Le fave di cacao crude sono il seme della pianta del cacao e sono originarie del Sudamerica. Venivano utilizzate dai Maya e dagli Aztechi e le definivano il cibo degli dei. È proprio da queste fave che vengono ricavati il cacao e il burro di cacao per produrre il cioccolato che tanto amiamo. Possono però essere consumate anche pure e sono estremamente benefiche grazie alle loro numerose proprietà benefiche per il fisico e lo spirito. Hanno un sapore amarognolo e possono essere consumate sia in purezza sia in preparazioni o per guarnire budini, yogurt e torte. Se non dovessero piacere crude, si possono facilmente tostare in casa mettendole su una teglia da forno per 5 minuti a 220 gradi e poi abbassando la temperatura a 160 gradi per altri 10 minuti. È comunque consigliabile il consumo crudo per mantenere integre tutte le loro proprietà.
Sono una preziosa fonte di energia e sono perfette per essere consumate la mattina per dare uno sprint alla giornata. Contengono una piccola percentuale di caffeina e teobromina che stimolano la concentrazione e l’organismo. Sono quindi un energizzante naturale oltre che ottimi stimolanti del sistema nervoso. Sono ricche di minerali come rame, ferro, calcio, potassio, magnesio e manganese, vitamine (soprattutto quelle del gruppo B e la vitamina E), polifenoli e flavonoidi e sono quindi anche degli ottimi antiossidanti.
Sono benefiche per il colesterolo e hanno effetti antinfiammatori, contrastano la depressione in quanto regolano l’umore inducendo la secrezione di endorfine e serotonina (l’ormone del buonumore) oltre ad accelerare il metabolismo grazie alle catechine e ridurre la pressione sanguigna grazie alla teobromina che contribuisce alla dilatazione dei vasi sanguigni. Sono anche utili per tener bassi i livelli di glicemia nel sangue e aiutano a depurare il corpo purificando l’apparato intestinale.
È consigliabile usarle come spuntino a metà mattina o metà pomeriggio come spezza-fame o, se si è sportivi, se ne possono mangiare un paio prima dell’allenamento per poter sfruttare il loro potere energizzante e remineralizzante o quando si studia per aumentare la concentrazione.
Le controindicazioni sono poche ma bisogna stare attenti ad un consumo eccessivo in quanto stimolano il sistema nervoso e possono portare tachicardia, ansia, ipertensione.
Le fave di cacao crude, inoltre, permettono di sfruttare la nostra intuizione, intelligenza ed illuminazione spirituale in quanto attivano la ghiandola pineale che, posta al centro del cervello tra i due emisferi, è responsabile della produzione di neurotrasmettitori come la serotonina e la melatonina. Durante la meditazione permettono di stimolare i chakra e portare energia bioelettrica proprio alla ghiandola pienale.
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Siamo arrivati! Il Natale è alle porte e le nostre case abbondano di panettoni, pandori, cioccolatini, torroni, tronchetti, e chi più ne ha più ne metta.
Il panico può assalire, pensando che tutti i sacrifici fatti fino ad ora possano essere mandati in fumo da queste imponenti occasioni di convivialità che vedono riuniti amici e parenti.
Ma è proprio questo che, invece, devono essere: momenti di convivialità senza ossessionarsi troppo sul cibo. Il concetto basilare dovrebbe essere quello di godersi questi giorni di festa e i cibi che poi torneranno sulle nostre tavole solamente tra un anno.
Basta qualche piccolo accorgimento e il gioco è fatto!
Pensare: “Sì vabbè tanto sgarro! A questo punto cosa importa…”. Ecco, no! Approccio sbagliato. Puntare comunque su dosi normali ed evitare di fare il bis o, ancor peggio il tris! Considerate che un cibo impiega circa 20 minuti per essere percepito dallo stomaco e creare quindi il senso di sazietà. Proprio per questo bisognerebbe sempre alzarsi da tavola con ancora quel leggero senso di appetito che verrà poi a scomparire da solo in breve tempo.
Aggiungere alle portate sempre della verdura, possibilmente cruda o cotta in poco olio e con metodi di cottura leggeri. In questo modo si avranno a portata di mano delle opzioni salutari per accompagnare i piatti più impegnativi.
Verdura, un pezzetto di parmigiano, frutta fresca o qualche mandorla saranno utili anche per spezzare la mattina o il pomeriggio in modo da non arrivare affamati e rischiare di lanciarsi sul cibo senza riuscire a controllarsi e optare così per i cibi meno salutari anche se più gratificanti. Anche le tisane saranno un ottimo aiuto per sgonfiarsi ed evitare di fare l’occhiolino a quel vino liquoroso avanzato o a bibite gassate e piene di zucchero.
Spesso la chiusura della palestra durante le festività rappresenta un’ottima scusa per chiudersi in casa e saltare così gli allenamenti. Ma è sufficiente mantenersi attivi con qualche camminata all’aria aperta per tenere attivo il metabolismo, smaltire il cibo in eccesso e quella pesantezza tipica del dopo pasto delle feste. Si eviteranno così cali di energia e sovraccarico degli organi, favorendo la digestione e il buonumore.
Ci sta che a fine pasto, soprattutto della Vigilia, Natale e Capodanno si apra e si condivida un panettone o qualche pezzo di torrone. Bisognerebbe però evitare di lasciarsi tentare da quella confezione “ormai aperta” e allungare la mano ogni volta che ci si passa davanti.
Anche fare colazione con una abbondante fetta di pandoro avanzata non è una brillante idea. Meglio lasciare questo concentrato di zuccheri e grassi per le occasioni conviviali e optare invece per spuntini e colazioni sane ed equilibrate da un punto di vista nutrizionale.
Digiunare i giorni prima o dopo di una abbuffata è inutile e controproducente. Il corpo entrerà in allarme e, soprattutto, si rischia di arrivare a tavola ancora più affamati. Via libera invece a frutta, verdura, proteine leggere (come pesce, pollo, tacchino, fiocchi di latte, ricotta) e sazianti, piatti di cereali conditi con verdure e pochi intingoli. Anche iniziare la giornata con delle centrifughe, tè verde o tisane depurative saranno un vero toccasana.
]]>intende!