L’orto dei germogli di Grazia Cacciola

di Silvia Menini

I germogli sono l’alimento più ricco da un punto di vista nutrizionale di cui disponiamo. Proprio per questo motivo, dovrebbero far parte di ogni dieta salutare ed equilibrata tesa al benessere anche se spesso vengono considerati speciali e inconsueti.

Per germoglio si intende il giovane virgulto che nasce dal seme o dalla gemma di una pianta. Alla base della germinazione c’è quindi il seme, che deriva dalla trasformazione di un ovulo dopo la fecondazione. Quando il seme trova le condizioni di umidità e la temperatura adeguata per attivarsi, viene prodotto il germoglio.

È però spesso difficile trovarli freschi e di tipologia diversa dalla soia e, anche in questo caso, la qualità che si ritrova sugli scaffali dei supermercati, non è nemmeno delle più eccelse. In realtà la natura ci offre tantissime varietà di germogli che possono essere coltivati in casa dando vita a un vero e proprio orto casalingo.

Ma perché bisognerebbe inserirli nella dieta quotidiana?

Basti pensare che in una altezza di appena mezzo centimetro, sono contenuti tutti i principi nutritivi della pianta adulta (se non addirittura superiore), tanto che i risultati a livello di benessere psico-fisico si possono riscontrare già dopo pochissimi giorni d’integrazione nell’alimentazione. Sicuramente molto meglio che assumere i complessi vitaminici o di sali minerali che si trovano in commercio, la cui biodisponibilità è meno immediata per l’organismo.

Una sezione del testo è dedicata proprio alle proprietà nutritive dei germogli e permette di rendersi conto in maniera diretta ed efficace della loro potenzialità a livello nutritivo. Innanzitutto, sono ricchi di vitamine: durante il processo di germinazione aumentano infatti fino al 100% se comparati al seme e 1400% rispetto alla pianta adulta. Sono anche ricchi di minerali ed enzimi in forma immediatamente assimilabile, tanto da risultare facilmente digeribili e a basso tenore calorico. Sono ricchi di proteine vegetali, di aminoacidi e delle vitamine indispensabili per loro assorbimento. Ecco quindi spiegata la loro importanza fondamentale per il processo di rinnovamento delle cellule, per la digestione e l’assimilazione dei cibi, per la coagulazione del sangue e il corretto funzionamento del fegato.

I sali minerali contenuti sono ad esempio il calcio, potassio, ferro, fosforo, magnesio, rame, selenio, zinco, sono ricchi di clorofilla, vitamina A, del gruppo B, D, E, K U (enzima S metil-merionina, utilizzato nel trattamento di alcuni tipi di ulcera).

Sebbene non si trovino facilmente in commercio, la coltivazione dei germogli è alla portata di tutti, richiedendo uno spazio ridotto e cure minime (poche annaffiature per un alimento tra i più nutrienti e ricchi di vitamine e sali minerali ne vale sicuramente la pena) e in pochi giorni ecco già pronta la prima coltivazione di germogli.

Questo libro risulta essere un manuale di veloce e agevole consultazione scritto con un linguaggio semplice, favorendo quelle nozioni pratiche sul come coltivare e trattare i germogli e fornendo le basi di quelli che sono i principi nutrizionali di questo alimento e che risultano essere utili per essere guidati nella scelta.

Dai comuni germogli di soia e lenticchie, fino a quelli di cavolo rosso, fieno greco e fagiolo mung, vengono tutti illustrati per ciascuna tipologia le proprietà nutritive e peculiarità di coltivazione.

Una sezione è invece dedicata ai germogliatori domestici, strumenti sicuramente indispensabili ma riproducibili in casa con un fai da te alla portata di tutti. Al contrario di ciò che si crede, infatti, far germogliare i semi richiede poca pratica e pochi attrezzi che spesso abbiamo già in casa.

Per la coltivazione domestica, possono andare bene tutti i noccioli della frutta, le granaglie integrali non decorticate, i fagioli di qualsiasi origine e le sementi.

I semi più utilizzati per la germogliazione sono i cereali: riso, grano saraceno, orzo, farro, i semi: erba medica, ravanello, fieno greco, senape, crescione, alfa alfa, finocchio, cavolo, lino, trifoglio, rucola e i legumi: fagioli mung (azuki verdi), piselli, lenticchie, azuki rossi, soia gialla, ceci.

Una volta pronti però cosa fare? Come utilizzarli in cucina?

Ecco che vengono quindi elencati tutti i germogli che possono essere consumati crudi e quelli invece da cuocere, fino alla fermentazione e alle bevande fermentate.

Per poi passare a delle ricette utili per l’utilizzo in cucina, sfiziose e di semplice realizzazione.

Ora non serve altro che acquistare il libro e mettere in pratica i preziosi consigli in esso contenuti!

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