cetriolo: 12 Kcal per 100 gr) e quindi utili anche in caso di regimi alimentari dimagranti.

Inoltre l’acido tartarico impedisce ai carboidrati di trasformarsi in tessuto adiposo, moderandone quindi l’assorbimento.

 

Come consumare i cetrioli

Il modo migliore per mantenere le proprietà del cetriolo è consumarli è a crudo e con la buccia, tagliandoli a fettine molto sottili e condendoli con poco sale e un filo di olio.

Ma spesso i cetrioli sono anche un’ottima base per le salse da accompagnare ai piatti principali.

Oppure, per sfruttare ancora di più tutte le loro proprietà, si possono realizzare degli estratti freschi, anche in abbinamento con altre verdure come le carote, o delle acque rinfrescanti a cui aggiungere altre erbe e spezie.

 

Controindicazioni dei cetrioli

Non ci sono particolari controindicazioni. Tuttavia i cetrioli possono essere difficili da digerire per alcune persone ed è meglio evitarli in caso di colon irritabile.

Per ovviare al problema della difficoltà di digerire i cetrioli, è possibile eliminare la buccia, tagliarli a fettine e cospargerli con una spolverata di sale. Si tengono le fette in uno scolapasta per 30 – 60 minuti e infine si risciacqua accuratamente prima di consumarli.

 

Cetrioli in Medicina Tradizionale Cinese

In dietetica cinese il cetriolo è indicato per le sue qualità energetiche. Ha natura fredda e sapore dolce, leggermente amaro. Il tropismo è di Stomaco, Polmone e Rene.

Purifica il Calore e seda il Fuoco ed è quindi indicato nella stagione estiva in quanto agisce anche a livello pelle soprattutto in caso di eritemi, eczema… fino alla scarsa idratazione. Ha azione idratante, decongestionante e rinfrescante e, proprio per questo, viene spesso utilizzato anche con applicazioni locali.

Proprio per la sua capacità di sostenere i liquidi organici è indicato in caso di sete intensa e secchezza, manifestazioni tipiche del deficit di Yin. La sua azione diuretica permette di mobilizzare i liquidi stagnanti e quindi indicato in caso di edema.

Ha quindi duplice azione: purifica il Calore e drena e mobilizza i Liquidi in eccesso ed è quindi indicato anche in caso di calore-umidità.

 

Per approfondire le proprietà dei cetrioli secondo la Medicina Ayurvedica fai click qui.

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Albicocche proprietà in Medicina Occidentale e Medicina Tradizionale Cinese https://www.silviamenini.com/albicocche-proprieta-in-medicina-occidentale-e-medicina-tradizionale-cinese/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=albicocche-proprieta-in-medicina-occidentale-e-medicina-tradizionale-cinese https://www.silviamenini.com/albicocche-proprieta-in-medicina-occidentale-e-medicina-tradizionale-cinese/#respond Sat, 28 May 2022 13:42:30 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=3761

In questo articolo vediamo di scoprire insieme quali sono le proprietà delle albicocche paragonando il punto di vista della medicina Tradizionale Cinese e quello della medicina Occidentale.

Alla fine dell’articolo troverai un link per approfondire le proprietà delle albicocche anche dal punto di vista della Medicina Ayurvedica

Cosa sono le albicocche
Si tratta dei frutti estivi dell’albero albicocco (Prunus armeniaca), che appartiene alla famiglia delle Rosaceae, come prugne, pesche e ciliegie. Un albero che ha più di 4000 anni di storia.
Le origini delle albicocche sono cinesi e si estesero poi in Armenia, da cui appunto deriva il nome scientifico. Grazie poi agli interscambi con l’Oriente, furono importate anche in Europa dai Romani e diffuse in seguito dagli Arabi.
I fiori dell’albicocco sbocciano in primavera e presentano petali di un colore bianco – rosa pallido. Mentre i frutti, ricchissimi di proprietà, sono giallo – arancione, con sfumature che possono tendere anche al rossiccio. Sono ricoperti da una lieve peluria che sembra quasi di velluto e maturano generalmente tra giugno e luglio.
Il nocciolo racchiude un seme, chiamato “armellina”, che ha un sapore amarognolo simile alla mandorla amara e viene usato per fare liquori e sciroppi, oltre che per realizzare un olio utile a fini cosmetici.
Tuttavia l’armellina contiene amigdalina, un glicoside cianogenetico che può liberare acido cianidrico. Si tratta quindi di una sostanza tossica se viene ingerita a dosi elevate, per cui è bene prestare attenzione.
L’albero di albicocca è particolarmente delicato. Predilige un clima temperato e asciutto ed è suscettibile a gelate e sbalzi termici primaverili, ma anche a periodi eccessivamente piovosi o aridi. Infatti queste condizioni facilitano lo sviluppo di batteri, virus e muffe.
Esistono diverse varietà di albicocca. Ad esempio Pindos (che è precoce, disponibile già da maggio), Reale d’Imola, Vesuviana, Precoce Cremonini. Ma tutte sono accumunate dalle stesse proprietà nutritive e dai benefici sull’organismo umano.
Il frutto fresco è presente solo d’estate, ma le albicocche possono essere consumate anche durante tutto l’anno in altre forme. Albicocche sciroppate, secche, marmellata e succhi ne sono un esempio.
Tuttavia molte delle proprietà benefiche andranno perse rispetto al consumo di una buona albicocca fresca di stagione.
Le albicocche disidratate sono quelle che conservano tutti i nutrienti, a differenza di quelle sciroppate ad esempio, che vengono invece cotte e perdono buona parte di vitamina C e altre proprietà.
Puoi valutare di essiccarle in essiccatore a basse temperature, in modo da assicurarti di non perdere le proprietà e di poterle consumare anche in altri periodi dell’anno.

Albicocche calorie e valori nutrizionali
Le albicocche sono ricche di acqua (circa l’86%), fibre, vitamine e sali minerali, ma povere di grassi.
Contengono preziosi antiossidanti (tra cui luteina, zeaxantina e quercitina), e anche sorbitolo (uno zucchero).
Tra le vitamine spiccano le seguenti: B1, B2, B3, C. Inoltre le albicocche godono di una buona percentuale di beta-carotene, precursore della vitamina A, utilissimo per la vista, per contrastare i radicali liberi e per proteggere la pelle.
Pensa che 100 gr di albicocche forniscono quasi la metà del fabbisogno giornaliero di vitamina A.
Per quanto riguarda i minerali, le albicocche sono ricchissime di potassio, utile per regolare la pressione arteriosa e per drenare i liquidi in eccesso. Seguono in ordine calcio, fosforo, sodio e ferro.
Contengono poi anche pectina, che è una fibra insolubile, e acido folico.
Tutte queste sostanze benefiche a fronte di pochissime calorie. Infatti le calorie dell’albicocca fresca sono solamente 28 per 100 gr.

Proprietà delle albicocche
Proteggono la pelle
L’elevato contenuto di beta-carotene stimola la naturale produzione di melanina, che è utile per l’abbronzatura e per proteggere la cute dai raggi UV.
Consumare albicocche fresche in stagione preparerà quindi la pelle all’esposizione solare (sempre con adeguata protezione), illuminandola e proteggendola dall’interno.
Interessante per la pelle è anche il già citato Olio di semi di Albicocca, da usare esclusivamente per uso esterno. Quest’olio dona luminosità e protegge la cute rendendola visibilmente più elastica e tonica.

Proteggono la vista
Grazie ai carotenoidi contenuti nell’albicocca, questo frutto supporta la salute della retina e aiuta a contrastare i danni alla vista provocati dall’avanzare dell’età e dai raggi ultravioletti.

Per il transito intestinale
Quest’azione è dovuta principalmente all’elevata presenza di fibre che aiutano in caso di stitichezza e gonfiore addominale. Inoltre le albicocche supportano la digestione e combattono le fermentazioni, disintossicando l’organismo.

Per stanchezza e convalescenza
Grazie alle vitamine e ai minerali, le albicocche donano energia e possono essere di aiuto in caso di spossatezza dovuta ad esempio al caldo eccessivo o ad un’attività fisica intensa. Supportano anche bambini e anziani in situazioni di convalescenza.

Per il benessere cardiovascolare
Il potassio aiuta a ridurre la pressione arteriosa e a regolare il battito cardiaco. Inoltre le albicocche riducono il colesterolo LDL, aumentando invece l’HDL.

Diuretiche
Sempre per il loro elevato contenuto di potassio, che si comporta da antagonista del sodio, questi frutti stimolano l’eliminazione dei liquidi in eccesso, contrastando così ritenzione idrica e cellulite.

Antiossidanti
La vitamina C e il beta-carotene sono essenziali per contrastare i danni provocati dai radicali liberi. Le albicocche proteggono dall’invecchiamento cellulare e prevengono patologie cardiache e anche alcuni tipi di tumore. Inoltre questi preziosi antiossidanti stimolano il sistema immunitario, promuovendo le naturali difese dell’organismo.

Sazianti
A fronte delle pochissime calorie che apportano, le albicocche sono in grado di placare l’appetito grazie alle fibre. Quindi risultano essere un frutto particolarmente utile in caso di diete dimagranti. Non solo: il loro sapore aiuta anche a tenere a bada il desiderio di dolci.

Antinfiammatorie
Grazie ai flavonoidi, e più in particolare alle catechine, l’albicocca contribuisce ad alleviare gli stati infiammatori. Inoltre supporta il fegato e il sistema nervoso.

Per la sintesi di collagene
Quest’azione è dovuta alla presenta di vitamina C, che è la sostanza più importante per la sintesi di collagene. Il collagene è fondamentale per la tonicità dei tessuti, pelle compresa, ma anche per l’elasticità dei vasi sanguigni, migliorando così la salute delle pareti e anche la circolazione in generale.

Albicocche secche proprietà
Le albicocche secche, o disidratate, hanno il vantaggio di essere disponibili tutto l’anno. Si tratta in sostanza del frutto fresco a cui viene privata la componente idrica. A differenza degli altri metodi di conservazione, come le albicocche sciroppate o le confetture, le albicocche secche contengono gli stessi nutrienti di quelle fresche, ma a concentrazioni più elevate (soprattutto per quanto riguarda il potassio).
Risultano quindi essere un ottimo spuntino spezzafame e nutriente, da consumare non solo in estate. Tuttavia al momento dell’acquisto bisogna fare attenzione che nella confezione non sia riportata la dicitura E220 (biossido di zolfo).
Come già detto, la cosa migliore sarebbe acquistare albicocche fresche di stagione ed essiccarle poi in casa.
È da sottolineare che sono molto più caloriche rispetto al frutto fresco (calorie albicocche secche: circa 250 per 100 gr).
Quante albicocche si possono mangiare al giorno?
Per quanto riguarda il frutto fresco una porzione ottimale può essere di 3 – 4 albicocche al giorno.
Ricordati di conservare le albicocche fresche in frigorifero e di consumarle entro 3 giorni circa dall’acquisto, quando sono ancora ben sode.

Controindicazioni delle albicocche
Questi frutti estivi non hanno particolari controindicazioni. Tuttavia chi è allergico a Graminaceae e Betulle potrebbe riscontrare delle reazioni allergiche, per via delle allergie crociate tra frutti e pollini.
A tal proposito, se acquisti l’Olio di semi di Albicocca (che è ad esclusivo uso topico) ti consiglio di eseguire sempre un test in una piccola porzione di pelle per verificare che non vi siano reazioni.
Se il consumo di albicocche è eccessivo, questi frutti possono avere un effetto lassativo.
Infine, nel caso delle citate albicocche secche bisogna verificare che non vi siano solfiti. Queste sostanze servono da conservante per prevenire l’ossidazione, ma possono causare disturbi respiratori in soggetti predisposti e nelle persone che soffrono di asma.

Usi delle albicocche in cucina
Le albicocche sono un frutto delizioso per la preparazione di dolci, dessert, torte, succhi freschi, marmellate, gelatine.
Possono essere abbinate a yogurt, formaggi freschi e anche a carne bianca. Particolarmente vincente è la combinazione con il cioccolato. E infatti la marmellata di albicocche è uno degli ingredienti indispensabili per la famosissima Sacher torte.

Proprietà delle albicocche in MTC
In dietetica cinese le albicocche hanno Natura leggermente fresca, tendente al neutro, sapore acido-aspro e dolce e hanno un tropismo per Stomaco e Polmone. Promuovono la produzione dei liquidi organici, umidificano il Polmone e Intestino. Sono indicate per la tosse secca, con presenza di Calore e secchezza di Polmone. Adatte anche in caso di stipsi e bocca secca.

Per approfondire le proprietà delle albicocche secondo l’Ayurveda fai click qui.

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Proprietà delle carote in Medicina Tradizionale Cinese e occidente https://www.silviamenini.com/proprieta-delle-carote-in-medicina-tradizionale-cinese-e-occidente/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=proprieta-delle-carote-in-medicina-tradizionale-cinese-e-occidente https://www.silviamenini.com/proprieta-delle-carote-in-medicina-tradizionale-cinese-e-occidente/#comments Mon, 28 Feb 2022 13:47:40 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=3688

In questo articolo vediamo di scoprire insieme quali sono le proprietà delle carote paragonando il punto di vista della Medicina Tradizionale Cinese e quello della medicina Occidentale.

Alla fine dell’articolo troverai un link per approfondire le proprietà delle carote anche dal punto di vista della Medicina Auyrvedica

Curioso di saperne di più? Allora partiamo!

Innanzitutto, cosa sono le carote?

La carota (nome scientifico Daucus carota) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia botanica delle Apiaceae, diffusa in tutte le zone temperate. Le sue origini sono orientali, ma veniva già utilizzata dagli antichi Greci e dai Romani come pianta officinale per le preziose proprietà contenute nei semi aromatici e nelle foglie. Nell’antichità quindi l’uso culinario non era ancora apprezzato così come lo conosciamo oggigiorno.

Le carote sono particolarmente apprezzate da chi ha la possibilità di coltivarle nel proprio orto, per via dei mille modi per poterle usare in cucina e della semplicità di coltivazione. E soprattutto si tratta di un ortaggio molto amato anche dai più piccoli! Se decidi di coltivarla, tieni presente che questa pianta ama i terreni morbidi e asciutti.

La parte commestibile delle carote è la radice, che ha una lunghezza media dai 3 ai 20 cm circa e si presenta particolarmente croccante quando viene consumata cruda. Tuttavia anche le foglie possono essere consumate, ad esempio ricavandone un buon pesto.

Esistono diverse varietà di carote: bianche, gialle, viola. Ma una curiosità che pochi sanno è che la carota arancione che siamo abituati a vedere è stata creata da contadini olandesi incrociando delle sementi. Il colore delle carote in origine era violaceo e questo ibrido arancione fu creato tra il XVI° e il XVII° secolo in onore del re Guglielmo d’Orange.

Proprietà delle carote

La carota è una verdura che non dovrebbe mai mancare nella nostra dispensa in quanto è un vero e proprio alimento-farmaco che apporta non solo sostanze nutritive fondamentali per l’organismo, ma permette di prevenire e curare anche molti disturbi grazie alle sue azioni rigeneranti e protettive.

Le carote fanno infatti parte della nutriterapia e vengono usate proprio a scopo curativo.

Apportano solo 35 calorie per 100 grammi. Se ti stai chiedendo se le carote fanno ingrassare, non ti dovresti preoccupare quindi.

Ma cosa contengono le carote? Queste radici sono una vera miniera di vitamine (A, C, D, E, B2 e B6) e sali minerali (potassio, ferro, calcio, selenio, zinco, fosforo, sodio, rame e magnesio) oltre a fibre (3,10 g ogni 100 grammi), alfa carotene e beta carotene.

Grazie alla loro versatilità, si possono utilizzare crude in insalata o come pinzimonio, cotte o nella preparazione di minestroni e zuppe, ma anche per fare degli ottimi centrifugati depurativi e ringiovanenti.

Ecco di seguito tutte le loro proprietà curative:

  1. Per una pelle migliore

Il beta carotene in esse contenute è un potente antiossidante che contrasta la produzione di radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare. Una volta che il beta carotene arriva all’intestino viene trasformato in vitamina A. Inoltre il beta carotene aiuta nella crescita e riparazione dei tessuti, e mantiene la pelle elastica riducendo anche i problemi di acne. Le carote sono anche importanti per rafforzare il sistema immunitario. Per godere dei benefici delle carote sulla pelle è possibile sia consumarle come alimento, sia applicare le radici esternamente attraverso dei cataplasmi. Questo metodo è utile per trattare eczemi, ferite e soprattutto scottature.

  1. Un toccasana per stomaco, fegato e intestino

Svolgono una azione digestiva e carminativa a livello dell’apparato gastro-intestinale, aiutando anche l’espulsione dei gas intestinali. Sono quindi consigliate in caso di gonfiori e fermentazioni. Aiutano in caso di dispepsie (digestioni lunghe e difficoltose) e rappresentano un ottimo regolatore intestinale e in caso di ulcere grazie alle proprietà cicatrizzanti e antisettiche in quanto rafforzano e impermeabilizzano le pareti dello stomaco. Il succo di carota è consigliato in caso di uso prolungato di antibiotici in quanto aiuta a riequilibrare la flora batterica ed ha un’azione remineralizzante.  La carota agisce anche come antinfiammatorio in caso di gastriti, enterocoliti e infiammazioni del colon.

  1. Ottime per la vista

Grazie all’elevato contenuto di antiossidanti e vitamina A, le carote sono indicate per chi soffre di problemi agli occhi come la cataratta e altri disturbi in quanto agiscono come protettivo della retina, favorendo la visione crepuscolare.

  1. Alleate del colesterolo e del sistema cardiocircolatorio

Il consumo di carote aiuta a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue. L’elevata presenza di ferro, inoltre, le rende un ottimo antianemico, facendo aumentare il numero di globuli rossi nel sangue e dell’emoglobina. È consigliato comunque di abbinarle a qualche goccia di succo di limone, ricco di vitamina C per facilitarne l’assorbimento da parte dell’organismo.

  1. Depurative e rinfrescanti

Le carote sono un ottimo modo per depurare l’organismo in caso di intossicazione. Remineralizzano il corpo e svolgono una azione tonificante. Sono utilissime ai bambini per farli crescere meglio. Sono anche consigliate per le carie dentali, e per irrobustire capelli e unghie. In questo caso andrebbero consumate crude. Queste radici sono alcalinizzanti e particolarmente adatte in caso di cure depurative, in associazione con alimenti detossinanti.

Meglio cotte o crude?

Per rafforzare capelli e unghie e per stimolare la formazione dei globuli rossi è consigliabile consumarle crude, mentre per avere la funzione di protezione verso l’apparato gastro-intestinale vanno benissimo anche cotte. L’importante è non utilizzare un metodo di cottura troppo aggressivo, prediligendo la cottura al vapore e per non troppo tempo. La cottura, infatti, aumenta la biodisponibilità del betacarotene.

La carota, combinata a sedano o rapa bianca, permette di trattare i disturbi al fegato. Essendo ricca di proprietà antinfiammatorie, se combinata a sedano e cetriolo in un centrifugato, risulta utile in caso di cistite.

In estate sono importanti in quanto prevengono le scottature solari e le malattie della pelle.

È inoltre consigliabile consumarle aggiungendo sempre una piccola quantità di grasso (olio extravergine di oliva, latte per i centrifugati o semi oleosi) in quanto, senza grassi, la vitamina A non verrebbe assorbita dall’organismo in quanto liposolubile.

 

Carota in Medicina Tradizionale Cinese

Nella medicina tradizionale cinese la carota, essendo una radice e crescendo sottoterra, rappresenta il nutrimento profondo e, proprio per questo motivo, va a lavorare anche sul Jing.

Ha natura neutra e sapore dolce. Il tropismo della carota è su tutti gli organi, ma in particolar modo armonizza molto il fegato soprattutto se utilizzata in centrifugati (con sedano) per un drenaggio epatico, utile soprattutto ai fegati in pieno. Se viene cotta tonifica la milza e il sangue. A livello di polmone è lenitiva e calma la tosse, utile quindi in caso di secchezza di Polmone soprattutto se cotta a fuoco lento con olio di cocco.

La carota è inoltre specifica per l’umidità, è ricca di vitamina A e Silicio. Per drenare e aumentare la diuresi si consiglia una vellutata di carote e daikon che, con la sua consistenza cremosa, rallenta e rilassa.

È consigliata in caso di Deficit di Qi, deficit di Qi di Milza, Deficit di Sangue, Stasi di Qi di Fegato, Stasi di Sangue e Fuoco/Calore di Sangue. Con moderazione in caso di Deficit di Yang.

Agendo sulla Milza, ha azione benefica per la digestione, sostenendo la peristalsi sia di stomaco che di intestino e impedendo la stasi di cibo. Dirigendo il Qi verso il basso, calma l’iperacidità e calma anche nausea e rigurgiti. Rafforza l’intestino crasso e combatte i parassiti intestinali.

È un ottimo tonico del Sangue con funzioni nutrienti e umidificanti all’interno dell’organismo, concentrandosi in special modo sugli occhi: li umidifica, li nutre e quindi rafforza la vista (anche notturna) e umidifica gli occhi secchi e stanchi. In Medicina Cinese il latte materno viene considerato “sangue bianco” e, per questo motivo, la carota aumenta anche la produzione di latte durante l’allattamento grazie alla sua capacità di tonificare il Sangue.

Rafforza la Wei Qi difensiva (Sistema immunitario), disintossica e purifica Calore e Fuoco, elimina i Tan (catarri).

 

Per approfondire le proprietà delle carote secondo l’Ayurveda fai click sul seguente link

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Detox Ayurvedico di Katharina E. Weyland https://www.silviamenini.com/detox-ayurvedico-di-katharina-e-weyland/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=detox-ayurvedico-di-katharina-e-weyland https://www.silviamenini.com/detox-ayurvedico-di-katharina-e-weyland/#respond Sat, 25 Jul 2020 18:48:16 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=2921

L’Ayurveda, tradotta come “scienza di vita”, è un vero e proprio stile di vita nonché il più antico sistema medico documentato al mondo. Le sue teorie si fondano su una profonda comprensione della natura e sono tese al raggiungimento della longevità e ad armonizzare corpo, mente e anima, coinvolgendo tutti gli aspetti dell’esistenza umana. Le malattie derivano infatti da uno squilibrio dei tre dosha e l’approccio ayurvedico promuove il bilanciamento delle tre bioenergie vata, pitta e kapha per ristabilire la salute.

Ma perché bisognerebbe disintossicare regolarmente il corpo?

Oggigiorno tutto ciò con cui veniamo a contatto, dall’aria che respiriamo al cibo che mangiamo, sovraccarica l’organismo di tossine e germi pericolosi che creano scompiglio ad organi e tessuti degenerando presto in tutte quelle malattie che ci affliggono, dalle più lievi alle più gravi. Se in più consideriamo il sovraccarico di stress ed emozioni negative che stimolano il corpo nella produzione di sostanze chimiche dannose, il dado è tratto e c’è ben poco da stare sereni. Ecco perché si dovrebbe aiutare regolarmente l’organismo a ridurre l’avvelenamento tenendolo il più possibile in salute ed equilibrio. E, per fare ciò, l’ayurveda può venire in aiuto.

Questo libro, dopo una breve introduzione dedicata ai tre dosha e agli alimenti più indicati per ciascuno di essi, propone un programma detox di 9 giorni teso alla disintossicazione del fegato che rappresenta il filtro principale dell’organismo. Dopo 4 giorni di preparazione, nei cinque successivi, si segue un programma nutrizionale specifico per ogni dosha, in modo da sostenere nel migliore dei modi la digestione e il metabolismo.

Durante questa fase di detox si avrà una maggiore energia e vitalità, una digestione più efficiente, un miglioramento delle condizioni fisiche e chiarezza mentale. La carnagione sarà radiosa e si noteranno minori imperfezioni, oltre a un miglioramento della funzionalità immunitaria.

Viene quindi proposto un vero e proprio programma nutrizionale per guidare il lettore con indicazioni chiare e specifiche mentre, l’ultima sezione, viene dedicata alle ricette per la cura detox con bevande e piatti menzionati nel programma.

Vi è anche una sezione in cui si parla di idrocolonterapia e automassaggio ayurvedico che sono tecniche entrambi utili per eliminare le tossine.

Questo è un vero e proprio manuale consigliato a tutti coloro che vogliono resettare il proprio organismo per proiettarsi verso una vita di benessere.

Puoi comprarlo su Macrolibrasi cliccando sul link sotto.

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Curare la tiroide con l’Ayurveda di Marianne Teitelbaum https://www.silviamenini.com/curare-la-tiroide-con-layurveda-di-marianne-teitelbaum/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=curare-la-tiroide-con-layurveda-di-marianne-teitelbaum https://www.silviamenini.com/curare-la-tiroide-con-layurveda-di-marianne-teitelbaum/#respond Sun, 05 Apr 2020 16:20:43 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=2783

La tiroide è una ghiandola endocrina a forma di farfalla situata nella regione anteriore del collo e ha il compito di produrre gli ormoni tiroidei, funzionali a tutto l’organismo. Questi ormoni, infatti, controllano importanti processi biologici tra i quali anche la regolazione di numerose funzioni metaboliche come la respirazione, il battito cardiaco, la temperatura corporea, lo sviluppo del sistema nervoso centrale.

Quando la tiroide produce troppi ormoni tiroidei si manifesta una condizione chiamata ipertiroidismo alla base della quale troviamo sintomi come nervosismo, ansia, iperattività, perdita di peso, battito cardiaco irregolare.

Se invece non produce abbastanza ormoni, si parla di ipotiroidismo che, con il passare del tempo e se non curato, può causare obesità, dolori articolari, infertilità e malattie cardiache.

Ecco quindi che in quei chili di troppo, nei capelli che cadono, senso di spossatezza, disturbi intestinali, problemi legati al sonno e perfino nella depressione, la tiroide è spesso coinvolta.

Sempre più persone soffrono di un suo malfunzionamento spesso causato dagli agenti di stress come radiazioni, sostanze chimiche, infezioni, stress mentale, emotivo e fisico. Affrontare quindi questa patologia in una visione olistica diventa fondamentale per poter risolvere il problema alla radice. L’ayurveda è il sistema di cura tradizionale più antico e ha posto le basi per la medicina moderna.

L’autrice, con questo libro, si propone proprio di discutere le informazioni più aggiornate e le ricerche sul malfunzionamento della tiroide, spiegando come gestire il problema utilizzando metodi comprovati e spiegati nel dettaglio.

Leggendo e assimilando i concetti di questo libro per arrivare a capire come funziona la tiroide o quali sono i malfunzionamenti (e in quest’ultimo caso, che cosa fare al riguardo) sarete sempre ricondotti alla conoscenza più profonda presentata nei testi antichi.

L’obiettivo del testo è di riportare il lettore alle origini della medicina, quando il corpo veniva visto come un tutt’uno, non separato per lo studio della malattia. Si parte dai concetti base dell’Ayurveda passare quindi alla tiroide e al sistema endocrino, per capire la problematica così come le cause del suo malfunzionamento. Per ogni condizione specifica causata da disfunzioni tiroidee vengono spiegati i diversi trattamenti, con un approfondimento alla nutrizione (con anche qualche ricettina molto interessante) e routine quotidiana per mantenere la tiroide in salute.

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Nutrizione Ayurvedica di Swami Joythimayananda https://www.silviamenini.com/nutrizione-ayurvedica-di-swami-joythimayananda/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=nutrizione-ayurvedica-di-swami-joythimayananda https://www.silviamenini.com/nutrizione-ayurvedica-di-swami-joythimayananda/#respond Sun, 23 Jun 2019 20:00:00 +0000

L’alimentazione è uno dei fattori importanti che incidono sulla salute e il benessere generale dell’organismo. Troppo spesso ci si concentra sulla struttura fisica, dimenticandosi che siamo anche fatti di mente e anima. La salute viene proprio dall’equilibrioche si instaura tra questi tre fattori.
In soccorso arriva proprio l’Ayurvedache è tesa ad approcciare l’alimentazione attraverso la conoscenza degli elementi, dei gusti, dell’energia, delle qualità dei cibi e dei loro effetti sul corpo, sulla mente e sullo spirito. Infatti, ogni alimento che introduciamo, agisce in maniera diversa in base alla tipologia della persona, influenzando in maniera positiva o negativa la salute. Quest’ultima è strettamente correlata alla nutrizione che deve essere bilanciata, a una corretta digestione, a una buona assimilazione e a una regolare eliminazione. Se uno di questi fattori è lacunoso, si dovrebbe fortificarlo, utilizzando ingredienti specifici che aiutano proprio in tal senso. Diventa quindi fondamentale imparare a preparare un pasto e assumerlo seguendo le proprie specifiche esigenze.
Ogni individuo ha una propria costituzione che contiene tutte le informazioni che determinano una specifica personalità  e, in base a queste informazioni, si potrà decidere come vivere nella vita quotidiana. La dieta, così come le emozioni, possono interferire con l’equilibrio interno e predisporre a problemi sia psicologici che fisici. Proprio per questo motivo si dovrebbero preferire alimenti freschi, nutrienti stagionali con la giusta ripartizione di proteine, carboidrati, vitamine, minerali e acqua. Solo a seguito della digestione il cibo viene scomposto in aminoacidi, acidi grassi e zuccheri che in Ayurvedica appartengono alle categorie Vata, Pita e Kapa o agli elementi Terra, Acqua, Fuoco, Aria e Spazio. È proprio attraverso questa natura che si interagisce con ciò che ci circonda. Anche ogni individuo, non solo il cibo, appartiene in maniera dominante a una di queste categorie e permette di mantenere un funzionamento ottimale e armonico della persona.
Con questo libro si avranno tutte le informazioni per strutturare la propria dieta secondo i diktat dell’Ayurvedica, seguendo la propria costituzione individuale di appartenenza.
Dopo una introduzione all’Ayurveda, l’autore affronta i principi e la costituzione individuale per procedere quindi all’alimentazione secondo le stagioni con consigli pratici su come impostare la propria giornata e il cibarsi seguendo gli otto fattori e l’eventuale incompatibilità degli alimenti.
Un capitolo è dedicato alla digestione, uno all’alimentazione dei bambini e si prosegue con tabelle degli alimenti dove vengono segnalate le loro caratteristiche ayurvediche e le azioni che svolgono sull’organismo.
Un manuale utile per reimpostare il proprio stile di vita e un diverso approccio al cibo.

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