Spesso quando si segue una dieta low carb o chetogenica si incorre nella problematica di sostituire la pasta e il riso nelle classiche preparazioni a cui siamo abituati.
Gli amidi presenti in pasta e riso, infatti, vengono convertiti velocemente in zucchero dall’organismo e possono incrementare la glicemia e anche non favorire la perdita di peso. Basti pensare che una tazza di riso bianco normale contiene 45 grammi di carboidrati con meno di un grammo di fibra (perché bianco).
I disturbi metabolici come l’obesità e il diabete sono in gran parte dovuti al consumo eccessivo di zuccheri e agli alimenti ricchi di amido che si convertono in zuccheri. Quindi ridurre lo zucchero è uno dei migliori trucchi per perdere peso. Inoltre, troppo zucchero provoca infiammazioni nel corpo.
Ecco alcuni sostituti del riso e della pasta per la preparazione delle ricette:
Le verdure a basso contenuto di carboidrati, tritate finemente o grattugiate, sono ottimi sostituti del riso e della pasta. Le verdure più utilizzate sono cavolfiori, broccoli, cavoli e zucchine.
Puoi comprarlo già fatto o prepararlo semplicemente in casa grattuggiando semplicemente i pezzi di cavolfiore crudo in un robot da cucina.
Alcuni negozi online vendono cavolfiore di riso fresco o congelato ma puoi anche seguire i passaggi di base su come preparare il riso al cavolfiore da una testa di cavolfiore economica.
Tutto quello che devi fare è grattugiare i pezzi di cavolfiore in un robot da cucina. Quindi mettere in un piatto per microonde coperto e cuocere a fuoco alto per cinque minuti. Potete anche rosolarlo in una padella con un po’ d’olio finché non sarà tenero. Condirlo quindi a piacimento.
Una porzione da una tazza di riso al cavolfiore contiene circa 5 grammi di carboidrati totali con 2 grammi di fibre. Pertanto, è un’ottima scelta cheto a 3 grammi netti.
Un altro popolare sostituto del riso a basso contenuto di carboidrati è il riso ai broccoli. È un’ottima alternativa se non ti piace il cavolfiore o se desideri un’alternativa.
Il suo colore verde lo fa sembrare molto diverso dal riso e ha un sapore più forte del cavolfiore. Ma è un sostituto nutriente facile da preparare. Il procedimento per tagliare e cuocere il riso ai broccoli è lo stesso del riso al cavolfiore.
Se non hai mai provato il riso al cavolo cappuccio è sicuramente da provare! Ha un sapore delicato che si sposa bene con qualsiasi piatto. Basta tritare finemente o grattugiare il cavolo. È sufficiente poi soffriggerlo in un po’ d’olio o burro finché non sarà bello tenero aggiungendo sale e olio per insaporirlo.
Le zucchine assumono il soprannome di zoodles quando vengono tagliate in fili lunghi e sottili. Basta utilizzare uno spiralizzatore per spaghetti di zucchine e condirle a piacere. Si può anche saltare velocemente in padella per ammobidirle.
Gli shirataki sono composti principalmente da fibra vegetale e circa il 98% di acqua. Provengono dal Giappone e sono un ottimo sostituto del riso e della pasta a basso contenuto di carboidrati perché hanno zero carboidrati netti. La fibra espande leggermente lo stomaco quando viene digerita, il che ti aiuta a sentirti pieno. Esiste sia la versione in acqua che va precedentemente lavata sotto acqua corrente o la versione secca, forse dal sapore più gradevole.
Sono insapore e quindi è importante scegliere il giusto e gustoso condimento per creare un piatto appetitoso.
Si possono creare anche dei dessert come, ad esempio, il budino di riso Keto o degli ottimi involtini di sushi.
La rutabaga è un incrocio tra ravanelli e rape. È un ortaggio a radice simile alle rape ma ha un sapore più dolce. Una tazza di rutabaga cruda a cubetti contiene 12 grammi di carboidrati con poco più di 3 grammi di fibre. Quindi i carboidrati netti sono poco meno di 9 grammi. Dopo aver sbucciato la rapa e tagliato le estremità, dovrai prima creare una spirale. Quindi metti i fili simili a tagliatelle in un robot da cucina e frulla fino a quando i pezzi non avranno le dimensioni del riso.
Per cuocere il riso alla rutabaga, fallo sobbollire con acqua a fuoco medio fino a quando il liquido non viene assorbito. Per una rutabaga media, avrai bisogno di circa una tazza d’acqua ma usa meno acqua per un riso più sodo.
Con solo 8 grammi di carboidrati totali in una tazza di rape a cubetti, è una scelta ottima se segui una dieta chetogenica. Inoltre, se si considera che ha anche poco più di 2 grammi di fibra, si scende a meno di 6 grammi netti.
La preparazione del riso alle rape è simile alla rutabaga. Bisogna prima sbucciarle e tagliare le estremità. Poi tagliatela a pezzetti con un robot da cucina. Il modo migliore per cucinare le rape in padella è cuocerle a fuoco medio in una piccola quantità di liquido. Per un sostituto del riso fritto, prova a usare salsa di soia o tamari.
Conosciuto anche come rapa messicana o fagiolino, il jicama è spesso usato come sostituto della mela o della patata. L’interno è bianco con una consistenza simile alle mele ma senza il sapore dolce.
Una tazza di jicama tritato contiene 11 carboidrati totali con 6 grammi di fibre. A causa dell’alto contenuto di fibre, i carboidrati netti scendono a soli 5 grammi per tazza. Ciò lo rende un’ottima scelta per le diete chetogeniche.
Per fare il riso jicama basta tagliarlo o lavorarlo a pezzetti e poi friggerlo in olio a fuoco medio.
]]>Il palmito o cuore di palma è un ortaggio che si ottiene da diverse varietà di palme tipiche del Sud America da dove sono state poi esportate per arrivare sui piatti di tutto il mondo compresa la nostra e quella francese.
Il palmito non contiene grassi ma una altissima percentuale di acqua, per cui viene spesso introdotto nella propria alimentazione anche da chi tiene a bada le calorie. Grazie al suo contenuto di fibre, che costituiscono la maggioranza dei carboidrati presenti, sono l’ideale per le diete, oltre a rafforzare l’intero apparato digerente.
Sono ricchi di vitamina B2, B6 e vitamina C, minerali come rame, potassio, zinco e fosforo. Il rame facilita l’assorbimento del ferro e la formazione dei globuli rossi oltre a contribuire alla salute di vasi sanguigni, ossa, nervi e sistema immunitario in generale. Il fosforo rinforza denti e ossa e partecipa alla digestione delle proteine che riparano i tessuti oltre ad aiutare nella prevenzione e al trattamento dell’ipertensione. Lo zinco è un minerale con proprietà curative che aiuta il rinnovamento cellulare e la cicatrizzazione delle ferite. Questo minerale agisce anche sul metabolismo delle proteine, fondamentale per la formazione dei muscoli. La vitamina B6 produce emoglobina e contribuisce quindi alla formazione del sangue, migliora la metabolizzazione di grassi, proteine e carboidrati. I polifenoli presenti rendono questo alimento un ottimo antiossidante.
Un abbinamento culinario perfetto è con aglio, scorza di limone, olio evo o di cocco e pepe. Si può anche arricchirlo con avocado e maionese. Si possono preparare anche piatti sfiziosi con gamberetti, zafferano, maionese e limone o scegliendo un’altra tipologia di proteina in base ai propri gusti ed esigenze.
]]>Voglia di una cena leggera ma comunque golosa? O anche di una colazione o merenda alternativa. Ecco una proposta che non mi stufo mai di fare e che può essere versatile aggiungendo verdure, formaggio o spezie per arricchire l’impasto e adattarlo ai propri gusti ed esigenze.
Ingredienti:
120 gr albumi
1 cucchiaio fecola
Spezie in polvere + un pizzico di sale
Pomodorini a piacere
Procedimento:
Montare a neve gli albumi e poi incorporare gli altri ingredienti
Scaldare una padella antiaderente dopo averla unta con olio di cocco.
Dopo qualche minuto di cottura girare per cuocere dall’altro lato
Si può abbinare a una insalata o verdure cotte
]]>La panissa è una tipica ricetta ligure, preparata con farina di ceci e acqua come la classica farinata ma con la differenza che questa viene fritta e non prevede olio nell’impasto ma solo quello utilizzato per la frittura.
Questo piatto considerato “street food” è particolarmente gustoso e i croccanti bocconcini possono essere consumati come antipasto (sia caldo che a temperatura ambiente o fredda) o anche come snack dal sapore semplice e genuino.
Ingredienti:
Farina di ceci 300 g
Acqua 1 lt
Sale fino 5 gr
Pepe nero q.b.
Olio di semi per friggere 700 gr
Procedimento:
Setacciare la farina di ceci in una capiente ciotola. Aggiungere il sale, pepe e iniziare a versare l’acqua a filo mescolando con una frusta cercando di evitare grumi.
Quando il composto risulta omogeneo trasferirlo in un tegame (tipo quella per la polenta) e cuocere a fuoco basso tenendo mescolato fino a quando sarà più sodo. Quindi passare al cucchiaio di legno e arrivare fino a circa 80 minuti di cottura totali.
Trasferire il tutto in uno stampo rettangolare da 23 cm x 10 cm, pressarlo e livellarlo con il dorso del cucchiaio. Una volta freddo, ricoprire lo stampo con la pellicola e lasciarlo rassodare in frigo per circa 2 ore. Tagliarlo quindi a cubetti di circa 2-3 cm e friggerli nell’olio a 170°. Scolarli e posizionarli su un vassoio con carta assorbente per asciugare l’olio in eccesso. Servirla calda o tiepida con una spruzzata di sale a piacere.
Si può conservare in frigo per 4-5 giorni o, eventualmente, congelarla.
Si può anche accompagnare con formaggi e salumi!
]]>Ecco una idea veloce, nutriente e gustosa che accontenterà tutti, grandi e piccini.
La farinata di ceci, accompagnata da una bella insalata e una porzione di cereali che completano il suo profilo proteico, può rappresentare un pasto facile da realizzare, da portare al lavoro o, da sola, può essere una proposta sicuramente apprezzata come stuzzichino o aperitivo.
La farina di ceci è un prodotto molto nutriente ed energetico. Contiene proteine vegetali, grassi buoni, fibre, vitamine del gruppo B, A, C, PP ed E. I ceci sono ricchi di saponine, utili per diminuire i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, nonché di minerali come il magnesio, potassio, ferro, il calcio è il fosforo! Aiuta quindi a contrastare la pressione alta, stanchezza muscolare e a rinforzare cervello e ossa. Ha un basso indice glicemico e quindi indicata anche a chi soffre di diabete e ipercolesterolemia, per chi è a dieta e, non contenendo glutine, può essere assunta anche dai celiaci.
100 grammi di farina di ceci contengono 47 grammi di carboidrati, 21,8 grammi di proteine, 13 di fibre, 5 grammi di grassi, per un totale di 316 Kcal. Pur essendo mediamente calorica, è adatta anche in regime dietetico (anche grazie al buon contenuto di fibra) in quanto i grassi presenti sono “buoni” per la salute e ad elevato apporto nutrizionale, come l’acido linoleico che è un valido alleato del cuore.
È inoltre un valido aiuto per regolarizzare il transito intestinale e ha proprietà antiacide utili contro gastrite e reflusso.
Ricetta:
Ingredienti per 6 persone:
500 grammi di farina
½ lt. Acqua
½ bicchiere di olio evo (io ne metto un paio di cucchiai)
Sale e pepe
Rosmarino
Procedimento:
Versare in un tegame la farina di ceci e l’acqua fino a ottenere una pastella. Lavorare aggiungendo l’olio, il sale e un pizzico di pepe.
Lasciare riposare per tutta la notte. Rimescolare e stendere su una teglia imburrata o coperta da carta forno. Sfogliare il rosmarino e cuocere per circa 30 minuti in forno a circa 180°.
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]]>Il mochi è principalmente conosciuto come dolce tradizionale giapponese, costituito da una speciale varietà di riso, il cosiddetto “riso dolce”, tritato e pestato fino ad ottenere una pasta morbida e appiccicosa a cui viene successivamente data una forma tondeggiante.
Viene definito “glutinoso” ma questo termine risulta fuorviante perché è invece privo di glutine.
Questa è la base per una serie di dolci tra cui il daifuku, costituito da mochi (a cui viene aggiunto lo zucchero) ripieno di marmellata di azuki o altro.
In realtà il mochi è molto versatile grazie al suo sapore semplice e neutro e si presta ad essere utilizzato come ingrediente base per preparazioni sia dolci che salate.
In Italia si trova, dolcetti giapponesi a parte, in forma di panetto nei negozi di alimentazione naturale e si prepara cuocendolo in una padella antiaderente con coperchio per alcuni minuti o in forno, fino a quando non si sarà dorato e gonfiato (si formeranno delle bolle e l’interno sarà morbido e appiccicoso (quasi filante) mentre l’esterno croccante).
Un semplice condimento salato consiste in salsa di soia o zenzero grattugiato (io personalmente ci aggiungo anche del wasabi), salsa tahina con Umeboshi, oppure può essere aggiunto a zuppe o stufati. La versione dolce lo può vedere accostato a della marmellata, sciroppo d’agave, malto, Amasaki, miele, crema di nocciole, di carrube… e diventa in pochissimo tempo un’ottima colazione sana e nutriente o una merenda golosa che verrà apprezzata anche dai più piccoli.
Il mochi è un’ottima fonte di energia, consigliato a persone debilitate o per chi ha bisogno di una carica aggiuntiva. Perfetto anche per le neo mamme soprattutto durante la lattazione in quanto le mantiene in forza e rafforza i muscoli della vescica. È molto proteico, ha un sapore tendenzialmente dolce (un dolce equilibrato, come viene definito in dietetica cinese) e contiene molto amido. È un alimento curativo (come il miso e le alghe) ed è indicato in Medicina Tradizionale Cinese per il deficit di Qi di Milza, astenia, anemia (la milza produce infatti il Sangue), per le donne in gravidanza e allattamento e per i bambini che non mangiano o che faticano a crescere, quando si vive un periodo di forte stress fisico, psichico e mentale.
Il suo sapore tendenzialmente dolce dirige l’energia verso l’alto e verso l’esterno, rallenta e rilassa, placando le emozioni. Umidifica la secchezza del Polmone e modula il Cuore e le menti iperattive. Nutre lo Yin e tonifica le persone deboli con segni di deficit e freddo.
Seguimi anche sul mio canale YouTube. Ecco il link per vedere il video proprio sul Mochi!
]]>Voglia di piadina? Sì ma FIT
Ingredienti per la piadina:
40 gr di farina di avena
120 ml di albume
20 ml di acqua
Un pizzico di sale
Procedimento:
Unire albume, sale e farina e man mano che si mescola aggiungere un poco alla volta l’acqua.
Intanto scaldare la padella antiaderente, versare l’impasto all’interno e cuocere per 10/15 minuti con un coperchio
Ingredienti per la farcitura:
60 gr di bresaola
Insalata q.b.
1 cucchiaino abbondante di Philadelphia Light o altro formaggio spalmabile
Ricetta in gentile concessione di Alessio D’Alessandro
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