Fortuna Fatali e il mistero della medusa di Valentina Barzago

di Silvia Menini

Era da tanto tempo che non leggevo un romanzo che mi tenesse incollata alle pagine.

Un romanzo divertente ma anche un giallo appassionante.

Fortuna Fatali è la nostra protagonista e si trova presso i Bagni L’Ultima Spiaggia di Varazze, stabilimento gestito dal padre sessantenne che, durante la famosa crisi di mezza età, ha deciso di lasciare la Brianza per trasferirsi al mare con la nuova fidanzata decisamente troppo giovane e avanguardista rispetto al suo “vecchio stile”.

Fortuna ha trentaquattro anni, ha un carattere complesso e dalle mille sfaccettature e ha avuto la malsana idea di aprire una agenzia investigativa con la madre Fiona, ex magistrato in pensione ma decisamente troppo invadente. Ma proprio a causa della “sindrome dell’impostore” di cui Fortuna soffre, non riesce a scrollarsi la sensazione di non essere abbastanza e si fa prevaricare ogni volta dalla madre che, manco a dirlo, non se lo fa ripetere due volte.

Proprio quel Bagno, diciotto anni prima, è stato testimone di una tragedia che ha coinvolto un bambino di sei anni, investito da un’auto mentre cercava il suo pupazzo: una medusa rossa fatta all’uncinetto. Stranamente, poi, qualche giorno dopo, la madre scomparve, facendo pensare a un suicidio vista la tragedia che aveva vissuto.

Ad oggi (siamo ad agosto e quindi tempo di vacanze), tutto inizia quando Fortuna trova proprio quella medusa che apparteneva a Mattia, lasciata appesa proprio al suo ombrellone.

Chi lo ha messo? Qualcuno invischiato in quello che è successo tanti anni prima? E per mandare quale messaggio?

Fortuna capisce che forse potrebbe non essersi trattato di un incidente quanto successo 18 anni prima e decide così di iniziare ad indagare lasciando fuori, per una volta, la madre.

In alternativa, affida il ruolo di “Watson” a Geremia, bagnino nonché sua cotta da sempre.

Ecco, quindi, che Fortuna avrà finalmente l’occasione di dimostrare alla madre ma soprattutto a se stessa di essere all’altezza di un vero e proprio “cold case” estremamente complesso perché, si sa, spesso non basta solo la tecnica ma anche una sana propensione al gossip e al saper approcciare le “comari” da spiaggia che ne sanno sempre più degli altri e possono attivamente e inconsapevolmente contribuire alla risoluzione del caso.

Come avrete capito dall’incipit, questo è un romanzo che ho amato e che consiglio spassionatamente a chi ama i gialli ma spruzzati anche da una sana ironia e simpatia. È impossibile non innamorarsi della divertente protagonista e dalle sue saghe personali e familiari che sono sapientemente posizionate in una trama ben costruita. La sua incontestata imperfezione e goffaggine la rende una di noi tanto da donarle una forza narrativa unica. Un giusto mix di commedia, mistero, emozioni e ironia, scritto con una penna fresca, frizzante e audace ma dinamica e qualche vicissitudine surreale permette di strappare un sorriso anche al lettore più ostico. Se ve lo stiate domandando… no, questa non è solo una classica lettura da ombrellone prettamente estiva, bensì un romanzo sulla rivincita, sulle seconde possibilità, sulla famiglia e di come, i sogni, possono essere sempre raggiunti nonostante l’età e nonostante tutto.

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