Il mochi è principalmente conosciuto come dolce tradizionale giapponese, costituito da una speciale varietà di riso, il cosiddetto “riso dolce”, tritato e pestato fino ad ottenere una pasta morbida e appiccicosa a cui viene successivamente data una forma tondeggiante.
Viene definito “glutinoso” ma questo termine risulta fuorviante perché è invece privo di glutine.
Questa è la base per una serie di dolci tra cui il daifuku, costituito da mochi (a cui viene aggiunto lo zucchero) ripieno di marmellata di azuki o altro.
In realtà il mochi è molto versatile grazie al suo sapore semplice e neutro e si presta ad essere utilizzato come ingrediente base per preparazioni sia dolci che salate.
In Italia si trova, dolcetti giapponesi a parte, in forma di panetto nei negozi di alimentazione naturale e si prepara cuocendolo in una padella antiaderente con coperchio per alcuni minuti o in forno, fino a quando non si sarà dorato e gonfiato (si formeranno delle bolle e l’interno sarà morbido e appiccicoso (quasi filante) mentre l’esterno croccante).
Un semplice condimento salato consiste in salsa di soia o zenzero grattugiato (io personalmente ci aggiungo anche del wasabi), salsa tahina con Umeboshi, oppure può essere aggiunto a zuppe o stufati. La versione dolce lo può vedere accostato a della marmellata, sciroppo d’agave, malto, Amasaki, miele, crema di nocciole, di carrube… e diventa in pochissimo tempo un’ottima colazione sana e nutriente o una merenda golosa che verrà apprezzata anche dai più piccoli.
Il mochi è un’ottima fonte di energia, consigliato a persone debilitate o per chi ha bisogno di una carica aggiuntiva. Perfetto anche per le neo mamme soprattutto durante la lattazione in quanto le mantiene in forza e rafforza i muscoli della vescica. È molto proteico, ha un sapore tendenzialmente dolce (un dolce equilibrato, come viene definito in dietetica cinese) e contiene molto amido. È un alimento curativo (come il miso e le alghe) ed è indicato in Medicina Tradizionale Cinese per il deficit di Qi di Milza, astenia, anemia (la milza produce infatti il Sangue), per le donne in gravidanza e allattamento e per i bambini che non mangiano o che faticano a crescere, quando si vive un periodo di forte stress fisico, psichico e mentale.
Il suo sapore tendenzialmente dolce dirige l’energia verso l’alto e verso l’esterno, rallenta e rilassa, placando le emozioni. Umidifica la secchezza del Polmone e modula il Cuore e le menti iperattive. Nutre lo Yin e tonifica le persone deboli con segni di deficit e freddo.
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