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alimentazione sana – Silvia Menini | Naturopatia, Benessere e Alimentazione https://www.silviamenini.com Stile di vita sano per riequilibrare l'energia vitale Thu, 08 Apr 2021 13:37:50 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.2.5 https://www.silviamenini.com/wp-content/uploads/2019/10/logo2.2-trasp-low.png alimentazione sana – Silvia Menini | Naturopatia, Benessere e Alimentazione https://www.silviamenini.com 32 32 Le alghe. Perché introdurle nella propria alimentazione https://www.silviamenini.com/le-alghe-perche-introdurle-nella-propria-alimentazione/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=le-alghe-perche-introdurle-nella-propria-alimentazione https://www.silviamenini.com/le-alghe-perche-introdurle-nella-propria-alimentazione/#respond Thu, 08 Apr 2021 13:37:48 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=3278
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L’Autunno in Medicina Tradizionale Cinese https://www.silviamenini.com/lautunno-in-medicina-tradizionale-cinese/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=lautunno-in-medicina-tradizionale-cinese https://www.silviamenini.com/lautunno-in-medicina-tradizionale-cinese/#respond Thu, 01 Oct 2020 16:01:24 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=2963

L’autunno è arrivato e in questa stagione lo Yang rientra nello Yin così come le energie del corpo tendono verso l’interno. Proprio per questo motivo è il momento più importante per prendersi cura di sé in quanto l’autunno rappresenta la stagione più impegnativa per il corpo.

Per aiutare questo movimento energetico si può prediligere il sapore amaro che dirige verso il basso e all’interno, armonizza il Qi di Polmone, ricompatta il Cuore dopo la stagione estiva, è dissecante ed è quindi da preferire quando il clima è tendente all’umido e ci sono accumuli di catarri. Il sapore acido invece porta all’interno, tonifica il Qi di Polmone ed è da preferirsi quando il clima è secco in quanto trattiene i liquidi.

In autunno sono da preferire rape, cavoli, carciofi, rafano, cicorie, riducendo progressivamente la frutta quando il clima diventa umido. Via libera a grano saraceno, segale, zucca e caffè d’orzo.

Il sapore dolce va bene anche in questa stagione, inserendo nei pasti cibi come cavoli, broccoli, cavolo cappuccio, cavolfiore, funghi, scalogni, porri, sedano, spinaci, timo, rosmarino, cachi, castagne, mele, pere e uva.

L’autunno, in Medicina Tradizionale Cinese è la stagione associata all’elemento Metallo che è, a sua volta, collegato al Polmone e all’Intestino Crasso che si occupano della comunicazione tra interno ed esterno, di trattenere ciò che serve e rilasciare invece ciò che non è utile. L’emozione legata a questo elemento è la tristezza che porta all’introspezione.

La connessione con la Wei Qi è molto stretta e quindi l’interrelazione con le difese verso i patogeni esterni. Affinché rimanga stabile e ci aiuti a proteggerci durante la stagione invernale, dobbiamo prenderci cura di noi stessi facendo attività fisica e prestando particolare attenzione verso l’alimentazione che deve essere equilibrata e il più possibile nutriente.

Si possono programmare i pasti nel week end ed assicurarsi di fare scorta di cibo sano e nutriente in modo da non ritrovarsi con il frigo vuoto e dover ordinare da asporto scendendo un po’ troppo spesso a compromessi.

Ecco un piccolo recap della verdura e frutta di stagione per non farsi trovare impreparati.

Verdura

Settembre: bietole, broccoli, carote, cavolini di Bruxelles, cavolo rapa, cetrioli, cicorie, fagiolini, insalate, patate, porcini, porri, radicchi, rape, ravanelli, sedani, spinaci, zucche, zucchine

Ottobre: bietole, broccoli, carciofi, carote, cavolfiori, cavoli, cavolo rapa, cavolini di Bruxelles, cicorie, finocchi, insalate, patate, porcini, porri, radicchi, ravanelli, rape, sedani, spinaci, zucche

Novembre: bietole, broccoli, carciofi, cardi, carote, cavolfiori, cavoli, cicorie, finocchi, insalate, patate, porri, radicchi, sedani, spinaci, zucche

Frutta

Settembre: fichi, fichi d’India, mele, meloni, pere, pesche, pesche noci, prugne, uva

Ottobre: cachi, castagne, limoni, mele pere, uva

Novembre: arance, cachi, castagne, kiwi, limoni, mandarini, mele, pere

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Il cibo della saggezza di Franco Berrino e Marco Montagnani https://www.silviamenini.com/il-cibo-della-saggezza-di-franco-berrino-e-marco-montagnani/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=il-cibo-della-saggezza-di-franco-berrino-e-marco-montagnani https://www.silviamenini.com/il-cibo-della-saggezza-di-franco-berrino-e-marco-montagnani/#respond Sun, 17 May 2020 07:20:38 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=2826

Il sottotitolo di questo libro è sicuramente indicativo. “Che cosa ci nutre davvero”. Spesso mangiamo quello che ci capita sotto tiro, o cediamo a quei cibi che più ci piacciono ma che non sono certo salutari, prestando poca attenzione al vero potere nutrizionale di quello che mettiamo nel piatto (e di conseguenza nel nostro corpo).

Franco Berrino è un grande sostenitore della vita semplice e delle scelte sane. Cibarsi di cibi naturali è equiparabile a godere delle piccole cose per ritrovare il contatto con la natura. Ma anche uno stile di vita sano inteso nella sua totalità è fondamentale per vivere serenamente e per lungo tempo con una qualità di vita che, oggigiorno, è sempre meno scontata.

Questo libro racconta il suo incontro con il maestro taoista Marco Montagnani, italiano ma di cultura più cinese che italiana e che ha permesso a Berrino di approfondire la conoscenza del cibo, della sua influenza sulla salute e sulla malattia. Ha anche compreso, proprio grazie a questo incontro, che il compito di chi ha coscienza, su questa Terra, è servire il bene comune senza aspettarsi alcuna ricompensa.

Nella visione taoista la giornata viene scandita dallo Yin e Yang. Alla sera lo Yin prende il sopravvento, durante la notte la temperatura del corpo si abbassa e l’energia Yin circola fino al mattino quando lo Yang riprende via via il suo posto. Se tutto funziona alla perfezione, il corpo riceve quindi l’energia Yang che permette di riprendere le attività con vitalità. Se non ci si riesce ad attivare questa energia in modo rapido e potente, vivendo invece una perenne stanchezza, significa che è presente un qualche disequilibrio. L’alimentazione rappresenta un importante pilastro per il corretto funzionamento dell’organismo e, proprio per questo, la colazione è considerata il pasto più importante della giornata.

Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, infatti, è proprio dalle 7 alle 9 del mattino che il meridiano dello stomaco e milza ha il suo picco energetico e la digestione risulterà più semplice rispetto al resto della giornata.

Questo ci deve far riflettere in quanto la natura stessa ci suggerisce sempre la via corretta da percorrere anche se sempre più spesso non vengono seguiti e rispettati i suoi ritmi.

“La natura è il medico delle malattie, e il medico deve solo seguirne gli insegnamenti”

Il cibo della saggezza è un libro di insegnamenti pratici che aiuta a riscoprire le verità alla base della salute e della felicità e che unisce le conoscenze scientifiche della medicina occidentale con le antiche tradizioni della saggezza orientale. Sempre più, infatti, i risultati scientifici aggiornati in ambito di alimentazione e stile di vita e gli insegnamenti millenari dei testi orientali coincidono, in un intreccio che richiama proprio la compenetrazione dello Yin e Yang del TAO.

In quest’orgia meccanicistica l’unica raccomandazione alimentare che raramente compare sui media è quella di mangiare poco, poco di tutto, che sarebbe invece la più valida.

Berrino ripropone in questo dialogo così particolare la sua visione sull’industria alimentare e su quella farmaceutica e trasmette al lettore in modo diretto e chiaro la sua idea su cosa ci nutre davvero sia nel corpo che nello spirito e cosa, invece, ci fa ammalare.

Nella tradizione taoista, così come in tutte le culture del mondo, il cibo non rappresenta solo il nutrimento fisico del corpo, ma è anche il risultato di molteplici fattori affettivi, relazionali e sociali.

L’atto di mangiare o bere rappresenta un’esperienza psicologica legata all’appagamento e al desiderio, oltre che alla necessità di nutrirsi.

Affronta anche il tema del perché ingrassiamo in maniera pragmatica e con approfondimenti sia dal punto di vista fisico che psicologico e aiuta il lettore a capire le cause e le cattive abitudini che ci portano ad accumulare chili e ad ammalarci sempre più frequentemente.

Ingrassiamo perché mangiamo cibo industriale, molto calorico e povero di nutrienti essenziali. Pare che se il cibo è povero il nostro corpo ne richieda di più per cercare di ottenere tutto quello di cui ha bisogno. Chi mangia prevalentemente cibi ultralavorati dall’industria mangia di più e ingrassa.

Conferma anche che non sono i grassi che fanno ingrassare, anche se contengono molte più calorie delle proteine e degli zuccheri. Solo con il giusto approccio alla nutrizione è possibile vivere in salute e rimettersi in forma. Berrino ci insegna quindi come iniziare ad amarsi di più e intraprendere un corretto stile di vita che gioverà non solo al fisico ma anche alla psiche e all’anima.

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Come dimagrire le gambe https://www.silviamenini.com/come-dimagrire-le-gambe/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=come-dimagrire-le-gambe https://www.silviamenini.com/come-dimagrire-le-gambe/#respond Sun, 22 Mar 2020 17:42:16 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=2750

È possibile dimagrire solamente una zona specifica del corpo? Le cosce sono uno dei punti più critici per le donne e tutte vorrebbero averle snelle e toniche. L’unica soluzione è quella di focalizzarsi su una alimentazione sana e controllata e su allenamenti specifici tesi alla tonificazione.

Molte si concentrano su una esercitazione aerobica: ore e ore sul tapis roulant, a camminare o correre, dimenticandosi però dell’importanza degli esercizi focalizzati alla tonificazione che sono gli unici ad aiutare a ottenere dei risultati tangibili. Un’altra cosa importante, e che spesso si sottovaluta, sono gli esercizi di stretching finali che servono a far ossigenare i muscoli e allungarli.

Un fattore fondamentale rimane comunque la costanza: non bisogna aspettarsi risultati dopo i primi giorni ma si deve tenere duro e perseguire il proprio obiettivo pensando anche che il nuovo approccio è salutistico e apporta notevoli benefici a livello globale dell’organismo.

Alimentazione

Si deve seguire una dieta controllata, dove non si eccede con le calorie ma senza nemmeno fare la fame perché tale approccio sarebbe controproducente. Prediligere una alimentazione sana ed equilibrata è quindi alla base. Bere 2 litri di acqua al giorno, magari inserendo qualche tisana depurativa e drenante che faciliti lo sgonfiamento. Limitare l’uso del sale (preferendo erbe e spezie) in quanto le cosce sono il punto dove c’è maggiore ritenzione idrica e l’idratazione è fondamentale. Assicurarsi di assumere 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, prediligendo quelle di stagione e ricche di acqua. La presenza di potassio presente aiuta inoltre a ristabilire l’equilibrio idrosalino. Ecco allora che spinaci, lenticchie e pesce (possibilmente pescato) aiutano a sgonfiare le gambe. Evitare i cibi ricchi di zuccheri come biscotti confezionati, gelati, dolci, bibite gassate. Per chi non volesse togliersi lo sfizio dolce, dovrebbe preferire il cioccolato fondente e dolci preparati in casa.

Non dimenticare l’assunzione sufficiente di proteine che aiutano a mantenere e aumentare il tono muscolare. L’apporto proteico ottimale per un sedentario è pari a 0,8-1 gr per Kg, per chi svolge una attività fisica moderata si va da 1 a 1,3 gr per kg a salire in relazione all’attività fisica che si fa.

Spazzolature & Co

Tramite la spazzolatura a secco si può eseguire un drenaggio linfatico rafforzando e stimolando la parte interessata in quanto si riporta il calore sulla superficie. Questa tecnica è consigliata anche per chi non suda, per chi ha la pelle secca e per coloro che hanno poco turnover cellulare. Rendendo la pelle più recettiva, va bene per la cellulite e le gambe gonfie da ritenzione, lavora infatti sui liquidi e sul sistema linfatico. È sufficiente utilizzare la spazzola apposita (che si può trovare nei negozi specializzati o anche in internet) o, in alternativa, un asciugamano un po’ ruvido, un guanto di crine per massaggiare le gambe procedendo dal basso verso l’alto. In tal modo si richiama il sangue e si porta ossigeno alla parte interessata. Regola inoltre la pressione arteriosa sia in iper che ipo. È importante insistere qualora la pelle rimanga bianca perché significa che in quel punto c’è un accumulo di tossine.

Un’altra tecnica che aiuta ad attivare la circolazione è la stimolazione con l’acqua fredda. La mattina, sotto la doccia, è consigliabile passare il doccino con acqua fredda dall’alluce fino al ginocchio insistendo in questa zona per poi procedere verso l’inguine. Ripetere l’operazione su entrambe le gambe anche per 10 minuti.

Fitness

L’obiettivo è quello di aumentare la massa muscolare diminuendo il grasso. È risaputo infatti che avere più massa magra aiuta ad accelerare il metabolismo oltre ad avere gambe più toniche.

È importante quindi camminare il più possibile, almeno 20-30 minuti al giorno, preferire le scale all’ascensore, approfittare anche solo di 20-30 minuti per praticare qualche esercizio anche in casa, se non si ha la possibilità di andare in palestra.

 Ecco alcuni esercizi utili

Squat

Questo è l’esercizio multiarticolare per eccellenza e ha un impatto positivo su tutto il corpo.

Si inizia stando in piedi con le gambe divaricate, in modo che i piedi siano in linea con le spalle. Mantenere la schiena dritta e gli addominali contratti. Scendere con il bacino fino a piegare le ginocchia ad angolo come se ci si stessa sedendo su una sedia. Stendere le braccia in avanti tenendo o meno dei pesi con le mani. Rialzarsi subito senza fermarsi. Mentre si è giù le spalle dovranno essere in linea con le ginocchia.

Jump Squat

È una variante dello Squat classico. Si parte in piedi con le gambe aperte all’altezza del bacino. Ruotare leggermente in fuori le punte dei piedi, il peso del corpo va mantenuto al centro. Piegare le ginocchia come se ci si stesse sedendo su una sedia portando i glutei indietro e mantenendo il busto dritto. Fare quindi un salto e atterrare delicatamente mantenendo il petto aperto.

Fare 3 serie da 10.

Affondi

Anche questo è uno degli esercizi più indicati in quanto permette di isolare la coscia nella sua interezza e può essere eseguito sul posto, in avanti o indietro o anche in camminata. Ci si può avvalere di un bilanciere o dei manubri per intensificare lo sforzo. Per lavorare bene sui glutei si deve concentrare la spinta sui talloni mantenendo il busto dritto, facendo attenzione a non sbilanciarsi lateralmente.

Affondi inversi

In piedi, tenere le gambe aperte con i piedi alla larghezza delle spalle, la schiena dritta e gli addominali attivi. Mantenendo il busto e la schiena fermi, inspirando, spostare il piede destro indietro per eseguire l’affondo, tornare quindi alla posizione di partenza. Eseguire lo stesso esercizio dall’altra parte.

Fare 3 serie da 10-15 ripetizioni per ogni gamba.

Affondi avanti

Ripetere gli affondi con il passo questa volta in avanti e facendo formare al ginocchio un angolo retto col pavimento, ma senza mai toccare terra. Assicurarsi che il ginocchio sia allineato alla caviglia. Contemporaneamente flettere il ginocchio sinistro in modo da toccare quasi terra. Tenere la posizione qualche secondo e poi, sollevando il tallone da terra, ridarsi lo slancio per tornare alla posizione di partenza.

Squat bulgaro

Simile all’affondo, lo squat bulgaro si esegue una gamba per volta posizionando il piede di quella in riposo posteriormente su un rialzo che può essere una sedia, una panca o degli step. Posizionare l’altra gamba a terra in maniera tale che lo stinco sia perpendicolare al terreno. Eseguire quindi un affondo finché il ginocchio della gamba poggiata sulla panca sfiora il pavimento e quindi risalire.

Hip Thrust

Questo esercizio è mirato proprio a lavorare sui glutei e si esegue con un bilanciere posizionato sul bacino poggiando la schiena su una panca. L’esercizio consiste nell’alzare il bacino fino ad arrivare ad avere la schiena parallela al terreno, mantenendo i glutei contratti per qualche secondo.

Curtsy and kick

Partire in piedi, gambe aperte all’altezza del bacino. Fare un passo indietro incrociando la gamba sinistra dietro alla destra piegata per mantenere l’equilibrio, braccio sinistro lungo il corpo e braccio destro piegato davanti al petto. Inspirare ed espirando, spingere sulla gamba destra per effettuare un calcio laterale con la gamba sinistra, sferrando un pungo in avanti con il braccio sinistro. Sia il calcio che il pugno devono essere controllati facendo attenzione a non alzare la gamba oltre l’apertura dell’anca.

Ripetere 3 serie da 15.

Step con alzata del ginocchio

L’altezza ideale è quella di almeno 2 gradini. Salire e scendere ripetutamente.

Partire in piedi davanti a uno step o un gradino. Appoggiare il piede destro sullo step e spingere verso l’alto salendo sullo step e portando l’altra gamba piegata con la coscia parallela al pavimento. Con le braccia eseguire un movimento alternato a quello delle gambe per mantenere l’equilibrio. Scendere dal gradino appoggiando prima la punta del piede e poi il tallone e ripetere la sequenza alternando le gambe. Mantenere la schiena dritta, glutei e addominali contratti e le gambe leggermente piegate per non sollecitare troppo le ginocchia.

Ripetere 3 serie da 15.

Leg Up

Questo esercizio si può eseguire con o senza cavigliera (che rende lo sforzo muscolare più intenso). Sdraiarsi su un fianco con entrambe le gambe distese e la testa in appoggio sul gomito, tenendo l’altro braccio a terra davanti alla pancia. La schiena deve essere sempre in linea con spalle e fianchi e i glutei stretti. Accavallare la gamba sinistra sopra la destra all’altezza del ginocchio appoggiando il piede a terra. Tenendo il piede a martello, sollevare la gamba destra da terra fino a quando non si sente tirare il muscolo ed eseguire 20 slanci e, successivamente 20 molleggi veloci. Ripetere dall’altro lato.

La sedia

Mettersi con la schiena appoggiata al muro e i piedi divaricati. Piegare le gambe fino a formare un angolo di 90° tra polpaccio e coscia. Rimanere in questa posizione per 10 secondi e poi tornare alla posizione di partenza. Fare 3 serie da 10 riposandosi per 30 secondi tra una e l’altra.

La bicicletta

Sdraiarsi a pancia in su. Alzare le gambe e iniziare a pedalare come se si fosse sopra una bici. Le mani possono essere messe sotto i glutei per dare la spinta iniziale. Questo esercizio è utile anche per sollecitare gli addominali.


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Germogli: come farli con e senza germogliatore https://www.silviamenini.com/germogli-come-farli-con-e-senza-germogliatore/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=germogli-come-farli-con-e-senza-germogliatore https://www.silviamenini.com/germogli-come-farli-con-e-senza-germogliatore/#respond Sun, 05 Jan 2020 17:12:43 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=2573

I germogli si possono preparare con o senza germogliatore anche se l’uso di quest’ultimo risulta sicuramente più pratico e veloce e se ne possono trovare di ottimi in commercio oltre al fatto di avere una maggior scelta in fatto di varietà di semi.

Tra i semi per germogli sono particolarmente indicati quelli di cereali o di legumi (lenticchie, soia, fagioli azuki e ceci) ma ci si può veramente sbizzarrire optando per semi di cavolo rosso, zucca, girasole, semi di lino…

La germinazione avviene alla luce ma comunque al riparo dai raggi del sole diretti e i tempi possono variare dalle 24 alle 48 ore fino ad arrivare ad alcuni giorni. Per capire se sono pronti al consumo basta controllare che abbiano raggiunto i 3-4 centimetri di altezza e che le foglioline siano verdi.

I semi di cereali e legumi sono gli stessi che si acquistano normalmente, mentre quelli meno comuni si trovano nei negozi di alimenti biologici in comode bustine. Da evitare i semi di solanacee (pomodoro, melanzane e basilico) perché tossici.

Unica piccola attenzione da seguire è quella di lavare sempre bene le mani e l’attrezzatura, risciacquare frequentemente i semi ed evitare ristagni di acqua.

Il germogliatore consiste in un contenitore in plastica o terracotta (o vetro che però si adatta solamente ad alcune tipologie di semi) dotato di più ripiani che sono forati per consentire il passaggio di aria ed evitare anche i ristagni di acqua. Avendo più piani a disposizione è quindi possibile far germogliare varietà differenti di semi e variare così le proprie ricette.

 Il procedimento, se si ha a disposizione un germogliatore, è molto semplice: basta lasciare in ammollo i semi per una notte (o secondo le istruzioni che si trovano sulla confezione), risciacquare i semi sotto l’acqua corrente e scolarli. Disporli quindi sui diversi ripiani facendo attenzione che siano ben distanziati tra di loro. È consigliabile anche vaporizzare con un spruzzino i semi un paio di volte al giorno per tenerli idratati. Una volta che la piantina nata dai germogli ha raggiunto i 3-4 cm, sono pronti per essere consumati.

Se invece non si dispone di un germogliatore è comunque possibile procedere anche senza attraverso metodi più casalinghi ma che permettono comunque di ottenere buoni risultati.

Quello più semplice consiste nell’utilizzare un barattolo in vetro che verrà chiuso da una garza fissata con un elastico. Questo per permettere all’aria di circolare liberamente.

È sufficiente quindi mettere i semi in ammollo per una notte, o sempre per il periodo indicato sulla confezione, sciacquarli e scolarli dall’acqua in eccesso e sistemarli nel barattolo che verrà richiuso dalla garza. Il barattolo dovrà essere sistemato a testa in giù per permettere all’acqua di uscire e non far marcire i semi. I semi vanno sciacquati e scolati 2 volte al giorno fino a che non si vedranno spuntare le piantine. Quando saranno alte 3-4 cm i vostri germogli saranno pronti per essere consumati.

Per facilitare la presenza di clorofilla che è data principalmente dall’esposizione al sole, è consigliabile, verso la fine della germogliazione, lasciare i contenitori per almeno 8 ore esposti alla luce diretta.

Ecco come ho fatto i germogli partendo dai semi di lino in maniera semplice e super economica.

Basta prendere un cucchiaio di semi di lino biologici e, dopo averli sciacquati sotto acqua corrente con l’aiuto di un colino, posizionarli ben distanziati tra loro su un piatto fondo. Il piatto va quindi coperto con un telo da cucina preferibilmente bianco di lino e non lavato utilizzando un detersivo industriale.

I semi andranno sciacquati (con l’ausilio di un colino) due o tre volte al giorno (mattina e sera) facendo attenzione a non lasciare acqua che possa far marcire i semi. I germogli saranno pronti in 4-5 giorni e potranno essere conservati in frigorifero in un contenitore senza coperchio per massimo una settimana.

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Germogli: un concentrato di energia vitale e nutrienti https://www.silviamenini.com/germogli-un-concentrato-di-energia-vitale-e-nutrienti/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=germogli-un-concentrato-di-energia-vitale-e-nutrienti https://www.silviamenini.com/germogli-un-concentrato-di-energia-vitale-e-nutrienti/#respond Sun, 05 Jan 2020 17:00:49 +0000 https://www.silviamenini.com/?p=2570

I germogli sono un vero e proprio toccasana per la salute e il benessere generale. Sono ricchi di energia vitale, vitamine, minerali, enzimi, amminoacidi in quanto in essi la vita si schiude e cresce. Il massimo della ricchezza in Jing secondo la Medicina Tradizionale Cinese, infatti, si ha proprio nella fase della germogliazione. Il Jing è la vitalità dell’alimento e, se risulta essere scarso nei cibi conservati, congelati, coltivati in serra, transgenici, quelli fuori stagione, le insalate in busta, la frutta troppo “bella” per essere vera e genuina… e potrei continuare all’infinito… è invece concentrata proprio in semi e germogli.

L’alimentazione oggi è cambiata e i valori nutrizionali ed energetici si sono modificati in negativo, tanto da non garantire più all’organismo tutte quelle proprietà di cui, invece, ha bisogno.

Ecco allora che inserire nella propria alimentazione quotidiana l’uso di semi e germogli può portare un notevole beneficio alla salute e conferirà una energia che sembrava ormai dissolta.

Non siete ancora convinti? Ecco altri buoni motivi per consumare i germogli

Innanzitutto, sono ricchi di enzimi che aiutano la digestione e ad assimilare ciò che si mangia. Contengono una elevata quantità di antiossidanti e nutrienti. Vitamina A, del gruppo B, C, E (basti pensare che durante il processo di germogliazione le vitamine aumentano anche fino al 400% rispetto al seme non germogliato e 1400% rispetto alla pianta adulta), sali minerali come sodio, ferro, calcio, potassio, fosforo e magnesio, acidi grassi essenziali, aminoacidi, fibra, clorofilla

E proprio la clorofilla aiuta la rigenerazione del sangue, la formazione dei globuli rossi e una migliore ossigenazione di tutto il corpo. Facilita inoltre l’assorbimento della vitamina A e favorisce la digestione.

Sono disintossicanti ed estremamente alcalinizzanti e quindi utili nel ripristinare l’equilibrio acido-basico nell’organismo. Spesso uno sbilanciamento verso la parte acida provoca mal di testa, eczemi, problemi alla pelle, dolori osteoarticolari, infiammazioni…

Le proteine contenute possono arrivare anche al 35% e sono meglio assimilabili rispetto ad altre fonti proteiche perché fornite in forma semplice di singoli aminoacidi. I germogli di alfa-alfa, ad esempio, contengono tutti e 8 gli aminoacidi essenziali. I nutrienti sono biodisponibili e ben assimilabili.

La composizione generale di un germoglio è suddivisa in 85% acqua, dal 5 al 35% proteine, lipidi, zuccheri solubili, vitamine, minerali e altre sostanze.

Il contenuto energetico è elevato seppur mantenendo una bassa percentuale di grassi complessi. L’apporto calorico medio si aggira intorno alle 45 Kcal per 100 grammi.

Sono quindi ottimi per tenere una alimentazione equilibrata ricca di nutrienti, sono ricostituenti e quindi consigliati in casi di convalescenza, stanchezza, debolezza e indebolimento anche causato da stress, rafforzano l’organismo e fortificano le difese immunitarie, aiutano la depurazione dell’organismo, decongestionano e aiutano a ossigenare gli organi. Combattono anche i radicali liberi e sono utili per aiutare il funzionamento di tiroide, fegato, reni e polmoni.

Come consumarli:

Crudi in insalata o per farcire panini, ma anche aggiunti alla cottura ultimata a zuppe e minestre o per arricchire yogurt e frullati.  

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